E tu, che albero sei?

Apart

New member
ACERO

E' un albero che al momento sembre forte e sicuro di sé, invece ha un carattere fragile che si arrende subito e si lascia dominare. Si comporta come quelle persone che, di giorno, ostentato una sicurezza e una forza che in realtà dentro non hanno e, al calar del sole, vengono immancabilmente presi dall'ansia per la notte scura che si avvicina. E' un tipo che ha bisogno di luce. Il tormento, la fatica, il buio o una malattia anche lieve possono annientarlo.


MAGGIOCIONDOLO

Nella concretezza, risiede la nobiltà del maggiociondolo. E' come l'amico fedele che rimane nell'ombra ma è pronto a intervenire in caso di bisogno. Di lui ti puoi fidare. E' un generoso, e quando stai scivolando non si comporta come la muga traditrice, ma ti sostiene e ti incoraggia. Non ha bisogno di affetti né li vuole. Non dipende da nessuno e affronta la vita schivo e riservato. Non disperezza l'amore ma neppure lo cerca.


FAGGIO

Il faggio è la folla, la massa, e la sua giornata è quella del lavoratore laborioso. La fabbrica funziona perché ci sono i faggi che avvitano bulloni e svolgono i lavori di manovalanza. Senza di loro la catena di montaggio non andrebbe avanti. Nessuna società può vivere e produrre solo con il riservato maggiociondolo, o con l'elegante betulla, o con il duro ma fragile acero. Ci vogliono i tanti faggi che ogni mattina sono lì, a timbrare il cartellino. Certo lui non è un lettore, non va a teatro, il cinema impegnato non lo conosce, ma per il calcio, per la squadra del cuore, è disponibile a tutto. In fabbrica, il lunedì è felice se i suoi hanno vinto e poi un po' di osteria, le carte e la televisione sono il suo mondo. Molti faggi sono anche permalosi e tentano in ogni modo di ribellarsi al loro destino di uomini normali.


TASSO

Il tasso è invidiato da tutti gli alberi del bosco. E' un uomo fortunato: bello, ricco, prestante e ricercato. Ma lui non ha fatto nulla per ottenere questa invidiabile posizione; la natura ha deciso la sua sorte. Il tasso è il conte del bosco e non si abbassa a dialogare con nessuno. E' un gran legno, pieno di cultura, e sa di esserlo. Se un altro albero vuole andare da lui deve chiedere permesso. C'è da dire però che la nobiltà del tasso, mista alla cultura ereditata dagli avi, lo rende amico nel lavoro e disponibile a venirti incontro e ragionare. Se lo prendi con la formale reverenza che si aspetta, ti offre il massimo di cui è capace. L'importante è che le distanze vengano sempre rispettate.


NOCCIOLO

Già quando lo vedi sottile, dritto, alto e ben vestito, ti dà l'idea del furbetto che non vuole fare nulla: quello che, per evitare qualsiasi seccatura, mette in banca la sua vita con la speranza di proteggerla e farla fruttare senza sforzi. E' talmente refrattario a qualsiasi rischio, che neanche si sogna di osare qualcosa di suo. Ma non è stupido e cerca i posti a "solivo" ossia dove batte il sole. (...) Difficilmente lo trovi a "pusterno", dove il sole del nord a malapena lo sfiora. Al pari di tutti i vili e fannulloni cerca la forza nel branco, perciò cresce assieme agli altri noccioli in numerose combriccole. A vederle sembrano quelle bande di giovani bulletti, padroni dei qaurtieri, il cui unico coraggio sta nell'importunare i vecchi o picchiare i barboni.


CARPINO

Il duro dei duri è il càrpino. Di carattere testardo, cresce storto, ossuto, inquieto e ramingo. E' un solitario e ama fissare l'orizzonte. Non chiede nulla e di nulla ha bisogno. Anche quel sentimento chiamato amore rappresenta per lui un problema difficile. Quando brucia, il carpino non forma quasi braci. Come un uomo schivo e solitario, vuole scomparire nel nulla senza lasciare di sé la minima traccia.


PIOPPO

Il più sfortunato degli alberi è il pioppo. Egli appartiene, come socio fondatore, alla sterminata categoria dei disgraziati che popolano la terra, a quel vasto numero di persone che non hanno alcun pregio e neanche la salute. Conscio della sua misera condizione, non vuole quasi vivere, e manda avanti l'esistenza a spintoni in attesa che la morte venga a prenderlo. Siccome non può offrire nulla, tranne che l'ombra di se stesso, da nessuno è cercato. Ma è con la morte che avviene il riscatto e si realizza concretamente la parabola evangelica secondo la quale gli ultimi saranno i primi. Stritolato dalle macine e pressato, il pioppo si trasforma in carta per offrire rifugio alle parole che danno vita ai grandi capolavori della letteratura. Sulle sue fibre è stato stampato il "Cantico dei Cantici". Sui suoi fogli sono stati tracciati i disegni dei Maestri. Le sue pagine conservano la testimonianza della crescita culturale nei millenni.


MUGA

La muga, o pino-mugo, è la cattiva per eccellenza. Subdola di natura, cresce falsa e disonesta ed è anche rompiscatole. Come tutti i vili sta col branco e, al pari dei noccioli e dei sambuchi, trae forza dal numero. Il cuore e il corpo li tiene nascosti per non doverli donare ad altri. Assomiglia a quel cauto miliardario che si finge povero e nullatenete per paura che un amico bisognoso gli possa chiedere diecimila lire. Se la stringi ti dà l'idea di affidamento e a volte tiene. Ma se gli stai antipatico, e in un pendio ripido ti aggrappi a lei per tirarti su, ecco che ghignando fa "crac" e ti molla di sotto.


