Ammaniti, Niccolò - Che la festa cominci

El_tipo

Surrealistic member
Villa Ada, celebre polmone verde della capitale, è stata acquistata da un noto immobiliarista meridionale dagli oscuri natali, Sasà Chiatti, il quale decide per l'occasione di organizzare una mega festa alla moda, senza risparmiare sugli eccessi, con cuochi bulgari,fuochi d'artificio e battute di caccia alla tigre. Tutti i vip della televisione sono invitati. Tra essi non possono mancare il famigerato scrittore Fabrizio Ciba e Mantos, leader della setta satanica goffa e sgangherata "Belve di Abaddon". Le storie dei 2 protagonisti procedono parallelamente lungo tutto il romanzo per intrecciarsi solo nel finale, apice grottesco e ironico della storia, tra eventi improvvisi e situazioni esemplari. Il ritmo è scandito dall'inconfondibile humor di Ammaniti, forse a volte un po troppo inglese, ma decisamente gradevole, il quale è riuscito nell'impresa di scrivere un romanzo assolutamente contemporaneo, vicinissimo o meglio dentro alla triste realtà italiana, dominata dal degrado morale e sociale. Una commedia sicuramente, da leggere al calduccio sotto le coperte, in queste fredde serate invernali.
 

mattex

New member
sono stato molto contento dell'acquisto; travolgente come "l'ultimo capodanno", ma nello stesso tempo uno specchio sulla realtà dei giorni nostri! voto 7, e penso di essere stato severo!
 

nathan

lunga vita agli ultras
ho cominciato questo libro con entusismo,nella mia mente il ricordo di "ti prendo e ti porto via" è ancora vivo e felice...
infatti la lettura è stata incalzante,l'ironia e l'originalità nello descrivere certe situazioni sono coinvolgenti...
fino a che....
la parte finale del libro mi ha un pò deluso...
la surreale situazione che porta alla conclusione non mi è parsa appropriata a ciò che ho letto precedentemente...
che peccato...ero convinto di potere dare il massimo dei voti.... :(
 

Sir

New member
Non un granchè.
Ammaniti mi piace molto ma questo libro mi ha dato proprio l'idea di un lavoro tirato via.
Veramente piacevole tutta la prima parte, si notava un'ulteriore evoluzione verso temi e ambienti "popolari" ma colorati in modo da evitare la banalità e da non scadere sempre nel solito pulp. Ottima anche la costruzione dell'attesa per il momento clou... che poi si rivela un mezzo buco nell'acqua.
 

amneris

New member
Concordo sul fatto che fosse partito bene all'inizio, buona l'idea e anche il modo di descrivere i vari eventi...ero curiosa di sapere come sarebbe andata a finire e dove sarebbe andato a parare e sono rimasta un po' delusa dal finale.
Però, nel complesso, una lettura piacevole.
 

sergio Rufo

New member
Ammaniti rimane tra i giovani scrittori italiani- quelli dell'ultima ondata 90 - il migliore in assoluto.
Non ne vedo altri o se li vedo, li evito.
Poi e' si degenerato ancora di piu': se negli anni 90 i Cannibali, il Pulp, o altre piccole correnti letterarie, rappresentavano un nuovo modo di scrivere ma rimanevano slanci editoriali isolat ed iniziative interessanti ( almeno alcune)i, dopo e' stato un rotolare giu' a capofitto: si sono messi tutti a scrivere chi in un modo chi nell'altro.
E i risultati si vedono: entrare in libreria e' come entrare in un bazar.
 

dangel82

New member
Mi mancano circa 100 pagine quindi aspetto la fine per commentarlo, al momento però lo trovo davvero interessante e particolare, oltretutto è il mio primo Ammaniti, e non conoscendo lo scritttore non posso fare paragono con le opere precedenti.
Comunque in giornata dovrei finirlo
 

novella76

New member
Mi mancano circa 100 pagine quindi aspetto la fine per commentarlo, al momento però lo trovo davvero interessante e particolare, oltretutto è il mio primo Ammaniti, e non conoscendo lo scritttore non posso fare paragono con le opere precedenti.
Comunque in giornata dovrei finirlo

Anche a me nel complesso è piaciuto anche se la fine è in effetti poco poco deludente....se mi permetti un consiglio buttati subito su "ti prendo e ti porto via" , se hai apprezzato Ammaniti questo ti farà impazzire!!!!
 

Peggy

New member
Ho appena finito di leggere questa bella parodia della nostra società!
Come sempre Ammaniti riesce a trascinarmi nel suo mondo,anche se questo lavoro non tocca il livello dei precedenti! Bella la prima parte,mentre nella seconda mi sono un pò persa! comunque mi è piaciuto e mi ha divertito!!
 

velmez

Active member
è il primo libro che leggo di Ammaniti... e sono un po' perplessa... a me non sembra altro che Spiriti di Stefano Benni, riscritto con uno stile misto a Benni e a De Carlo...
non mi è dipiaciuto: scorrevole e coinvolgente... certo il finale non è entusiasmante, ma si abbina bene a questa italia contemporanea-sottotono...
però non è poi tanto originale
 

isola74

Lonely member
primo Ammaniti per me e devo dire piuttosto deludente...
storia surreale, a tratti senza capo nè coda, e alla fine inconcludente, scrittura fluida ma non particolarmente brillante...
insomma, non credo ci sarà il secondo Ammaniti ;)
 

malafi

Well-known member
primo Ammaniti per me e devo dire piuttosto deludente...
storia surreale, a tratti senza capo nè coda, e alla fine inconcludente, scrittura fluida ma non particolarmente brillante...
insomma, non credo ci sarà il secondo Ammaniti ;)

No, non fermarti. Questo libro è orribile, concordo con spilla, ma prova a leggere, per esempio, "Io non ho paura". :wink:
 

isola74

Lonely member
No, non fermarti. Questo libro è orribile, concordo con spilla, ma prova a leggere, per esempio, "Io non ho paura". :wink:

uhmm.. ci devo pensare... questo me lo avevno regalato, non ero proprio indirizzata verso Ammaniti a dire il vero ;)
magari un prossimo regalo, chissà
 

Tanny

Well-known member
Libro senza troppe pretese, la storia è a dir poco strampalata, ma tutto sommato divertente e per questo gli do una sufficienza proprio tirata, insomma ho letto di meglio ma pure di peggio.
 
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