Bergman, Ingmar - L'uovo del serpente

fabiog

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Cast : Abel Rosenberg ( David Carradine ), Manuela Rosenberg ( Liv Ulmann ), Heinz Bennet ( Hans Vergerus ), Gert Frobe ( ispettore Bauer )

Abel Rosenberg è un trapezista americano disoccupato che si muove all'interno della Berlino del 1923, insieme a lui la cognata , Manuela Rosenberg, come lui ex trpezista ed ora ballerina di night club e rimasta vedova in seguito al suicidio del fratello di Abel.
Dedito all'alcool e a visoni allucinanti Abel ben presto verrà a conoscenza di un terribile segreto e tutte le persone a lui vicine inizieranno a morire.
Come dice Bergmann " Quasi un film dell'orrore. E' certamente il film più forte che abbia mai fatto "
Bergmann in questo film torna alle atmosfere oniriche e quasi kafkiane de " L'Ora del lupo ", ma questa volta lo fà per analizzare il male che inizia ad impadronirsi di un intera nazione : la Germania della Repubblica di Weimar. Il film si svolge tra il 3 e l'11 Novembre del 1923, e non è un caso che Bergmann scelga questo lasso di tempo perchè tra l'8e il 9 Hitler tentò il putsch della birreria a Monaco che , come sappiamo fini in maniera fallimentare..
La Berlino descritta sembra un mondo quasi parallelo, la gente fantasmi o meglio ectoplasmi che si muovono, camminano semza però stimoli e voglia
E' abilissimo Bergmann nella regia perchè ci fà vedere questa Berlino e questa Germania con gli occhi di Rosenberg ( interessante il riferimento biblico con il nome Abel e il cognome Rosenberg che si rifà a quello dei coniugi Rosenberg assassinati nel 1953 negli USA in seguito alle accuse del senatore McCarthy ) ebreo errante e silenzioso testimone della futura caduta della Germania.
Interessantissima poi la figura di Vergerus una perfetta incarnazione del Male Assoluto, una sorta di profeta del futuro nazismo.
Film interessante, onirico, difficile . Da vedere e poi da ripensarci su scena per scena per poterlo gustare e capire fino in fondo
 
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brunilde

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Cast : Abel Rosenberg ( David Carradine ), Manuela Rosenberg ( Liv Ulmann ), Heinz Bennet ( Hans Vergerus ), Gert Frobe ( ispettore Bauer )

Abel Rosenberg è un trapezista americano disoccupato che si muove all'interno della Berlino del 1923, insieme a lui la cognata , Manuela Rosenberg, come lui ex trpezista ed ora ballerina di night club e rimasta vedova in seguito al suicidio del fratello di Abel.
Dedito all'alcool e a visoni allucinanti Abel ben presto verrà a conoscenza di un terribile segreto e tutte le persone a lui vicine inizieranno a morire.
Come dice Bergmann " Quasi un film dell'orrore. E' certamente il film più forte che abbia mai fatto "
Bergmann in questo film torna alle atmosfere oniriche e quasi kafkiane de " L'Ora del lupo ", ma questa volta lo fà per analizzare il male che inizia ad impadronirsi di un intera nazione : la Germania della Repubblica di Weimar. Il film si svolge tra il 3 e l'11 Novembre del 1923, e non è un caso che Bergmann scelga questo lasso di tempo perchè tra l'8e il 9 Hitler tentò il putsch della birreria a Monaco che , come sappiamo fini in maniera fallimentare..
La Berlino descritta sembra un mondo quasi parallelo, la gente fantasmi o meglio ectoplasmi che si muovono, camminano semza però stimoli e voglia
E' abilissimo Bergmann nella regia perchè ci fà vedere questa Berlino e questa Germania con gli occhi di Rosenberg ( interessante il riferimento biblico con il nome Abel e il cognome Rosenberg che si rifà a quello dei coniugi Rosenberg assassinati nel 1953 negli USA in seguito alle accuse del senatore McCarthy ) ebreo errante e silenzioso testimone della futura caduta della Germania.
Interessantissima poi la figura di Vergerus una perfetta incarnazione del Male Assoluto, una sorta di profeta del futuro nazismo.
Film interessante, onirico, difficile . Da vedere e poi da ripensarci su scena per scena per poterlo gustare e capire fino in fondo

Quotone: cosa aggiungere se non che Bergman è un genio?
 
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