AGRIFOGLIO

L'agrifoglio è superbo per se stesso e te lo fa capire chiaramente. Non vuole né invecchiare, né essere avvicinato, ma solo ammirato. La sua presunzione è totale, sostenuta da un narcisismo sconfinato. Sa che quella bellezza è dovuta anche alle foglie lucenti che lo coprono e non permette loro di andarsene via. Non possono allontanarsi, non possono trovare uno straccio di amica, non possono viaggiare nel vento. Devono stare sempre attaccate ai suoi rami a inghirlandare questo padre padrone, possessivo ed egoista. Con il passare del tempo si inacidiscono come vecchie zitelle, così che il loro bordo, una volta liscio e regolare, diventa spinoso e arcigno. Un po' alla volta si sono impadronite loro stesse della cattiveria paterna. Non si può vivere senza comunicare con gli altri, tenendosi tutto dentro, sepolti in una torre d'avorio protettiva e inavvicinabile. L'agrifoglio è come quei genitori che impongono un'unità familiare forzate e innaturale, dove tutto dve stare rinchiuso tra i muri di casa. Da quel luogo usciranno, se ce la faranno a uscire, figli muti, cattivi ed egoisti. Gente che non potrà dare nulla, perché non è stata abituata a dividere l'esistenza con nessuno.


SAMBUCO

Mentre l'agrifoglio fa vedere immediatamente la sua cattiveria, il sambuco, gracile ed inutile, ma che nasconde progetti ambiziosi e violenti, la tiene nascosta come tutti i meschini. Dentro la sua tenera forza si cela una natura aggressiva e guerrafondaia. Tutto l'uso che se ne fa di lui riporta a elementi di distruzione. Occorre stare molto attenti ai sambuchi umani. Piccoli e insignificanti, sono molto cattivi e colpiscono a tradimento con armi subdole e nascoste. Sono fragili, i sambuchi! Con una strizzata di mano ne potresti uccidere un centinaio, ma devi sempre stare attento. Rompendosi, producono schegge affilate come lamette che ti possono dilaniare. Si sentono inferiori e come tali tengono il coltello in tasca pronti a farlo scattare senza il minimo preavviso. Quando vedi un giovanotto che scippa una vecchietta, in quel momento hai conosciuto un sambuco.


ACACIA

Durissima, taciturna, solitaria anche se in gruppo, scontrosa e inattaccabile dagli attrezzi, è sicuramente pazza. E' una donna che vive nella sua torre, difesa da lunghe spine acuminate. Una zitella altera e segaligna che non vuole ricevere né dare affetto alcuno. Forse è così chiusa a causa di antiche colpe che le rimordono. Non bisogna dimenticare quella sua lontana parente che fornì le spine per cingere il capo del Cristo. Se da giovane parla poco, quando invecchia diventa secca e muta. L'acacia è una donna perduta che rifiuta la speranza e la pietà, ma non si lamenta e non disturba nessuno. L'acacia in fondo soffre, ma ormai vive al di là del punto di non ritorno e redimersi le è praticamente impossibile. Elegante e altera, pare una di quelle signore inacessibili che ogni giorno prendono il tè delle cinque e leggono solo libri, prevalentemente saggi dai contenuti difficili. Ma in autunno l'acacia fa pena: nuda e sola comunica un senso di grande tristezza. Il suo riscatto sta nel fuoco, il quale è l'unico che la può piegare e possedere. Solo a lui si concede e, in quell'estremo sacrificio, riesce per una volta a riscaldare finalmente gli uomini.


VIBURNO (rèvol)

Il rèvol è come un uomo saggio che ha capito la vita: sa che resistere equivale ad essere infranti e allora, da buon opportunista, si piega per non farsi spezzare. E' un orgoglioso, ma, quando intuisce che il suo orgoglio lo può rovinare, preferisce metterlo via e diventare malleabile.
 

Apart

New member
ABETE BIANCO

Nei nostri boschi, l'albero possente, il signore del castello per il quale tutti nutrono grande rispetto, è l'abete bianco. E' il vecchio protettore, colui che dal suo eremo, raggiunta l'età della saggezza, controlla tutto e tutti. Anche il nome, sereno e pacifico, lo aiuta. Alto e maestoso, si sviluppa largo e diritto. In altezza, può raggiungere anche i cinquanta metri. Da lassù parla con la luna e vede tutto e tutto sa. La sua crescita è lenta e laboriosa perché deve apprendere la difficile arte del condottiero, del grande saggio che, imparziale come Salomone, appiana e dirime tutte le dispute del bosco sul quale regna. La calma dell'abete bianco è solenne e tutti gli alberi, anche i più invidiosi e cattivi, lo accettano nel ruolo di grande controllore e padre. Non è però uno sterile applicatore di leggi e commi, bensì un sereno giudice di pace che dispone di grande sensibilità. Esercità l'autorità senza arroganza. Molti uomini che detengono il potere dovrebbero ogni tanto sedersi all'ombra di un abete bianco per ascoltare i suoi consigli e seguirne l'esempio. Da vigile custode del bosco, l'abete bianco ha per tutti una riserva di attenzioni , ma dei più deboli e dei maltrattati si occupa con maggiore scrupolo.


FRASSINO

Il frassino si può definire l'effeminato del bosco. Non cresce mai dritto. Il suo tronco si sviluppa con movenze e curve inequivocabilmente femminili. Come tutti i diversi è sensibilissimo e quindi procede, attraverso la vita, con grandi difficoltà. Viene deriso dai "veri uomini", quindi cerca di evitare, il più possibile, incontri con maggiociondoli e carpini, gente buona ma dura e maschilista fino al midollo, che non perde occasione di stuzzicarlo e dileggiarlo con sarcasmo. Nonostante il corpo grazioso, il frassino, è un legno duro e tenace, dal carattere buono e pronto a sopportare i pesi della vita.


