Baldassarre Embriaco
Sud e magia
Ero un discreto autostoppista. Forse per tal motivo la lettura di questo libro mi inquietò molto.
C'è una signora, non bellissima, che a bordo della sua utilitaria, percorre le nebbiose strade del nord della Scozia. Trova giovani autostoppisti, belli forti resistenti. Li carica, preme un pulsante e questi si addormentano. Quando si svegliano si ritrovano in un luogo asettico, con luci bianche, corde vocali recise e castrati. (Cappone, Maiale, tutti animale che castrati danno carne migliore e ingrassano meglio). Ma qui parliamo di umani, o meglio di vodsel, è così infatti che un misterioso popolo alieno ha chiamato quegli strani esseri subnormali che vivono su due zampe. Nonostante siano strani esseri, la loro carne è una delizia per il palato dei ceti benestanti del loro pianeta. Ed allora Isserley, così si chiama la giovane donna, si occupa della caccia a giovani vodsel.
Il finale mi rimette sulle strade, ma sempre con una certa inquietudine.
Non saprei dirvi se è bello o brutto. Posso però dirvi, che non è un libro che passa senza ricordarvi nulla.
Diversissimo da "Il petalo cremisi ed il bianco".
Buona lettura ed evitate di fare l'autostop, soprattutto se siete maschi, bianchi e anche leggermente in carne.
C'è una signora, non bellissima, che a bordo della sua utilitaria, percorre le nebbiose strade del nord della Scozia. Trova giovani autostoppisti, belli forti resistenti. Li carica, preme un pulsante e questi si addormentano. Quando si svegliano si ritrovano in un luogo asettico, con luci bianche, corde vocali recise e castrati. (Cappone, Maiale, tutti animale che castrati danno carne migliore e ingrassano meglio). Ma qui parliamo di umani, o meglio di vodsel, è così infatti che un misterioso popolo alieno ha chiamato quegli strani esseri subnormali che vivono su due zampe. Nonostante siano strani esseri, la loro carne è una delizia per il palato dei ceti benestanti del loro pianeta. Ed allora Isserley, così si chiama la giovane donna, si occupa della caccia a giovani vodsel.
Il finale mi rimette sulle strade, ma sempre con una certa inquietudine.
Non saprei dirvi se è bello o brutto. Posso però dirvi, che non è un libro che passa senza ricordarvi nulla.
Diversissimo da "Il petalo cremisi ed il bianco".
Buona lettura ed evitate di fare l'autostop, soprattutto se siete maschi, bianchi e anche leggermente in carne.