Tatuaggi

Sir

New member
Vi piacciono? Li detestate? Ne siete ricoperti da capo a piedi? Vi lasciano indifferenti? Dite la vostra...

A me piacciono molto, ne ho due per il momento.
Non arriverei a definirli un'arte, come fanno alcuni, tuttavia hanno una grande tradizione ed importanza culturale. Certo, se decidiamo di farne uno, è importante rendersi conto che trasportandoli nel nostro contesto perdono il loro significato originario; insomma, nessuno riceve il tatuaggio in segno di accettazione dal capo-tribù per aver superato la prova della maturità.:mrgreen:
Però possono avere dei significati nuovi ed interessanti, oltre ad un discorso puramente estetico che ha un suo perché.
 

Evy

Member SuperNova
fin da piccolina ero attratta da tatuaggi e piercings...
I mie tatuaggi son tre,ma presto ne aggiungo un altro...
Il primo è stato un piccolo trifoglio sul polso destro, in onore delle origini Irlandesi dei Fratelli Gallagher- ex Oasis, band che amo da più di 15anni anche se ormai son scoppiati...
La E di Eva in Cinese,o almeno spero sia la E...piccola anche questa, sulla caviglia sinistra
Poi per coprire il simbolo del fuoco, fatto male e sbiadito dopo manco un mese,ho fatto tipo rebus: una stella colorata rosso-il mio colore preferito,e blu e davanti la scritta Rock'n'Roll...da leggere Rock'n'Roll Star,una canzone degli Oasis-lo so da me che son un pò troppo fissata con gli Oasis :mrgreen:
Il prossimo saranno due piccole ali con le iniziali dei nonni materni- l'ultima a lasciarci pochi giorni fa è stata proprio lei- ero legatissima a loro e in questo modo per me è come rendergli omaggio
Sui ragazzi, se hanno un tatuaggio, per me acquistano punti, se non ne hanno è lo stesso... :wink:
 

Brethil

Owl Member
Non ho un'opinione generica sui tatuaggi, valuto se mi piacciono o meno a seconda del singolo caso. Posso dire però che trovo inguardabili quelli colorati :mrgreen:
Per ora non ne ho, ho intenzione di farmene fare uno disegnato da me anche se ancora non è arrivato il momento :)
 

stellonzola

foolish member
ciao, io mi sono fatta un tatuaggio quando ho compiuto 18 anni. A quei tempi cominciava la moda di farli, ma nella mia zona ancora ce li avevano solo camionisti e metallari duri! Quindi mi sentivo molto "adulta" ad avere preso questa decisione così innovativa.Comunque l'ho fatto dove si nota poco: piccolo e su una caviglia, perchè non volevo sfoggiarlo solo per farmi vedere... Poi nel giro di qualche anno l'hanno fatto tutti... Per me ha un grande significato sia perchè l'ho disegnato io e mi rappresenta davvero, sia per un senso di emancipazione e crescita... (ovviamente i miei non volevano, ma a 18 anni...).
 

mame

The Fool on the Hill
Pare che, dopo gli attacchi alle Torri Gemelle, negli Stati Uniti ci sia stato un boom di tatuaggi: è stato il modo in cui la gente ha reagito alla distruzione totale. E' come se avessero pensato: magari trovano anche solo un brandello di me, lo riconoscono dal tatuaggio e i miei parenti avranno qualcosa da seppellire. Sul momento la cosa mi ha fatto riflettere. Anche in questi giorni hanno riconosciuto la donna trovata nel lago di Como dai tatuaggi. Ma poi ho ricordato la foto che pubblicarono i giornali di un cadavere estratto dalla Moby Prince: un essere umano trasformato in un ammasso di carne e ossa bruciate. La pelle non esisteva più, e ho pensato: a che pro? Inoltre, quando ho letto il libro di un giornalista irlandese che per fare l'infiltrato si era dovuto fare un tatuaggio e raccontava di essere svenuto per il dolore, ho pensato di nuovo: a che pro?
 

