Dunque, vediamo...
Io, piuttosto che andare dal buon Borges, fossi in te mi atterrei inizialmente su qualcosa di più scarno e neutro, più vicino alla fonte, per familiarizzare subito col linguaggio orientale.
Puoi trovare senza troppe difficoltà svariati libri di Leonardo Vittorio Arena, uno studioso tra i più affidabili, ci sono volumi più piccoli ed introduttivi ed altri più corposi e specifici (della serie "Storia del..."); si è occupato di quasi tutto lo scibile orientale, sia filosofico che più genericamente letterario, quindi hai l'imbarazzo della scelta.
Tra i titoli che ho qui di fianco a me, Storia del pensiero indiano, edito da Mondadori, e un volumetto, Il Tao della meditazione, che propone il Tao-te-ching, immancabile opera di Lao Tzu, assieme ad altri due testi del taoismo alchemico, edizioni Bur.
Altri testi che potresti affrontare fin da subito sono L'arte della guerra, di Sun Tzu, Il libro dei Cinque Anelli, di Miyamoto Musashi (consiglio spassionatamente il volume delle Edizioni Mediterranee), i Dialoghi di Confucio e l'Hagakure. In linea generale, ti consiglio di orientarti verso delle edizioni semplici, con note precise e puntuali per chiarificare i terimini e i concetti più oscuri, e che non si avventurino, come molti tendono a fare, in interpretazioni in stile occidentale del tutto fuori luogo.
Versante buddismo... Anche qua ovviamente le possibilità si sprecano e ci sono molti buoni titoli in commercio. Per andare sul sicuro ed evitare il New Age (brrrrrr) cerca edizioni un po' datate, ce ne sono molte di tedesche e francesi, i lavori del già citato L. V. Arena oppure, consigliatissimi, gli scritti dell'attuale Dalai Lama. Danno una visione moderna ed aperta del buddismo, spaziando da argomenti basilari a questioni più sottili ed il suo stile è chiaro e scorrevole. Evita come la peste qualsiasi edizione Mondadori, ce ne sono molto buone della Sperling & Kupfer (esempio, Il sutra del cuore), ti segnalo inoltre un volume de Il Saggiatore tascabili, non ce l'ho sotto mano ma dovrebbe chiamarsi "La via della felicità", raccoglie tre saggi ed è ideale come prima lettura.
Sulla tradizione indiana in genere, penso sia poco utile lanciarsi subito sui testi, come invece è possibile fare con certe opere cinesi o giapponesi. I Veda, le Upanishad (di queste c'è tuttavia un'eccellente versione di Carlo Della Casa), il Mahabharata o i canoni buddisti sono testi estesi e spesso molto antichi... Meglio partire da un volume più generico e qualche raccolta di racconti mitologici.
Stai alla larga da tutti quei volumetti ben impacchettati ad opera di santoni novecenteschi, vanno bene per casalinghe insoddisfatte o qualche reduce della beat generation ancora annebbiato dai fumi.