Colette, Gabrielle - Il grano in erba

amneris

New member
Qualcuno ha letto questo libro? Io l'ho trovato dopo diverse ricerche perchè me ne avevano parlato molto bene. E devo dire che non avevano torto! In breve, la trama: il romanzo racconta l'esperienza del primo amore tra due giovani amici "di vacanze estive" praticamente da sempre. Più che le vicende (che di per sè, come numero, non sono molto numerose), protagonisti del romanzo sono i sentimenti e le sensazioni dei due ragazzi, in particolare di lui, che potrei considerare il personaggio principale. La storia, dunque, a mio parere è secondaria, bisogna fare attenzione alle sfumature, agli atteggiamenti, alla psicologia. Non manca una buona dose di sensualità, assolutamente non volgare.
Qualche altro lettore che mi da la sua opinione?
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
La controversa e ribelle Colette, amatissima in terra madre, pubblicò questo suo romanzo a puntate sul quotidiano Le Matin.. Fece scalpore questa storia di due ragazzi che passano dall'infanzia all'adolescenza, scoprendo l'amore e il reciproco bisogno l'uno dell'altra.
Poche pagine per questo volume (148) ma devo dire assolutamente deliziose, una prosa meravigliosa, leggera che delizia con descrizioni di cose, persone, sentimenti, mai banali, di un'eleganza sopraffina, un'assoluta gioia per gli occhi e per lo spirito.. Mai troppo smielato e sentimentale, ma leggiardo e azzurro come gli occhi di Vinca, che rimarrà sempre nel mio cuore. Lo si divora, estasiati dal divenire delle cose; negli ultimi 15 anni è una delle due cose più belle che io abbia letto; però, c'è un però.. Le ultime 6 pagine m'han fatto arrrabbiare (ho imprecato leggendole), Colette cede e concede troppo (in maniera superflua) alla vicenda, a mio parere appesantisce e "violenta" un finale che altrimenti avrebbe potuto esser perfetto.. Da leggere, assolutamente :D
 

bouvard

Well-known member
Questo libro è un piccolo (per le sue dimensioni) scrigno che contiene tutta l'emozione, i rossori, le paure e l'inadeguatezza del primo innamoramento. Vedere il proprio corpo mutare nel giro di poche stagioni, sentire affiorare dentro di sé delle sensazioni, dei pudori mai provati prima è già difficile da capire per chiunque viva ancora in bilico tra la fanciullezza e l'età adulta, ma diventa ancora più difficile da capire se la persona che suscita questi nuovi sentimenti non è un/a sconosciuto/a, ma una persona con cui si è giocato, pescato, fatto il bagno e litigato per tutta la propria vita. All'improvviso tutti quei gesti fino ad allora così familiari, così scontati diventano fonte di turbamento, di pudore e di rabbia.
Il libro è questo, la storia di un delicato sentimento al suo sbocciare. Un sentimento ancora acerbo, inesperto eppure forte nella sua costanza, come le piante di ginestre che si trovano sulla spiaggia, ogni nuova onda più forte delle altre toglie loro un pò di sabbia, mettendo a nudo le loro radici rischiando di estirparle, ma loro caparbiamente resistono, aspettando la bonaccia.
Le descrizioni del paesaggio sono talmente precise che leggendo si sente il calore del sole sulla pelle, la salsenide tra i capelli, l'odore salmastro del mare, le grida acute dei gabbiani e si avrebbe voglia di avere di nuovo quindici anni per pescare gamberetti tra gli scogli e aprirsi alle sorprese della vita ...
Grazie a chi mi ha consigliato di leggere questo libro:)
 

velmez

Active member
appoggio completamente le vostre recensioni: è un libro delicato sui cambiamenti dell'adolescenza, per nulla scontato e si legge in un paio d'ore... Ho trovato soprattutto il finale di una bellezza e poesia indescrivibili!
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
E' il primo romanzo che leggo di Colette, e decisamente non rientra nelle mie corde (non solo il libro, ma l'autrice stessa). Fin dalle primissime pagine ho fatto molta fatica a entrare nella storia: non riuscivo a sentire empatia coi personaggi ma soprattutto con la scrittrice (cosa che generalmente cerco di fare sempre, e spesso ci riesco), lo stile stesso me lo impediva: l'ho sentito troppo distante, troppo artificioso e costruito (mi sono persino chiesta se non fosse colpa della traduzione). Potrei soffermarmi a lungo su ciò che non mi ha preso e che in alcuni casi mi ha persino leggermente infastidito (l'indugiare sull'età e sull'acerba fisicità dei due ragazzi, il sottolineare ripetutamente l'idillio della loro unione), ma il punto è che non è riuscito ad arrivarmi dentro.
(LIEVISSIMI SPOILER) Il gusto per la lettura ha subito una decisa impennata in concomitanza con l'arrivo della Dama Bianca e tutto ciò che questo incontro scatena: mi sono piaciuti molto i dubbi di Phil, le sua crisi, il suo combattere contro un infantile bisogno di mantenere le proprie certezze e un inevitabile richiamo verso le scoperte e le paure della vita adulta... ma il finale mi ha lasciato come l'inizio: fredda.
Non pretendo mai di dare giudizi obiettivi su un autore... semplicemente credo che Colette non faccia per me. :)
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
Questo libro non fa che confermare la poca simpatia che ho sempre avuto per i romanzi di Colette sin dall'adolescenza, scrive come una Proust dei poveri con contenuti di una Liala per adulti.
Forma artificiosa e poco adatta ad una storia che ha per protagonisti due adolescenti che scoprono la loro sessualità ma a parte gli sbadigli ad ogni pagina, la cosa che ho trovato fastidiosa è l'aver attribuito forma adulta ai pensieri dei due ragazzi.
 
Ogni tanto pesco un libro a caso dalla libreria di famiglia.

Nel week end mi sono sbolognato: Il grano in erba- Colette.
Prima domanda: Colette, chi era costei ?
Forse l' avevo sentita nominare e per quello ho pescato quel libro, ma non ne sapevo nulla.
In sintesi bazzica il primo novecento.

Torniamo al "Grano in erba".
La prima trombata di due adolescenti.
A cui dovrebbe seguire un bel : ecchissenefrega !

Pero' alcuni pregi il libro li ha:
e' breve: poco piu' di 100 pagine
Siamo nel 1923 e i due adolescenti sono francesi ; per una cosa simile da noi si sarebbe dovuto aspettare il secondo dopoguerra.
E poi non so se per la traduzione del '64 o cosa, ci sono almeno una ventina di vocaboli di cui non conoscevo minimamente l'esistenza: ad es zostere.

E basta

Nel complesso Serie B - voto 5,5
Colette non mi becca piu'.


Con lo stesso sistema ho pescato pure: Il pozzo della solitudine di Radcliffe Hall. Piu' o meno lo stesso periodo. Ma credo sia molto meglio.
 

Grantenca

Well-known member
Questo libro non fa che confermare la poca simpatia che ho sempre avuto per i romanzi di Colette sin dall'adolescenza, scrive come una Proust dei poveri con contenuti di una Liala per adulti.

Giudizio geniale, a mio avviso, anche se forse un po' generoso. Parole, parole, parole, in sequenza anche elegante ed elaborata....ma dietro? IL NULLA (o più probabilmente non ho colto nulla.)
 
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