Mankell, Henning: La leonessa bianca

elesupertramp

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"Venerdì 24 aprile 1992, Louise Åkerblom, titolare di un'agenzia immobiliare di Ystad, nel sud della Svezia, scompare senza lasciare traccia. Quello stesso giorno, dall'altra parte del globo, in Sudafrica, un gruppo di boeri fanatici decisi a fermare il processo di democratizzazione in atto progetta un attentato contro uno degli uomini politici più in vista del paese. È il commissario Wallander a guidare le ricerche della donna, un caso complicato: Louise Åkerblom, attivo membro della chiesa metodista, è sposata felicemente con due bambine, è benvoluta e contenta del suo lavoro, non ci sono indizi che possano giustificare la sua scomparsa. "

Voglio inserire anche una breve nota biografica, molto utile per capire di chi si tratta:
Henning Mankell (Stoccolma, 3 febbraio 1948) è uno scrittore svedese, noto principalmente per i suoi romanzi polizieschi che hanno come protagonista il personaggio di Kurt Wallander, commissario della polizia di Ystad. Con il primo libro del commissario Wallander (Assassino senza volto) ha vinto il premio Glasnyckeln dedicato ai migliori romanzi gialli dei paesi scandinavi.
Lo scrittore vive fra la Svezia ed il Mozambico.Nel 1985 ha fondato il teatro Avenida, a Maputo, dove trascorre buona parte del suo tempo e dove trova l'ispirazione per il proprio lavoro. Recentemente ha costituito una propria casa editrice (Leopard Förlag) col fine di aiutare i giovani talenti africani e svedesi. e dal 1998 è sposato con la regista teatrale e televisiva Eva Bergman, figlia di Ingmar Bergman.


E' i primo libro che leggo di questo autore e mi ha veramente folgorata: oltre all'aspetto meramente giallo, rappresentato dalle indagini molto avvincenti, ciò che mi è immensamente piaciuto è l'attenta e dettagliata analisi politica del Sudafrica, dall'epoca della colonizzazione nordeuropea ( i boeri olandesi) e inglese, passando per l'ignominoso apartheid, dichiarato nel 1961 dall'Onu "crimine contro l' umanità", fino alle prime elezioni democratiche del 1994 con suffraggio esteso a tutte le razze, in cui venne elettopresidente Nelson Mandela.
Insomma, un romanzo in cui la tensione narrativa non manca mai e si intreccia in modo egregio con la storia di un popolo per troppo tempo disumanamente asservito sotto il giogo dell'uomo bianco.
voto: 4/5
 

praschese89

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Bravo Mankell

Completamente daccordo con Ele,questo è davvero un bel giallo e non solo.Dal ritrovamento del primo cadavere parte un'indagine che andrà in crescendo per tensione e ritmo e il commissario Wallander sarà messo a dura prova.Il tutto si intreccia col Sudafrica ed i suoi complessi problemi storico-sociali trattati da Mankell in modo mai noioso.
Penso che Mankell sia davvero una garanzia sia per la scrittura che per le trame dei suoi libri che sono avvincenti e mai banali;e poi,ovvio,il commissario Wallander è un personaggio riuscitissimo!
Voto 4 su 5 :wink:
 
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