BETULLA

Alta, elegantissima, diritta, sempre perfetta nel suo abito bianco, la betulla è la regina del bosco. Riservata, ma conscia della sua bellezza, si fa desiderare e non concede facilmente le sue grazie. Non appartiene a quella categoria di donne che visibilmente ti fanno capire la loro disponibilità. Il suo desiderio, la sua scelta, i suoi gusti, li devi intuire dall'impercettibile movenza delle fronde. E nemmeno allora sei sicuro che ti abbia detto sì. Sa di essere la protagonista del bosco e questo la rende un po' superba e vanitosa. Come tutte le donne, dietro un'apparente fragilità nasconde una tenacia, una forza di volontà e una resistenza insospettabili. E' capace di sopportare pesi immani. Le grandi fatiche della vita che spezzano alberi alla vista ben più robusti non la piegano neppure. Anzi gli sforzi la fortificano e, una volta assorbiti, ne esce ancora più resistente. Le donne betulla, alte, eleganti, con un certo che di malizioso negli occhi, non si muovono mai a scatti. La natura della betulla e l'educazione ricevuta le conferiscono sempre un pacato autocontrollo.


NOCE

Il potere e la fortuna del noce non sono frutto del suo lavoro o di un impegno costante e laborioso, ma solo il risultato casuale di una serie di buone qualità che, travisate, hanno reso ciechi gli uomini. Questo è il noce: un uomo normale con qualche bella curva di pregio che la stupidità umana ha reso celebre e potente, a tal punto che è impossibile ormai fermare il suo arrogante cammino. Per quanto arrogante e antipatico, dispone comunque di parecchi pregi. Anche le foglie del noce sono state colpite dal delirio di onnipotenza. D'autunno, non cadono come le altre in dignitoso silenzio, ma devono farsi notare. Hanno bisogno della platea altrimenti si sentono zero. Allora, per attirare l'attenzione, scendono al suolo con rumorosi "croc croc", come cadessero pesanti cartocci. E' il desiderio di apparire a tutti i costi.


LARICE

L'opposto del noce per carattere e stile è il larice, re dei costoni. Ha un nome ossuto e secco che ben lo rappresenta. E' il nostro amico, il fratello maggiore. Tenaci e riservati, nobili d'animo e forti di carattere erano i nostri naturali alleati. I paesi della valle son fatti di sassi, anime e larici. Il larice è un albero onesto, generoso, dal portamento ottocentesco. In lui si sposano forma e sostanza. Potresti affidargli, nella più completa tranquillità, i tuoi beni con la certezza che verrebbero non solo conservati con scrupolo e attenzione ma anche restituiti. Non cerca tuttavia di imporsi e ti viene in aiuto solo su tua specifica richiesta. La sua vita è lassù, in costa alla montagna, sentinella affettuosa dei suoi fratelli uomini.


PINO

Il pino, presente in tutti i boschi di montagna, è un discreto dispensatore di buoni aiuti. E' vulnerabile e bisogna proteggerlo. Forza e durezza le scarica nei rami. Vedere le grandi e pacifiche famiglie di pini dispiegarsi per le montagne in vaste distese verdi trasmette tranquillità. Si tratta di gente perbene senza la quale un bosco non potrebbe dirsi completo.


PERO, MELO e CILIEGIO

Dal grande popolo delle piante vi sono anche coloro che se ne sono andati. Sono usciti dal bosco per emigrare in città a stare meglio. Rappresentano gli affetti, le cose buone della vita e sono il ciliegio, il pero e il melo. Nel bosco sono rimasti solo i fratelli selvatici, loro, invece, hanno preferito mettere nella gerla ciliegie, mele e pere e trasferirsi nei cortili. Buoni d'animo e dal temperamento mite, questi alberi possiedono un corpo caldo e un colore che comunica affetto. Il ciliegio, in verità, ha un carattere un poco superbo ma bisogna dire che è anche l'albero dei sogni e degli amori. Forse per il suo color rosa intenso con fiammature scure e per il suo legno odoroso di fresco, il Creatore gli aveva affidato un compito speciale nei paesi della valle. Lo aveva incaricato di contenere come in uno scrigno affettuoso l'amore e il sonno degli uomini. Da noi, nonni, genitori, bambini, generazioni intere hanno dormito e si sono voluti bene in letti di ciliegio. Mentre il ciliegio stimola i sentimenti, il pero e il melo sono maestri d'asilo. Hanno sempre a che fare coi bambini che diventano i loro educatori. Sono alberi che vivono per dare pace e serenità. Non sono pionieri, non cercano l'avventura ma si accontentano di una vita quieta negli orti, nei cortili o nei giardini.


TIGLIO

Quasi fratello del pioppo, è solo un po' meno disgraziato. Sembra abbia avuto la fortuna di incontrare una donna che lo ha lavato, vestito e profumato. E gli ha insegnato a tenersi bene. Ma lui, per uscire dalla sua non troppo brillante condizione, ha voluto esagerare e, siccome non è un raffinato, è caduto nella trappola della banalità. In primavera si spruzza addosso tanto di quel profumo che se ci passi vicino ti viene il mal di testa. Rinnega in ogni modo la parentela con il pioppo e per riuscirci si circonda di oggetti superflui che, secondo lui, dovrebbero donargli stile e autorità. Quanto è ridicolo il tiglio! Sembra quei tipi al bar col telefonino appeso alla cintola che aspettano sempre una chiamata per far vedere al mondo che anche loro esistono. Come tutti coloro, e sono tanti, che hanno un rapporto contrastato con l'educazione, il tiglio sbraita, spinge sgomita e si fa avanti senza il minimo rispetto verso il prossimo. Nella fabbrica della vita, mentre i faggi avvitano bulloni lui, che è sempre pronto a dire di sì al padrone per ottenere privilegi, s'è conquistato il posto da guardiano. Con mille sotterfugi ha acquistato una macchina usata, ma lussuosa, per farsi credere ricco. Come tutti i finti, quando incontra l'abete bianco china la testa e diventa servile, salvo poi sforgarsi con i più deboli e sfortunati. Ingannevoli nella facciata, da lontano sembrano brillanti e sicuri, ma alla prima battuta, si rivelano deludenti e noiosi. Sono i tigli!


