Tabucchi, Antonio - Notturno Indiano

elesupertramp

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"Un'India conosciuta solo nelle camere d'albergo, negli ospedali e che pure balugina attraverso i colloqui essenziali con profeti incontrati sui pullman, con gesuiti portoghesi,con gnostici di una società teosofica.
In Notturno indiano, i temi caratteristici della scrittura di Tabucchi si intrecciano a squarci descrittivi dell'India per dar vita ad un itinerario esistenziale in forma di diario di viaggio
".
Un breve ed intenso resoconto di un viaggio alla ricerca di un amico scomparso da tempo, di cui si cercano le ultime tracce, o forse di se stesso.
L'india fa da sfondo e da protoganista con le sue magie, con le sue stridenti contraddizioni tra il lusso dell'hotel Taj Mahal e i lazzaretti per i malati, con la sua afa opprimente e il profondo misticismo del suo popolo.
Splendido il finale con colpo di scena a chiusura del cerchio.
E' il secondo romanzo di Tabucchi che leggo, dopo lo strepitoso Sostiene Pereira, e sono sempre più convinta che l'autore non ha rivali nella letteratura italiana contemporanea.
Voto 4/5
 
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elisa

Motherator
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Il primo libro di Tabucchi che ho letto e che mi ha ammaliato. Anche io lo considero uno dei più grandi scrittori contemporanei, e non solo italiani.
 

Apart

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Ritorno a Tabucchi, dopo Sostiene Pereira, e rimango nuovamente soddisfatto da questo grande scrittore italiano. Il libro in questione a fine lettura mi ha lasciato un po' perplesso e disorientato. E' questa una sensazione che scaturisce con la conclusione di un viaggio onirico. E un viaggio di questo tipo non poteva che espletarsi nel luogo esotico e magico per eccellenza, qual è l'India, o meglio, qual era l'India di venti anni fa. Notturno indiano è una ricerca di sè e un ritrovamento. Ma una ricerca che non si sviluppa attraverso una riflessione psicologica, superficiale o profonda che sia, ma semplicemente attraverso fatti, avvenimenti, dove ogni incontro è permeato di mistero ed inquietudine, in un contesto che è sogno o illusione. Grandissimo Tabucchi!
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Concordo sull'apprezzamento per il compianto Antonio e piano piano cercherò di portare a termine la lettura di tutte le sue opere.
In questa ho ritrovato la sua delicatezza e la sua capacità narrativa di affascinare il lettore, anche chi, come me, non ama particolarmente i racconti di viaggio, perché qui oltre alle descrizioni dell'India ci sono le vicende umane del protagonista e delle persone che incontra e cerca a far interessare ed appassionare. Tra sogno e realtà si vive con loro questa magica atmosfera e ci si perde nei meandri dei ricordi e della memoria.
Consigliato!

La realtà passata è sempre
meno peggio di quello che fu
effettivamente: la memoria è una
formidabile falsaria. Si fanno delle
contaminazioni, anche non volendo.
 

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New member
Bhe ma ...siam davanti ad un vero piccolo (nelle dimensioni)classico contemporaneo,Chi puo' non amarlo?Chi puo' non averlo amato?
Credo fu anche , a suo tempo, un successo editoriale -meritato, una volta tanto.
Compratelo ancora, e regalatelo alle fidanzate! Se valgono qualcosa vi rivedranno con un sorriso delicatissimo. Se non lo fanno, vi prego, lasciatele, lasciatele :wink:
V.A.
 
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