L'Ulisse di Joyce

Vladimir

New member
È un po' di tempo che mi frulla per la testa la malsana idea di tentare l'Ulisse. Poco tempo fa sono entrato in libreria per farmi un'idea delle edizioni e quella di Mondadori mi ha colpito particolarmente: assieme all'opera vende un libro (occhio e croce saranno 200 pagine), che introduce e prepara alla lettura del romanzo. Quindi mi sono chiesto: ne vale davvero la pena di investirci tanto? Qualcuno l'ha letto? Come l'avete approcciato?
 

Dayan'el

Σκιᾶς ὄν&#945
Se non sbaglio la Mondadori chiede sedici euro: il libro, di certo, vale ogni centesimo. Varrebbe anche se costasse dieci volte tanto.
La guida introduttiva non l'ho mai aperta, né mai avrò intenzione di farlo, del resto ad uno studente delle lettere non serve.

Cosa dire? Uno dei capolavori dell'Occidente, una rivoluzione della scrittura che non è solo di o per un secolo travagliato come il Novecento, ma che arriverà lontano nel tempo, dacché, nel caso del signor Joyce, rivoluzione scrittoria ha significato anche bellezza sicuramente pareggiabile e pareggiata (non si discute), ma di certo, da qui a molti anni a venire, insuperabile. E' una delle opere da tradurre sull'Olimpo, perché un dio, di sicuro, vi troverebbe diletto. ;)

Prima di acquistarlo, o di cominciarne la lettura - ed è consiglio spassionato -, sarebbe bene rivedere l'Odissea omerica.
Una rilettura del primo viaggio dell'occidente non è solo utile: è fondamentale. ;)
 

Mizar

Alfaheimr
Concordo con D. Rileggi l'Odissea ed alcuni libri dell'Iliade (ritornare all'Ottavo ed agli ultimi non sarebbe male); rifuggi la guida alla slettura quale barolo su orata [al massimo puoi dare una scorta alla introduzione ai singoli capitoli dopo aver letto il capitolo stesso; oppure cercare informazioni se non riconosci una citazione (c'è tanta musica: ma non robuccia tipo il tuo De André :mrgreen:)].

In fondo, in termini di pagine, non è opera enorme. Se sei abituato a leggere le distese russe, dovresti farcela in meno di dieci giorni :wink:
 

Dory

Reef Member
Concordo con D. Rileggi l'Odissea ed alcuni libri dell'Iliade (ritornare all'Ottavo ed agli ultimi non sarebbe male); rifuggi la guida alla slettura quale barolo su orata [al massimo puoi dare una scorta alla introduzione ai singoli capitoli dopo aver letto il capitolo stesso; oppure cercare informazioni se non riconosci una citazione (c'è tanta musica: ma non robuccia tipo il tuo De André :mrgreen:)].

In fondo, in termini di pagine, non è opera enorme. Se sei abituato a leggere le distese russe, dovresti farcela in meno di dieci giorni :wink:

Uhm..sono diverse cosette da fare prima e durante la lettura... leggere o ripassare alcuni libri precedenti, informarsi per riconoscere citazioni, eventualmente leggere l'introduzione ai capitoli... Come mai? :?
 

Mizar

Alfaheimr
Uhm..sono diverse cosette da fare prima e durante la lettura... leggere o ripassare alcuni libri precedenti, informarsi per riconoscere citazioni, eventualmente leggere l'introduzione ai capitoli... Come mai? :?
No no no. L'unica, eventuale, cosetta da poter fare - cosetta che io, personalmente non ho fatto - è leggere le piccole introduzioni capitolari (un pò come qualcuno fa con Dante o anche con Proust): non è inutile dire della inutilità che questo procedimento può condurre con sé; Joyce stesso volle eliminare qualsiasi extratestualismo avendo perfino pretermesso, in limine di stampa, le titolazioni omeriche dei capitoli :sbav:
Per quanto riguarda le citazioni, si tratta di curiosità. Esse fan parte del flusso, dell'amalgama del romanzo: dunque il loro è un ruolo narrativo (come per T.S. Eliot o, in musica, per Zimmermann o Berio: a volersi intendere). Per questi motivi non è necessario conoscere minuziosamente ogni singolo riferimento.
Piuttosto, tali citazioni potrebbero essere un interessante spunto di riflessione. Potremmo domandarci quanto sia triste non riconoscere i segni della nostra stessa tradizione musicale [credendo invece che a "fare" la musica moderna siano il rock o Battiato o De André o peggio]; potremmo domandarci il perché di tale tristezza; potremmo domandarci quanto sia assurdo che un romanzo che parli di ricordi perduti e ritrovati, per noi, oggi, ignari di un Henze, di un Donatoni, di un Franck, significhi un ulteriore perdersi e non trovar più strade.


