El_tipo
Surrealistic member
Ho letto "psicopatologia della vita quotidiana" diversi anni fa, ma ne ho un ricordo vividissimo. E' uno di quei volumi talmente profondi, talmente perfetti, talmente rivoluzionari, che ti entrano dentro, diventano una parte di te, e ti rendono una persona migliore.
Scritto tra il 1901 e il 1904, quest'opera segna l'inizio della psicologia moderna, con questo assioma: i lapsus, le dimenticanze, le sbadataggini, le amnesie non sono eventi marginali, né casuali: essi sono il risultato della rimozione che il nostro inconscio attua come meccanismo di difesa dell'Io. Ma tutto il pensiero del padre della psicanalisi non è buttato lì con paroloni e paginoni di dissertazioni da cervellotici, prosegue linearmente, attraverso semplici interrogativi e racconti di casi clinici, esperienze dirette dell'autore con i suoi pazienti, collegamenti frammentari ma razionali, nel complesso indiscutibilmente geniali.
Un capolavoro.
Scritto tra il 1901 e il 1904, quest'opera segna l'inizio della psicologia moderna, con questo assioma: i lapsus, le dimenticanze, le sbadataggini, le amnesie non sono eventi marginali, né casuali: essi sono il risultato della rimozione che il nostro inconscio attua come meccanismo di difesa dell'Io. Ma tutto il pensiero del padre della psicanalisi non è buttato lì con paroloni e paginoni di dissertazioni da cervellotici, prosegue linearmente, attraverso semplici interrogativi e racconti di casi clinici, esperienze dirette dell'autore con i suoi pazienti, collegamenti frammentari ma razionali, nel complesso indiscutibilmente geniali.
Un capolavoro.