XXVII GdL: Agnes Browne mamma - Brendan O'Carroll

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Brethil

Owl Member
Buonasera a tutti i partecipanti :)

Visto che già un paio di voi ha terminato la lettura proposta per questo GdL, apriamo lo spazio in cui poter discutere ed esprimere i propri pareri sul libro in questione.
Vi leggerò di sicuro, questo libro mi incuriosisce!

A voi la parola :wink:
 

risus

New member
Primo a finire, primo a commentare...
:mrgreen:

Finito di leggere da 2-3 giorni, non so ancora quanto mi sia piaciuto... alla fine si beccherà il 6 politico, tre stellette e tutti contenti!!!! :mrgreen::mrgreen:
Il personaggio di Agnes Browne è troppo forte, si entra subito in sintonia con lei: schietta, simpatica, energica, anche carina (pare)... insomma, una compagna che tutti vorremmo!!!
E anche tutte le altre figure che orbitano attorno ad Agnes non sono da meno!!! Marion in primis, la buontempona per eccellenza;
e tutti e sette i bimbi di Agnes, nessuno escluso, tutti adorabili... e ancora una serie di personaggi minori che popolano il racconto
e lo tengono acceso e scoppiettante fino alla fine: baristi e suore, impiegati e giudici, sindacalisti ed uscieri... ce n'è per tutti i gusti!!! :mrgreen::mrgreen:
La forza di questa storia sta nella lunga serie di episodi tragicomici presentati, alcuni proprio esilaranti altri un po' più commoventi, che O'Carroll descrive con un espediente infallibile, la semplicità...
Leggendolo, vi ritroverete a ridere nella sala d'attesa del Ministero della Previdenza Sociale o tra i banchi del mercato del Jarro,
sulla soglia della chiesa di St. Jarlath o tra i banchi di una scuola elementare con suor Magdalen... :mrgreen::mrgreen:

E qui, però, si fermano gli aspetti positivi e ne emorgono alcuni che mi sono piaciuti meno...
L'autore gioca spesso le stesse carte, stesso tipo di battute che alla lunga possono annoiare. A volte poi le storie raccontate mi son sembrate un tantino forzate e non ben amalgamate tra loro. Ho avuto l'impressione che O'Carroll volesse, in ognuno dei capitoli del libro, per forza arrivare ad un epilogo comico, ridicolo, esilarante, grottesco, anche quando descriveva vicende tutt'altro che allegre... il risultato non è stato sempre brillante e alla fine, guardando il tutto, mi è sembrata una nota stonata...
:boh::boh::boh:
Non ho gradito nemmeno il troppo miele con cui è cosparsa la parte finale... sarebbe stato meglio evitare...
Mi è piaciuta molto invece la forte caratterizzazione dei sette piccoli Brownw, dal volenteroso Mark all'ambiguo Rory, dalla graziosa Cathy al viziato Frankie... e proprio per loro continuerò con gli altri romanzi sulla famiglia di Agnes Browne...
:wink:
 

Zefiro

da sudovest
la donna che sognava vivendo

Le atmosfere del Jarro, la zona proletaria della Dublino anni ’60 sono rese molto plasticamante. Ironico, salace, divertente ed a tratti dissacrante fino ad esser disarmante. Alcuni passaggi sono davvero divertentissimi e francamente esilaranti.

Tutto vola (o “sembra” volare) su un piano molto basso, molto prosaico, molto quotidiano e pieno pieno di figli, uomini che ci sono ma non ci sono (e forse e meglio che non ci siano) e di donne. Un romanzo tutto al femminile: sono le donne che tirano la carretta con fatica si ma profondamente in armonia col vivere. E che godono di gioie piccole, che da fare ce n’è molto: la birra tra amiche, due pettegolezzi. La sostanza è tutta in filigrana ed esplicitamente affiora solo in rari e rapidi passaggi. Ognuno i suoi desideri e i suoi sogni. Basta poco forse per essere contenti. Ma bisogna “averli” i sogni… questo forse il cuore del romanzo: tutti suoi, Agnes Browne di sogni ne ha.. che le consentono non solo di sopravvivere ma di vivere.

