Winslow, Don - Il potere del cane

fabiog

New member
Il romanzo si svolge in un arco temporale che và dal 1975 al 2004 e vede al centro la guerra al traffico internazionale della droga tra USA, Messico e Colombia.
Protagonista è Art Keller, coraggioso agente della DEA, che ingaggia una vera e propria lotta personale contro il capo della Federacion messicana Tio Barrera e i suoi nipoti Adan e Raul, intorno al lui si muovono però altri personaggi, le cui vicende si intrecciano l'una con l'altra nel corso degli anni : Nora Hayden, prostituta d'alto bordo ; Padre Parada, sacerdote incorruttibile e Sean Callan, ragazzo irlandese di Hell's Kitchen che diventa killer per la mafia.
Si tratta di uno dei migliori noir che abbia letto negli ultimi anni, ritengo, per chi apprezzi il genere, che possa essere paragonato ald alcuni romanzi di James Ellroy come American Tabloid o Sei pezzi da mille. E' ricco di colpi di scene, intrighi, alleanze e tradimenti. Winslow guida bene il lettore nei canali dell'organizzazione criminale e della DEA e degli intrighi politici tra i vari governi, spesso si fà fatica a comprendere chi sia totalmente dalla parte del Bene o del Male ( anche i cosidetti cattivi Winslow li descrive con un loro codice e dei loro valori ), i protagonisti son ben delineati e si segue attentamente il loro svliuppo nel corso degli anni.
Un romanzo quindi che ho trovato bello, coinvolgente ed anche interessante per capire molto degli aspetti più scuri della società e della politica
 

Wilkinson

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A chi piacciono i libri d'azione consiglio di leggere questo libro.
Il su pregio maggiore a mio avviso ( oltre ai clichè del genere ) è proprio la cronistoria della lotta alla droga negli ultimi 25 anni in Messico. Winslow non ci dice come è andata ma come è verosimile sia andata, cioè per mezzo dell'avventura ci dà una lezione di storia o meglio la malizia per interpretare avvenimenti storici al di là delle versioni ufficiali. In questo si sente la lezione di Ellroy.
Dalla sua scrittura si sente la rabbia e la frustrazione per una guerra - quella ai narcotrafficanti - che non si può vincere e uno dei pregi del libro, che ha comunque personaggi ben ritratti, è il senso di stanchezza e forse di inutilità che alla fine provano gli attori di queste vicende.
Notevole è anche la descrizione indiretta ( cioè vista attraverso gli occhi dei narcos e dei poliziotti ) dell'abilità dei politici nel fiutare il vento e i loro repentini cambi di alleanze. Pare di assistere a un tg nostrano.
E' inoltre di questi giorni la notizia che la guerra al narcotraffico in Messico dal 2006 ha causato 28.000 vittime, ventottomila.... Questo romanzo ci fa ben riflettere su come questa carneficina sia possibile, ricordandoci che spesso le vittime sono civili inermi. Magari quando sentiremo al tg dell'ennesima strage in Messico o Colombia, ci fermeremo un attimo a riflettere. Forse..
Ci fa anche capire che la lotta alla droga con i prodotti chimici non faccia che inquinare il terreno, colpendo anche le coltivazioni di fagioli e ortaggi dei poverissimi contadini di quelle regioni...
Se proprio bisogna leggere un best seller questo direi è uno dei migliori.
 
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Aimo

New member
Divorato in meno di una settimana.E' un libro bellissimo, ti trascina allo stesso modo in cui i personaggi vengono trascinati nella spirale di violenza, sangue, male. Ti viene voglia di arrivare subito alla fine, perchè capisci da subito che non è il tipico libro con l'happy ending, ma uno di quelli in cui può succedere di tutto.
Lo stile di scrittura è asciutto, mai troppo tecnico, belle descrizioni senza necessità di scendere troppo nei dettagli. Consigliatissimo, uno dei migliori che abbia mai letto.
 

wayne_tedrow

New member
Anche per me si tratta di un gran bel libro. Come giustamente notato si sente l'influenza di Ellroy, ma lo stile è molto differente (anche perchè lo stile di Ellroy è difficile da imitare). Alcuni personaggi sono davvero da ricordare. Non posso far altro che consigliarlo a tutti!
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
E' difficile recensire un romanzo così corposo, articolato, ricco di avvenimenti e personaggi… ma bisogna farlo. Bisogna farlo perché, se vi piacciono i thriller d'azione ed in particolare quelli che parlano di criminalità, narcotraffico, cartelli, famiglie ecc. dovreste proprio leggere questo libro, anzi, questa trilogia.
Il potere del cane è il primo, emozionante libro della trilogia di Art Keller scritta da Don Winslow e pubblicata in Italia da Einaudi. La trilogia – che continua con Il cartello e termina con Il confine (Einaudi 2019) – tratta la guerra senza quartiere intrapresa da un agente della DEA, Art Keller, ai cartelli del narcotraffico attivi in Messico dal 1975 al 2000 (almeno per questo primo volume).
Tutto comincia quando, nel 75, un inesperto quanto entusiasta Art Keller aiuta il poliziotto Miguel Angel Barrera (detto Tio) ad abbattere il cartello del Sinaloa. Art non sa ancora che ciò che Tio vuole in realtà è liberarsi di un concorrente e fondare una Federaciòn, un'unificazione dei cartelli della droga del Messico, e diventarne il Patròn, il capo. Il piano gli riesce, ma Art Keller non riesce ad accettare il fatto di averlo aiutato e di essere stato ingannato. Quando Art sta per assestare un duro colpo agli affari di Tio, però, un suo valido collega viene rapito, torturato e ucciso per via di un'operazione architettata da Art. Da questo momento l'agente della Dea non avrà più pace: la sua guerra non conoscerà ostacoli, sarà pronto anche a scendere a pericolosi compromessi pur di dar seguito alla sua ossessione: catturare i Barrera – tutti – e assicurarli alla giustizia… oppure ucciderli.
Tra poliziotti e politici corrotti, gangster dal cuore tenero, prostitute d'alto bordo con più moralità di una suora, parroci coraggiosi e intrepidi, Il potere del cane ci porta in una terra di mezzo in cui non esiste la legalità, la giustizia è quella delle pistole e la legge cambia come cambiano i movimenti di denaro. Un appassionante storia ispirata a figure realmente esistite, il che rende il tutto molto più realistico e grottesco. Davvero un libro da leggere, ma che consiglio solo agli appassionati del genere: più di settecento pagine di dietrologie, sparatorie, inganni, tattiche non sarebbero facili da reggere per chi non ama questo tipo di storie. Per quanto mi riguarda, leggerò prestissimo anche gli altri due libri.
 
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