CIRMOLO

All'apparenza sembra un albero ombroso e taciturno, invece possiede un'indole buona celata all'ombra di un vivere sereno e tranquillo. Rappresenta la domenica del bosco, il giorno di festa, la giornata del riposo e del sorriso. Annusando un tronco di cirmolo si comprende quanto sia importante la vita sulla terra. C'è tutto in quell'odore: la montagna, il mare, i deserti, la voglia di vivere, la semplicità. Il cirmolo ha raggiunto la serenità interiore e non fa baruffa con nessuno e con nessuno si intriga. Questo equilibrio gli consente di non essere invidiato e nenache criticato. Il più bieco denigratore non riesce a trovargli qualche difetto sul quale "lavorare". La sua presenza costituisce per tutti un piacere. Anche l'abete bianco, signore degli alberi, è conscio dell'importanza del cirmolo. In caso di malattia, sa di poter affidare a lui il compito di vigilare sul bosco ed è sicuro che al suo ritorno gli restituirà la città delle piante in perfetto ordine. Come ilviburno e la betulla, il cirmolo ha capito che non vale la pena di impuntarsi e combattere una battaglia già persa in partenza. E' un mite, ma non per paura, per saggia esperienza. Incontra un cirmolo e il sorriso accompagnerà la tua giornata.


QUERCIA

Alta, grossa e sempliciotta, sembra una chioccia sempre intenta a tenere i pulcini sotto le ali. Preoccupazioni ed ansie l'hanno abbandonata da tanto, ma l'hanno pure sfiancata e resa pesante, con le forme dimenticate dal tempo. Di scarsa cultura, è un po' banalotta e provinciale. Nel bosco, sembra una di quelle matrone da cortile, le mani ai finachi e il grembiule unto, che parlottano con le comari di tutto e tutti. Non ha punte di emozioni e sta lì a registrare gli avvenimenti che riferisce con bigotteria e quel senso dello scandalo, tipico di chi non può più commettere certi peccati.


ULIVO

L’ulivo è un albero serio, dal dolore contenuto e dignitoso e dalla sofferenza non gridata. Non ama il chiacchiericcio salottiero, le assemblee, le tavole rotonde. Vive del suo passato doloroso e non parla di radiosi avvenire o ricchi futuri. E’ un albero nobile, bello e disperato. Cresce nutrendosi di un dolore antico, che lo deforma e lo contorce in curve impressionanti. L’ulivo non vuole attirare l’attenzione, anzi, cerca di nascondersi il più possibile. Ma non ce la fa. Le sue forme lo tradiscono e anche un bambino noterebbe in esse qualcosa di tremendo, di tragico e di drammatico che esce dalla terra. Il dolore sopportato in silenzio rende forti nello spirito, ma anche fragili, disinteressati alla vita e privi di ogni difesa. Per questo il freddo lo uccide con facilità. L’ulivo è un albero universale che rispecchia la vita di ogni uomo vivente. Nessuno infatti, sulla terra, dallo spazzino al re è immune dal dolore che piega l’animo e contorce i giorni fino al limite estremo.


(Tutte le descrizioni degli alberi sono tratte da Le voci del bosco, di M. Corona)
 

asiul

New member
Mi piace questo thread, hai molta fantasia:wink:
Vediamo:?
ACERO

E' un albero che al momento sembre forte e sicuro di sé, invece ha un carattere fragile che si arrende subito e si lascia dominare. Si comporta come quelle persone che, di giorno, ostentato una sicurezza e una forza che in realtà dentro non hanno e, al calar del sole, vengono immancabilmente presi dall'ansia per la notte scura che si avvicina. E' un tipo che ha bisogno di luce. Il tormento, la fatica, il buio o una malattia anche lieve possono annientarlo.

Questo no, mi piace la notte e difficilmente mi lascio dominare, a meno che non sia io a volerlo.


MAGGIOCIONDOLO

Nella concretezza, risiede la nobiltà del maggiociondolo. E' come l'amico fedele che rimane nell'ombra ma è pronto a intervenire in caso di bisogno. Di lui ti puoi fidare. E' un generoso, e quando stai scivolando non si comporta come la muga traditrice, ma ti sostiene e ti incoraggia. Non ha bisogno di affetti né li vuole. Non dipende da nessuno e affronta la vita schivo e riservato. Non disperezza l'amore ma neppure lo cerca..

Mi ci riconosco ma poi leggo l'ultima frase e penso di no!Come si può non cercare l'amore seppure in altre forme.


FAGGIO

Il faggio è la folla, la massa, e la sua giornata è quella del lavoratore laborioso. La fabbrica funziona perché ci sono i faggi che avvitano bulloni e svolgono i lavori di manovalanza. Senza di loro la catena di montaggio non andrebbe avanti. Nessuna società può vivere e produrre solo con il riservato maggiociondolo, o con l'elegante betulla, o con il duro ma fragile acero. Ci vogliono i tanti faggi che ogni mattina sono lì, a timbrare il cartellino. Certo lui non è un lettore, non va a teatro, il cinema impegnato non lo conosce, ma per il calcio, per la squadra del cuore, è disponibile a tutto. In fabbrica, il lunedì è felice se i suoi hanno vinto e poi un po' di osteria, le carte e la televisione sono il suo mondo. Molti faggi sono anche permalosi e tentano in ogni modo di ribellarsi al loro destino di uomini normali..