Una bella favola con tanto di lieto fine. E quel tantino di troppo, in generale e specie nel finale, di miele che disturba un po’. Ne esce tradita infatti, forse, la ruvidezza della “realtà reale”, che può essere, e molto spesso è, ben più drammatica e assassina e sotto i cui colpi anche un cuore purissimo come quello di Agnes Browne potrebbe venir meno.

Lettura gradevole e divertente. 2,5/5

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Da: “Agnes Browne, mamma” di B. O’Carroll

“Sai che qualche volta la vita ti sembra che la vita ti scivoli addosso?... e tu non fai niente. Oh, si, sei sempre occupata, ma non fai niente. Ti sei mai sentita così?”

“Ma il punto è che lui non l’aveva più invitata a uscire. L’aveva ‘portata’ fuori, ma le donne sanno che c’è un’enorme differenza tra l’essere ‘invitata a uscire’ e l’essere ‘portata fuori’ “
 
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darida

Well-known member
Lettura gradevole e divertente, alcuni passaggi piu' di altri con qualche forzatura, l'ironia nel racconto viene a mancare purtroppo sul finale, troppo miele anche per un sogno

Parlando di immedesimazione, io che sono tanto mamma, be' non tanto quanto Agnes :mrgreen: ma mi difendo, ho trovato il tratteggio dei sette little Browne, tenero, protettivo e simpaticamente indulgente, e se c'e' in giro qualche chioccia sa' che voglio dire :wink:

la scena di Cathy che s'intrufola di soppiatto nella vasca con Agnes ha risvegliato un ricordo tanto vivido da farmi ridere di gusto.
E ridere mi piace :D
 

isola74

Lonely member
Ieri alla Feltrinelli non l'ho trovato...c'erano solo i marmocchi...devo rinunciare al Gdl per questa volta :W:W
 

Brethil

Owl Member
Primi giudizi dei partecipanti:

Risus: molto bello sia il personaggio principale che quelli secondari; qualche forzatura e ripetizione ma continuerà con i restanti libri della saga.
Zefiro: bella la ricostruzione delle ambientazioni; ironico e divertente anche se a volte troppo melenso. Voto: 2.5/5
Darida: divertente ma con qualche forzatura; melenso soprattutto nel finale.
 

franceska

CON LA "C"
Terminato. Voto 6/10 giusto per dare la sufficienza a una scrittura che scorre abbastanza gradevolmente. O come dice Risus il 6 politico e tutti contenti.:wink: Il mio giudizio è: “tiepido”, il primo aggettivo che mi viene in mente. Non l’ho mai trovato profondo. Anche i momenti più tristi, come la morte di Marion, passano in maniera superficiale e questo si avverte già dalle prime pagine con la morte del marito. Un marito che con tutti i suoi difetti gli ha pur sempre dato tanti figli. Il libro racconta di una mamma, ma, essendo io una chioccia, ho trovato i figli un po’ abbandonati a se stessi. Della Dublino anni ‘60 c’è ben poco, nulla che la caratterizzi. Il finale è sufficientemente assurdo, avrei preferito di più la scoperta di un “organismo” da parte di Agnes :mrgreen:. Non credo che leggerò il seguito di questa saga familiare che, ad essere sincera, non mi è piaciuta molto. Ma nella vita “mai dire mai”.
 

Brethil

Owl Member
Per ora questo libro non sta riscuotendo molto successo di pubblico :mrgreen:

Risus: molto bello sia il personaggio principale che quelli secondari; qualche forzatura e ripetizione ma continuerà con i restanti libri della saga.
Zefiro: bella la ricostruzione delle ambientazioni; ironico e divertente anche se a volte troppo melenso. Voto: 2.5/5
Darida: divertente ma con qualche forzatura; melenso soprattutto nel finale.
Franceska: tiepido e mai profondo, avrebbe preferito un diverso finale. Voto: 6/10
 

Spilla

Well-known member
Pensavo che sarei stata l'unica cattiva... poi ho letto le vostre recensioni:mrgreen: Allora sarò schietta.
L'ho trovato un libriccino all'acqua di rose, che promette emozioni senza poi darle. Cerca il consenso del lettore con la battutina rozza e siparietti triti basati sul doppio senso. I personaggi sono solo abbozzati, la maggior parte dei brownini non ottiene più di una breve presentazione iniziale, poi viene relegato a far da figura-sfondo. La stessa Agnes è un personaggio discontinuo, che presenta incongruenze; "mamma" solo qua e là, è per lo più amica, donna che lavora, donna che sogna. Un po' troppa ingenuità per una persona sempre vissuta in un contesto difficile. Salvo Marion, con i suoi nei pelosi, i due "organismi" e il rapporto schietto con Dio e con i clienti del suobanco di frutta. Non penso che leggerò il resto della saga :mrgreen:
Voto: 2/5
 

