Kant, Immanuel - Critica della ragione pura

Dory

Reef Member
"Esistono giudizi sintetici a priori?"
Questa è la domanda che si pone Kant, ci impiega non so quanti anni a pensare alla risposta e sforna un bel librone di 600 e passa pagine... ma la risposta è sbagliata. Povero Kant :( !!! :mrgreen::mrgreen:
Kant cerca di costruire una "scienza (la metafisica) che determini le possibilità, i principi e l'ambito di tutte le conoscenze a priori", cioè quelle conoscenze che dovremmo possedere indipendentemente dall'esperienza sensibile, ma in realtà riesce a fissare alcuni punti concettuali e metodologici che interessano la stessa fisica.
Come dicono gli anglofoni "That's the story", o come dicono Bags Banny &co. "That's all folks"..:mrgreen:

Chi conosce l'importanza di Kant nella storia della filosofia non ha bisogno di sentire da me spiegazioni sul perché ce l'abbia. Il discorso è molto lungo e complesso e io non sono neppure in grado di farlo, figuriamoci se riesco a sintetizzarlo in poche parole.

Per cui mi limito a fare due considerazioni: dal punto di vista della scrittura, ho trovato una funzionale suddivisione dei vari concetti e riflessioni nei vari capitoli e sottoparagrafi, cosa che conferisce formalmente un ordine logico e consequenziale che sicuramente aiuta la comprensione. Però i vari ragionamenti, dopo una parte iniziale che ho trovato semplice e lineare da seguire, ad un certo punto si ingarbugliano e si perdono; non ci capivo più nulla, non ne seguivo più il filo, e mi chiedevo se Kant avesse drinkato mentre scriveva :mrgreen:.
La seconda considerazione è che il libro va idealmente letto alla fine del 1700. Alla luce di quanto si conosce ora dell'evoluzione della mente umana, quelle idee "innate", quella forma "a priori" della mente umana, in realtà, non prescinde dall'esperienza, ma è frutto appunto di un'evoluzione della stessa che è dovuta proprio all'esperienza.

Naturalmente il mio giudizio è parziale, sulla questione se esistano o meno i giudizi a priori, poi nel libro si parla estesamente delle caratteristiche della ragione umana, delle sue potenzialità e del suo corretto uso, ma non entro nel merito.
Nel complesso sono contenta di aver letto questo libro anche se non mi ha entusiasmato, preferisco di gran lunga i presocratici. :mrgreen:
 
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sergio Rufo

New member
Ah! Kant, basta il nome. Ed e' tutto dire su una disgrazia filosofica senza fine.
 

Dallolio

New member
Simpaticissima presentazione :D
In realtà io quando ho letto quel libro mi sono fatto aiutare... ho letto l'agile, divulgativo e sintetico "Introduzione alla critica della ragion pura" di Ralph Ludwing, un libretto di una serie moderna e divertente, che utilizzai come introduzione prima di iscrivermi a filosofia. Purtroppo per quello che ne so di quella collana ha solo 4 titoli, ma ne vale davvero la pena (non so se si trovano più).
 
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