Nemmeno questo, non mi piace la folla, sono un tipo solitario ed uso il mio tempo per leggere,andare al cinema ed altro,ma una puntatina all'osteria non mi dispiacerebbe.:mrgreen:

TASSO

Il tasso è invidiato da tutti gli alberi del bosco. E' un uomo fortunato: bello, ricco, prestante e ricercato. Ma lui non ha fatto nulla per ottenere questa invidiabile posizione; la natura ha deciso la sua sorte. Il tasso è il conte del bosco e non si abbassa a dialogare con nessuno. E' un gran legno, pieno di cultura, e sa di esserlo. Se un altro albero vuole andare da lui deve chiedere permesso. C'è da dire però che la nobiltà del tasso, mista alla cultura ereditata dagli avi, lo rende amico nel lavoro e disponibile a venirti incontro e ragionare. Se lo prendi con la formale reverenza che si aspetta, ti offre il massimo di cui è capace. L'importante è che le distanze vengano sempre rispettate..

Forse ci siamo, ma somiglia di più ad una persona che conosco:wink:

NOCCIOLO

Già quando lo vedi sottile, dritto, alto e ben vestito, ti dà l'idea del furbetto che non vuole fare nulla: quello che, per evitare qualsiasi seccatura, mette in banca la sua vita con la speranza di proteggerla e farla fruttare senza sforzi. E' talmente refrattario a qualsiasi rischio, che neanche si sogna di osare qualcosa di suo. Ma non è stupido e cerca i posti a "solivo" ossia dove batte il sole. (...) Difficilmente lo trovi a "pusterno", dove il sole del nord a malapena lo sfiora. Al pari di tutti i vili e fannulloni cerca la forza nel branco, perciò cresce assieme agli altri noccioli in numerose combriccole. A vederle sembrano quelle bande di giovani bulletti, padroni dei qaurtieri, il cui unico coraggio sta nell'importunare i vecchi o picchiare i barboni..

Niet!E' tutto ciò che disdegno!!

CARPINO

Il duro dei duri è il càrpino. Di carattere testardo, cresce storto, ossuto, inquieto e ramingo. E' un solitario e ama fissare l'orizzonte. Non chiede nulla e di nulla ha bisogno. Anche quel sentimento chiamato amore rappresenta per lui un problema difficile. Quando brucia, il carpino non forma quasi braci. Come un uomo schivo e solitario, vuole scomparire nel nulla senza lasciare di sé la minima traccia..

Mi piacerebbe scomparire senza lasciare traccia, ma quando mi infiammo è difficile che qualcuno non mi noti:W

PIOPPO

Il più sfortunato degli alberi è il pioppo. Egli appartiene, come socio fondatore, alla sterminata categoria dei disgraziati che popolano la terra, a quel vasto numero di persone che non hanno alcun pregio e neanche la salute. Conscio della sua misera condizione, non vuole quasi vivere, e manda avanti l'esistenza a spintoni in attesa che la morte venga a prenderlo. Siccome non può offrire nulla, tranne che l'ombra di se stesso, da nessuno è cercato. Ma è con la morte che avviene il riscatto e si realizza concretamente la parabola evangelica secondo la quale gli ultimi saranno i primi. Stritolato dalle macine e pressato, il pioppo si trasforma in carta per offrire rifugio alle parole che danno vita ai grandi capolavori della letteratura. Sulle sue fibre è stato stampato il "Cantico dei Cantici". Sui suoi fogli sono stati tracciati i disegni dei Maestri. Le sue pagine conservano la testimonianza della crescita culturale nei millenni..

Oddio, ma è terribbile,no non ci siamo.


MUGA

La muga, o pino-mugo, è la cattiva per eccellenza. Subdola di natura, cresce falsa e disonesta ed è anche rompiscatole. Come tutti i vili sta col branco e, al pari dei noccioli e dei sambuchi, trae forza dal numero. Il cuore e il corpo li tiene nascosti per non doverli donare ad altri. Assomiglia a quel cauto miliardario che si finge povero e nullatenete per paura che un amico bisognoso gli possa chiedere diecimila lire. Se la stringi ti dà l'idea di affidamento e a volte tiene. Ma se gli stai antipatico, e in un pendio ripido ti aggrappi a lei per tirarti su, ecco che ghignando fa "crac" e ti molla di sotto..

Non lo farei mai piuttosto cadrei assieme al malcapitato.

AGRIFOGLIO

L'agrifoglio è superbo per se stesso e te lo fa capire chiaramente. Non vuole né invecchiare, né essere avvicinato, ma solo ammirato. La sua presunzione è totale, sostenuta da un narcisismo sconfinato. Sa che quella bellezza è dovuta anche alle foglie lucenti che lo coprono e non permette loro di andarsene via. Non possono allontanarsi, non possono trovare uno straccio di amica, non possono viaggiare nel vento. Devono stare sempre attaccate ai suoi rami a inghirlandare questo padre padrone, possessivo ed egoista. Con il passare del tempo si inacidiscono come vecchie zitelle, così che il loro bordo, una volta liscio e regolare, diventa spinoso e arcigno. Un po' alla volta si sono impadronite loro stesse della cattiveria paterna. Non si può vivere senza comunicare con gli altri, tenendosi tutto dentro, sepolti in una torre d'avorio protettiva e inavvicinabile. L'agrifoglio è come quei genitori che impongono un'unità familiare forzate e innaturale, dove tutto dve stare rinchiuso tra i muri di casa. Da quel luogo usciranno, se ce la faranno a uscire, figli muti, cattivi ed egoisti. Gente che non potrà dare nulla, perché non è stata abituata a dividere l'esistenza con nessuno..