Brethil

Owl Member
Ecco un altro commento...pungente! :mrgreen:

Risus: molto bello sia il personaggio principale che quelli secondari; qualche forzatura e ripetizione ma continuerà con i restanti libri della saga.
Zefiro: bella la ricostruzione delle ambientazioni; ironico e divertente anche se a volte troppo melenso. Voto: 2.5/5
Darida: divertente ma con qualche forzatura; melenso soprattutto nel finale.
Franceska: tiepido e mai profondo, avrebbe preferito un diverso finale. Voto: 6/10
Spilla: non mantiene ciò che promette, personaggi abbozzati e trova la protagonista troppo ingenua. Voto: 2/5
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Sicuramente non è un libro che lascia il segno, però è una lettura simpatica e divertente, adatta per un intermezzo leggero.
Mi sono affezionata subito ad Agnes, i cui eccessi di ingenuità, poco credibili considerando che si tratta di una persona adulta e "vissuta", suscitano comunque un miscuglio di tenerezza e ilarità. Ho trovato certe scene veramente spassose, come quella del tribunale o quelle in cui Marion (concordo con Spilla sul fatto che è lei il personaggio più riuscito) fa il suo ingresso in chiesa salutando Dio. In certi momenti, più che di leggere un libro, mi è sembrato di vedere una sit-com. Un'altra cosa che mi ha fatto veramente ridere è Trevor, il piccolo della famiglia, però per un motivo mio personale: ho conosciuto realmente (giuro) un bambino di due anni che salutava festosamente tutti con un "Fan..." a cui spesso aggiungeva qualche aggettivo altrettanto gentile :D
Tutto resta piuttosto vago e un po' in superficie, tuttavia, nonostante l'umorismo di cui il libro è carico, si percepisce tra le righe un filo di tristezza. Nel Jarro non ci si può permettere di lasciarsi andare, neppure di abbandonarsi al dolore legato alla perdita di una persona cara. Tutte le energie vanno impiegate nella lotta per la sopravvivenza e nel cercare di sdrammatizzare. Non restano che i sogni.
 
Ultima modifica:

Brethil

Owl Member
Quanto entusiasmo... :mrgreen:

Risus: molto bello sia il personaggio principale che quelli secondari; qualche forzatura e ripetizione ma continuerà con i restanti libri della saga.
Zefiro: bella la ricostruzione delle ambientazioni; ironico e divertente anche se a volte troppo melenso. Voto: 2.5/5
Darida: divertente ma con qualche forzatura; melenso soprattutto nel finale.
Franceska: tiepido e mai profondo, avrebbe preferito un diverso finale. Voto: 6/10
Spilla: non mantiene ciò che promette, personaggi abbozzati e trova la protagonista troppo ingenua. Voto: 2/5
Alessandra: lettura leggera ma con episodi spassosi; protagonista troppo ingenua ma a cui si è affezionata.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io ci rinuncio, non l'ho trovato neanche in biblioteca :boh: si vede che di mamme per me ci deve essere proprio una sola :mrgreen:
 

Brethil

Owl Member
Il commento di Baldassarre lo riporto per intero :mrgreen:

Risus: molto bello sia il personaggio principale che quelli secondari; qualche forzatura e ripetizione ma continuerà con i restanti libri della saga.
Zefiro: bella la ricostruzione delle ambientazioni; ironico e divertente anche se a volte troppo melenso. Voto: 2.5/5
Darida: divertente ma con qualche forzatura; melenso soprattutto nel finale.
Franceska: tiepido e mai profondo, avrebbe preferito un diverso finale. Voto: 6/10
Spilla: non mantiene ciò che promette, personaggi abbozzati e trova la protagonista troppo ingenua. Voto: 2/5
Alessandra: lettura leggera ma con episodi spassosi; protagonista troppo ingenua ma a cui si è affezionata.
Baldassarre Embriaco: carino, nulla di più
 
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