Miller, Bennett - Truman Capote_ A sangue freddo

Dorylis

Fantastic Member
[Capote, Canada/USA, 2005, Drammatico, durata 114']
Regia di Bennett Miller
Con Philip Seymour Hoffman, Catherine Keener, Clifton Collins jr., Chris Cooper, Bruce Greenwood

Trama

Lo scrittore Capote trova l'ispirazione frequentando un condannato a morte

1959. Truman Capote decide di scrivere un articolo sul feroce omicidio di un'intera famiglia di quattro persone in Kansas, a opera di due ragazzi. Inizia a fare delle ricerche per quella che diventerà la sua opera più importante, _A sangue freddo_ e instaura uno stretto legame con Perry Smith, uno dei due killer.

Commento

Io conoscevo molto bene la storia visto che avevo già visto Infamous di McGrath che tratta la stessa vicenda.. Questo film è piuttosto accurato e sobrio, ma ho preferito la versione più "umana" di McGrath dove il calore e la simpatia sono a portata di mano. Sembra quasi una cronaca di un avvenimento mostruoso (del resto la storia parte proprio da questo omicidio terribile di una famiglia del Kansas) e i sentimenti son velati, appena accennati. Un film freddo ma perfetto nel suo genere. Hoffman bravissimo nella sua interpretazione! Da segnalare anche la presenza della scrittrice Harper Lee (Il buio oltre la siepe) interpretata da Catherine Keener. Guardatelo, ma se potete vedetevi anche il film di McGrath!

Truman: Questo lavoro di ricerca ha cambiato la mia vita. Ha alterato il mio punto di vista praticamente su ogni cosa!

Truman : Attento a quello che fai per ottenere quello che vuoi.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Da questo film esce un Capote profondamente narcisista, capace di lasciarsi coinvolgere nella vicenda di un terribile pluriomicidio che osserva con la lente di ingrandimento i sentimenti altrui come un entemologo farebbe con gli insetti, pur di raggiungere il suo scopo, quello di scrivere un nuovo tipo di romanzo, il romanzo inchiesta.
Ho trovato ottima la prima parte, un po' più indecisa e frammentaria la seconda, naturalmente impressionante il lavoro attoriale di Philip Seymour Hoffman.
 

ayla

+Dreamer+ Member
Un film ben girato e curato, sobrio e raffinato dove Hoffman ha dato un'ottima prova di recitazione. E' riuscito a calarsi perfettamente nella parte e a rendere con naturalezza i gesti, l'atteggiamento e il modo di parlare senza cadere nell'eccesso, un oscar meritatissimo secondo me.


ma ho preferito la versione più "umana" di McGrath dove il calore e la simpatia sono a portata di mano.

Sinceramente l'ho preferita anche io, l'ho trovata più scorrevole e accattivante con minori momenti di noia.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Non ho parole per esprimere la bravura di quest'attore.
I film sui personaggi realmente esistiti mi interessano molto e mi appassionano perché trattano di emozioni veramente vissute.
Questo scrittore nel film si divide tra cinismo nel volere raccontare un fatto cruento con una fredda descrizione narrativa, e coinvolgimento emotivo nei confronti di uno dei due assassini.
Per arrivare a terminare il suo lucido romanzo sul delitto, Truman si conquista la fiducia dei due assassini, in particolare di Perry che mostra una dipendenza emotiva nei confronti dello scrittore e anche Truman cerca di condurre le visite in carcere con distacco ma quando saluterà Perry per l'ultima volta non riuscirà a non piangere, mostrando un lato umano finora celato.
Questo film secondo me descrive bene la dualità dell'artista: da una parte deve perseguire l'obiettivo descrivendo gli eventi così come sono, dall'altra non riesce a non farsi coinvolgere emotivamente dalla vicenda, tant'è che questo sarà l'ultimo romanzo che scriverà e che gli susciterà conflitti etici interiori.
 
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