No,no!Questa sembra una suocera:OO

SAMBUCO

Mentre l'agrifoglio fa vedere immediatamente la sua cattiveria, il sambuco, gracile ed inutile, ma che nasconde progetti ambiziosi e violenti, la tiene nascosta come tutti i meschini. Dentro la sua tenera forza si cela una natura aggressiva e guerrafondaia. Tutto l'uso che se ne fa di lui riporta a elementi di distruzione. Occorre stare molto attenti ai sambuchi umani. Piccoli e insignificanti, sono molto cattivi e colpiscono a tradimento con armi subdole e nascoste. Sono fragili, i sambuchi! Con una strizzata di mano ne potresti uccidere un centinaio, ma devi sempre stare attento. Rompendosi, producono schegge affilate come lamette che ti possono dilaniare. Si sentono inferiori e come tali tengono il coltello in tasca pronti a farlo scattare senza il minimo preavviso. Quando vedi un giovanotto che scippa una vecchietta, in quel momento hai conosciuto un sambuco..

Nemmeno qui mi riconosco.Al Sambuco preferisco la Sambuca:mrgreen:

ACACIA

Durissima, taciturna, solitaria anche se in gruppo, scontrosa e inattaccabile dagli attrezzi, è sicuramente pazza. E' una donna che vive nella sua torre, difesa da lunghe spine acuminate. Una zitella altera e segaligna che non vuole ricevere né dare affetto alcuno. Forse è così chiusa a causa di antiche colpe che le rimordono. Non bisogna dimenticare quella sua lontana parente che fornì le spine per cingere il capo del Cristo. Se da giovane parla poco, quando invecchia diventa secca e muta. L'acacia è una donna perduta che rifiuta la speranza e la pietà, ma non si lamenta e non disturba nessuno. L'acacia in fondo soffre, ma ormai vive al di là del punto di non ritorno e redimersi le è praticamente impossibile. Elegante e altera, pare una di quelle signore inacessibili che ogni giorno prendono il tè delle cinque e leggono solo libri, prevalentemente saggi dai contenuti difficili. Ma in autunno l'acacia fa pena: nuda e sola comunica un senso di grande tristezza. Il suo riscatto sta nel fuoco, il quale è l'unico che la può piegare e possedere. Solo a lui si concede e, in quell'estremo sacrificio, riesce per una volta a riscaldare finalmente gli uomini.

Ma è la mia vicina,Se dovessi diventare così, sopprimetemi:W

VIBURNO (rèvol)

Il rèvol è come un uomo saggio che ha capito la vita: sa che resistere equivale ad essere infranti e allora, da buon opportunista, si piega per non farsi spezzare. E' un orgoglioso, ma, quando intuisce che il suo orgoglio lo può rovinare, preferisce metterlo via e diventare malleabile.

Difficilmente divento malleabile,specie se devo farlo per opportunismo, piuttosto rinuncio.


Non è rimasto più nulla? :boh:Allora è vero che sono una "mutante":W
 

Brethil

Owl Member
Sono sempre e comunque una Betulla! Però mi sento anche un po' Larice...sono una Beturice o una Lartulla :mrgreen:
 

Brethil

Owl Member
Suor Germana non contarla perchè si è capito che non sono io, quindi restano solo gufo e beturice O lartulla. A casa mia son 2 :mrgreen::mrgreen:
 

asiul

New member
Sono sempre e comunque una Betulla! Però mi sento anche un po' Larice...sono una Beturice o una Lartulla :mrgreen:

mmmmm.....

Betulla,Gufo,ti senti un po' Larice, sei una Beturice o una Lartulla (queste contano come una:mrgreen:)= Quattro.

P.S.
Ma la bimba nella foto,non ti fa tenerezza, guarda che se continui mi metto a piangere!
 

Brethil

Owl Member
Sì, ma se sono Bertulla includo sia betulla che larice che così diventano una sola personalità! Non fingere anche tu di non capire!! :mrgreen:
Inoltre basta OT e non costringermi a mettere come avatar una mia foto bamboccesca per fare a gara in tenerezza :mrgreen::mrgreen:
 

asiul

New member
Sì, ma se sono Bertulla includo sia betulla che larice che così diventano una sola personalità! Non fingere anche tu di non capire!! :mrgreen:
Inoltre basta OT e non costringermi a mettere come avatar una mia foto bamboccesca per fare a gara in tenerezza :mrgreen::mrgreen:

Queste madri, perdono subito la pazienza.Mi metto a giocare con il mio bambolotto, ecco!:-(

E' l'ultimo OT giuro:mrgreen:
 

Meri

Viôt di viodi
Si possono fondere due alberi? Mi sento un po' maggiociondolo (che poi è stupendo quando è in fiore) e un po' melo-pero :mrgreen:
 

Sir

New member
Molto belle queste descrizioni... certo che però, a giudicarlo così, sembra che gli piacciano pochi alberi e ancor meno tipi di persone.:mrgreen:

Io mi rivedo in qualcosa del tasso, del larice, del viburno... Ma forse quello che si avvicina di più è il cirmolo.

