asiul
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Questo film è la,ormai raggiunta, perfezione di Kubrick.Fra quelli visti fino ad ora e quelli che mi accingerò a rivedere è senza meno il più completo, sotto tutti i punti di vista.
Le inquadrature iniziali dello spazio silente, ricordano Antonioni, anche se qui è creato negli studi di Hollywood.
La macchina perfetta e l'uomo! Questi i soggetti del film..dalle sue origini alla sua fine.
In un mondo alle origini primordiali, dove degli uomini scimmia tentano di sopravvivere compare un monolito che emette un segnale simile a dei lamenti, da quel momento in poi avviene la loro evoluzione verso l'umano.La violenza tipica dell'uomo si manifesta con un osso impugnato e brandito contro un suo simile (ecco la natura dell'uomo più volte rappresentata da Kubrick).Lo scenario poi si sposta nello spazio...
Questo film...spiegarlo è un arduo compito anche perchè proprio come descritto nel film la vita e l'infinito sono per tutti ancor oggi un mistero irrisolto. La fine-infinita. La morte oltre la vita e la vita oltre la fine.In tutto questo si fondono: la ragione rappresentata da un monolito apparso chissà da dove ed il metafisico dell'occhio nel quale rinasce la vita.Tutto è possibile,nulla è probabile o meglio provabile!
Ma come sempre è l'uomo al centro di tutto e l'unico artefice del proprio destino,anche quando sembra essere vittima della follia di una macchina è egli stesso ad esserne il creatore.La perfezione non esiste e non è possibile crearla?! Forse sono queste le ragioni dell'universo descritto da Kubrick?
Film da 10.
Le inquadrature iniziali dello spazio silente, ricordano Antonioni, anche se qui è creato negli studi di Hollywood.
La macchina perfetta e l'uomo! Questi i soggetti del film..dalle sue origini alla sua fine.
In un mondo alle origini primordiali, dove degli uomini scimmia tentano di sopravvivere compare un monolito che emette un segnale simile a dei lamenti, da quel momento in poi avviene la loro evoluzione verso l'umano.La violenza tipica dell'uomo si manifesta con un osso impugnato e brandito contro un suo simile (ecco la natura dell'uomo più volte rappresentata da Kubrick).Lo scenario poi si sposta nello spazio...
Questo film...spiegarlo è un arduo compito anche perchè proprio come descritto nel film la vita e l'infinito sono per tutti ancor oggi un mistero irrisolto. La fine-infinita. La morte oltre la vita e la vita oltre la fine.In tutto questo si fondono: la ragione rappresentata da un monolito apparso chissà da dove ed il metafisico dell'occhio nel quale rinasce la vita.Tutto è possibile,nulla è probabile o meglio provabile!
Ma come sempre è l'uomo al centro di tutto e l'unico artefice del proprio destino,anche quando sembra essere vittima della follia di una macchina è egli stesso ad esserne il creatore.La perfezione non esiste e non è possibile crearla?! Forse sono queste le ragioni dell'universo descritto da Kubrick?
Film da 10.
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