E' un libro come tanti altri e non ha bisogno di nulla.
 

Vladimir

New member
Ok mi avete convinto. Lo comincerò dopo che per l'università avrò finito di leggere il Dottor Zhivago e Guerra e Pace. Magari prima do una ripassatina anche all'Odissea... La vecchia edizione del Pindemonte mi aveva dato parecchie soddisfazioni.
 

wiktor

Member
per me l ulisse di joyce è il piu bel libro in assoluto,l ho letto due volte (e fra poco lo rileggero) ma penso che si possa leggere anche dieci.lo stile è quasi unico poi ci sono i tuoi gusti e quindi non so se ti piacerà.
ciao e auguri:)
 

Mary70

New member
L'Ulisse di Joyce è un libro bellissimo, ma concordo con D e Mizar: prima di leggerlo piccola ripassatina dell'Odissea. Io l'ho letto alcuni anni fa, ma mi ero riletta prima l'Odissea.
 

Zefiro

da sudovest
Io invece andrei a botta secca. Leggerlo senza troppi preamboli. Aprire quelle pagine (che libro...!) e lasciarsi trasportare... Partire ed affrontare il viaggio.

Per il resto, inquadrare, ben comprendere i riferimenti, le connessioni, etc... , (aspetti peraltro che valgono davvero la pena, oltre ad essere, a perer mio, una attività molto appagante con un testo di questa portata....) dopo, se se ne ha voglia.

Sarei pronto a scommettere che, dopo averlo letto, la voglia viene :wink:
 

sergio Rufo

New member
L'Ulisse e' la rivoluzione del linguaggio. Il romanzo anni 50 ( europeo) si trasforma in monologo, in flusso di coscienza. Ricerca di un nuovo stile, di un modo nuovo di scrivere.
Lo stesso Giuseppe Berto con il suo Il male oscuro da' una spinta in italia seguito via via da altri.
La vita narrata in simbiosi con lo stesso linguaggio espressivo del racconto: qualcosa ancora di piu' della corrente del Realismo.
 
È un po' di tempo che mi frulla per la testa la malsana idea di tentare l'Ulisse.(...)

io invece vado contro corrente: se davvero credi che si tratta di una idea malsana, allora il mio consiglio è di lasciar perdere.... se parti già con la mente chiusa, non credo che riuscirai cogliere al pieno il testo, e per ciò non spregare il tempo in cose inutili (inutili in questo caso, perchè non ti darà nessun piacere)... alcuni libri hanno bisogno di un certo grado di maturità (che non tutti ragiungono nella stessa eta)... :mrgreen:
dunque passa ai libri di un'altra dimensione e aspetta il tuo momento giusto.... :wink:
 

Mizar

Alfaheimr
io invece vado contro corrente: se davvero credi che si tratta di una idea malsana, allora il mio consiglio è di lasciar perdere.... se parti già con la mente chiusa, non credo che riuscirai cogliere al pieno il testo, e per ciò non spregare il tempo in cose inutili (inutili in questo caso, perchè non ti darà nessun piacere)... alcuni libri hanno bisogno di un certo grado di maturità (che non tutti ragiungono nella stessa eta)... :mrgreen:
dunque passa ai libri di un'altra dimensione e aspetta il tuo momento giusto.... :wink:
nicole, probabilmente Vlady era ironico :wink:
 

wiktor

Member
i personaggi del suo ulisse sono tutti morti.
ma non morti come il racconto in gente di dublino dove erano morti dentro,ma morti perche sono (e siamo e questo mette paura) come dei fantasmi o meglio delle entita che si muovono in un bozzolo di spazio tempo in chissa quale spazio e in chissa quale tempo.
aoo se ho esagerato susatemi sul serio
 
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