All'apparenza sembra un albero ombroso e taciturno, invece possiede un'indole buona celata all'ombra di un vivere sereno e tranquillo. Rappresenta la domenica del bosco, il giorno di festa, la giornata del riposo e del sorriso. Annusando un tronco di cirmolo si comprende quanto sia importante la vita sulla terra. C'è tutto in quell'odore: la montagna, il mare, i deserti, la voglia di vivere, la semplicità. Il cirmolo ha raggiunto la serenità interiore e non fa baruffa con nessuno e con nessuno si intriga. Questo equilibrio gli consente di non essere invidiato e nenache criticato. Il più bieco denigratore non riesce a trovargli qualche difetto sul quale "lavorare". La sua presenza costituisce per tutti un piacere. Anche l'abete bianco, signore degli alberi, è conscio dell'importanza del cirmolo. In caso di malattia, sa di poter affidare a lui il compito di vigilare sul bosco ed è sicuro che al suo ritorno gli restituirà la città delle piante in perfetto ordine. Come ilviburno e la betulla, il cirmolo ha capito che non vale la pena di impuntarsi e combattere una battaglia già persa in partenza. E' un mite, ma non per paura, per saggia esperienza. Incontra un cirmolo e il sorriso accompagnerà la tua giornata.


Però manca l'albero a cui sono più legato... quello delle mie colline, il castagno.

castagno.JPG
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
questo l'ho trovato gironzolando per i boschi del Web

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]Che albero sei?
[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]Qual è la tua data di nascita? [/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]1 gen - 11 gen Abete/12 gen - 24 gen Olmo[/FONT]/[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]25 gen - 3 feb Cipresso[/FONT]/[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]4 feb - 8 feb Pioppo/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]9 feb - 18 feb Cedro[/FONT]/[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]19 feb - 28 feb Pino/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]1 mar - 10 mar Salice piangente/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]11 mar - 20 mar Tiglio/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]21 mar Quercia/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]22 mar - 31 mar Nocciolo/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]1 apr - 10 apr Sorbo selvatico/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]11 apr - 20 apr Acero/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]21 apr - 30 apr Noce/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]1 mag -14 mag Pioppo/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]15 mag - 24 mag Castagno/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]25 mag - 3 giu Frassino/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]4 giu - 13 giu Carpine/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]14 giu - 23 giu Fico/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]24 giu Betulla/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]25 giu - 4 lug Melo/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]5 lug - 14 lug Abete/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]15 lug - 25 lug Olmo/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]26 lug - 4 ago Cipresso/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]5 ago - 13 ago Pioppo/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]14 ago - 23 ago Cedro/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]24 ago - 2 set Pino/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]3 set - 12 set Salice piangente/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]13 set - 22 set Tiglio/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]23 set Olivo/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]24 set - 3 ott Nocciolo/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]4 ott - 13 ott Sorbo selvatico/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]14 ott - 23 ott Acero/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]24 ott - 11 nov Noce/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]12 nov - 21 nov Castagno/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]22 nov - 1 dic Frassino/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]2 dic - 11 dic Carpine/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]12 dic - 21 dic Fico/[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]22 dic Faggio[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]MELO (l' Amore)Corporatura slanciata, molto charme, attraente, aspetto piacevole, avventuroso, incline alle avventure anche in amore, sempre innamorato, vuole amare ed essere amato, compagno fedele e tenero, molto generoso, con talento scientifico, vive alla giornata, filosofo con spensieratezza e immaginazione.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]FRASSINO (l' Ambizione)Attraente oltre la norma, vivace, impulsivo, esigente, non si cura delle critiche, ambizioso, intelligente, dotato, ama giocare col destino, può essere egoista, molto fidato e attendibile, fedele prudente in amore, a volte in lui la mente domina sul cuore, ma prende molto seriamente le sue relazioni.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]FAGGIO (la Creazione) Ha buon gusto, cura il proprio aspetto, materialista, buon organizzatore in quanto a vita e carriera, parsimonioso, buon leader, non corre rischi inutili, ragionevole, stupendo compagno per la vita, appassionato di tutto ciò che mantiene in forma (diete, sport, etc).[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]BETULLA (l' Ispirazione)Vivace, attraente, elegante, amichevole, senza pretese, modesto, non ama gli eccessi, aborre la volgarità, ama la vita nella natura e nella pace, non molto ambizioso, crea attorno a sè un'atmosfera di calma e di serenità.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]CEDRO (la Confidenza)Di rara bellezza, accomodante, ama la lussuria; di buona salute, non da ultimo timido, tende a guardare con disprezzo gli altri, convinto di sè, determinato, impaziente, ama impressionare gli altri; ha molte doti, é industrioso, sa prendere rapidamente le decisioni, ha un sano ottimismo, e aspetta l'unico vero amore.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]CASTAGNO (l' Onestà)Di eccezionale bellezza, non cerca di impressionare gli altri; sviluppato senso della giustizia, vivace, interessato, un diplomatico nato, anche se in compagnia irrita e si irrita facilmente, spesso per una mancanza di fiducia in sè stesso; fa a volte il superiore, si sente incompreso e ama solo una volta nella vita, ha difficoltà a trovare un partner.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]CIPRESSO (la Fedeltà)Forte, muscoloso, adattabile, prende ciò che la vita ha da dargli, contento, ottimista, ricerca soldi e riconoscimenti, odia la solitudine, appassionato in amore e mai soddisdatto, fedele, di indole acuta, insubordinato, pedante e spensierato.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]OLMO (la Nobiltà d'animo)Di aspetto piacevole, veste di buon gusto, di modeste pretese, tende a non perdonare gli errori, allegro, ama comandare e non essere comandato, fedele e onesto in amore, ama prendere decisioni per gli altri, di animo nobile, generoso, ha un buon senso dell'humour, pratico.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]FICO (la Sensibilità)Molto forte, un pò volitivo, indipendente, non ama essere contraddetto o discutere, ama la vita, la sua famiglia, i bambini e gli animali, un po' frivolo in società, ha un buon senso dell'humour, ama l'ozio e la pigrizia, ha talento pratico, intelligente.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]ABETE (il Mistero) Di gusti straordinari, ha dignità, é sofisticato, ama ogni cosa bella, lunatico, ostinato, tende all'egoismo ma ha cura di chi gli è vicino, abbastanza modesto, molto ambizioso, dotato di talento, industrioso, incontentabile in amore, ha molti amici, molti nemici, è affidabile.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]NOCCIOLO (lo Straordinario)Dotato di charme, senza pretese, molto comprensivo, sa come impressionare, lotta attivamente per cause sociali; popolare, lunatico e capriccioso in amore, compagno onesto e tollerante, ha un preciso senso della giustizia.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]CARPINE (il Buon gusto)Di sfacciata bellezza, si cura del proprio aspetto, ha buon gusto, non è egoista, cerca di rendersi la vita il più confortevole possibile; conduce una vita moderata e disciplinata, ricerca la gentilezza e gli apprezzamenti di un partner emotivo, fantastica su amanti fuori dal comune, é raramente contento dei propri sentimenti, é malfidente verso la maggior parte della gente, non é mai sicuro delle proprie decisioni, é molto coscienzioso.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]TIGLIO (il Dubbio)Accetta ciò che la vita gli offre in modo composto, odia lottare, lo stress e la fatica, non ama l'ozio e la pigrizia; tranquillo e tenero, fa sacrifici per gli amici; ha molti talenti ma non é abbastanza tenace da farli fiorire, spesso si lamenta e si lagna, molto geloso ma leale.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]ACERO (l' Indipendenza della Mente)Persona non ordinaria, piena di immaginazione e originalità, timida e riservata, ambiziosa, fiera, convinta di sè, avida di nuove esperienze, qualche volta nervosa, ha molte sfaccettature, buona memoria, una complicata vita amorosa; apprende facilmente e ama impressionare.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]QUERCIA (l' Audacia)Di natura robusta, coraggioso, forte, senza pretese, duro, indipendente, sensibile, non ama i cambiamenti, ha i piedi per terra ed é una persona d'azione.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]OLIVO (la Saggezza)Ama il sole, il caldo e i buoni sentimenti; ragionevole ed equilibrato, rifugge l'aggressività e la violenza; tollerante, allegro, calmo, ha un senso della giustizia piuttosto sviluppato; sensitivo, carismatico, libero da gelosia, ama la lettura e la compagnia di persone sofisticate.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]PINO (il Dettaglio)Ama la gradevole compagnia, é molto robusto, sa come rendere la vita comoda; molto attivo, naturale, buon compagno anche se non sempre amichevole, si innamora facilmente ma la sua passione si spegne velocemente; smette facilmente, ogni cosa lo delude finchè trova il suo ideale; fidato e pratico.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]PIOPPO (l' Incertezza) Appare decorativo, non molto fiducioso in sè stesso, coraggioso solo se necessario, necessita benevolenza e un intorno piacevole, molto pignolo, spesso solo; ha una grande vitalità, natura artistica, é un buon organizzatore, tende alla filosofia; affidabile in ogni situazione, prende sul serio le proprie relazioni.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]SORBO SELVATICO (la Sensitività) Pieno di charme, allegro, dotato e non egoista, ama richiamare l'attenzione, ama la vita, il movimento, l'attività, e persino le complicazioni; é allo stesso tempo dipendente e indipendente, ha buon gusto, é artistico, passionale, emotivo; é una piacevole compagnia, non sa perdonare.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]NOCE (la Passione)Inflessibile, strano e pieno di contraddizioni, spesso egoista, aggressivo, nobile, di larghe vedute, ha reazioni inaspettate, spontaneo; è un difficile e particolare compagno, non sempre apprezzato ma spesso ammirato, stratega ingegnoso, molto geloso e passionale, non transige.[/FONT]​
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, Arial, Sans-serif]SALICE PIANGENTE (la Malinconia) Belli ma pieni di malinconia, attraenti, molto carismatici, amano qualsiasi cosa bella e di buon gusto, e viaggiare; sognatori, instancabili, capricciosi, onesti, possono essere influenzabili ma non é facile vivere con loro; hanno pretese, buona intuizione; in amore soffrono ma trovano qualche volta un partner sul quale contare completamente.[/FONT]​
 

Dayan'el

Σκιᾶς ὄν&#945
Stando al post apartino

ULIVO

L’ulivo è un albero serio, dal dolore contenuto e dignitoso e dalla sofferenza non gridata. Non ama il chiacchiericcio salottiero, le assemblee, le tavole rotonde. Vive del suo passato doloroso e non parla di radiosi avvenire o ricchi futuri. E’ un albero nobile, bello e disperato. Cresce nutrendosi di un dolore antico, che lo deforma e lo contorce in curve impressionanti. L’ulivo non vuole attirare l’attenzione, anzi, cerca di nascondersi il più possibile. Ma non ce la fa. Le sue forme lo tradiscono e anche un bambino noterebbe in esse qualcosa di tremendo, di tragico e di drammatico che esce dalla terra. Il dolore sopportato in silenzio rende forti nello spirito, ma anche fragili, disinteressati alla vita e privi di ogni difesa. Per questo il freddo lo uccide con facilità. L’ulivo è un albero universale che rispecchia la vita di ogni uomo vivente. Nessuno infatti, sulla terra, dallo spazzino al re è immune dal dolore che piega l’animo e contorce i giorni fino al limite estremo.


Va bene così com'è.

Al post di Elisa

CIPRESSO

Forte, muscoloso, adattabile, prende ciò che la vita ha da dargli, contento, ottimista, ricerca soldi e riconoscimenti, odia la solitudine, appassionato in amore e mai soddisdatto, fedele, di indole acuta, insubordinato, pedante e spensierato.


Va bene il sottolineato, il resto è falso applicato a me.
 
Alto