Zefiro

da sudovest
Risposta instintiva: in generale, fatte salve eccezioni in cui è sempre determinante chi e come li "porta" mi risultano indigesti.
Insomma se mi piace la persona, poi finisce che mi piace anche il tatuaggio :wink:
 

alexyr

New member
Mi spaventa l'eternità del tatuaggio. Nasce come oggetto perpetuo ed indelebile (si ha un bel dire che può essere tolto,ma mica è come struccarsi).
Un giorno la mia pelle cederà, e le rose/i putti/il tribale/il nome del mio primo marito si accartocceranno e si abbruttiranno.
non me la sento.
inoltre, ho sempre pensato che fossero difficili da abbinare.
ammiro chi se li fa,ma non sono oggetti per me.
 

Sir

New member
Inoltre, quando ho letto il libro di un giornalista irlandese che per fare l'infiltrato si era dovuto fare un tatuaggio e raccontava di essere svenuto per il dolore, ho pensato di nuovo: a che pro?

Addirittura? Verrebbe da chiedermi in che parte del corpo se lo è fatto, e che strumenti usava il tatuatore...:??
La soglia del dolore è diversa per ciascuno, ma normalmente , se non si è suggestionabili, si sente poco o nulla...

Comunque, tornando in argomento, credo che i "pro" possano essere diversi. Alcuni non li convidivido ma tutto sommato li capisco: un segno di appartenenza a un gruppo, una sfida - vedasi il "dolore", un "rito di passaggio". Tutti punti che hanno a che fare col significato originario del tatuaggio, anche se, come dicevo prima, culturalmente siamo un bel po' distanti da ciò.
Poi c'è il puro e innocente fatto estetico, la "artisticità" del disegno e magari un legame affettivo con esso, l'idea di portare un pensiero o un ricordo in un luogo diverso dalla sede della memoria - in questi mi rivedo maggiormente.

Non ho un'opinione generica sui tatuaggi, valuto se mi piacciono o meno a seconda del singolo caso. Posso dire però che trovo inguardabili quelli colorati :mrgreen:
Per ora non ne ho, ho intenzione di farmene fare uno disegnato da me anche se ancora non è arrivato il momento :)

Ecco, il fatto di farsi da soli il disegno, o comunque di avere un legame con esso come dicevo prima, secondo me è importante. Io sono totalmente impedito nel disegnare, altrimenti ci avrei lavorato in prima persona. Il primo lo ha disegnato una mia amica, il secondo la mia ragazza, ciò contribuisce a dargli un significato particolare.
Sui colori hai ragione, tendono a essere un po' troppo vistosi e volgari secondo me. L'unica eccezione sono quelli in stile giapponese, solo che sono altamente complicati e artistici e di norma si fanno su superfici molto grandi. :mrgreen:
 

mame

The Fool on the Hill
Addirittura? Verrebbe da chiedermi in che parte del corpo se lo è fatto, e che strumenti usava il tatuatore...:??
La soglia del dolore è diversa per ciascuno, ma normalmente , se non si è suggestionabili, si sente poco o nulla...

Donal McIntyre - Under Cover

Vaglielo a chiedere personalmente. :wink:
 

Mary70

New member
Io ho fatto il primo l'anno scorso ( prima non potevo, per molto tempo sono stata disoccupata, quindi i soldini che riuscivo a racimolare mi servivano per cose più importanti, ma alla fine non l'ho neanche pagato, è stato un regalo di mia sorella e mio cognato:mrgreen: ;)), un fiore di loto stilizzato sulla spalla sinistra, piccolo, è simbolo di cambiamento, volevo che fosse beneaugurante. In quanto al dolore io non ho sentito niente, solo il rumore fastidioso della macchinetta. Ma devo dire che la spalla non è un punto doloroso, siccome non sopporto il dolore ho scelto un punto che sapevo non mi avrebbe fatto male. Invece so che al centro della schiena, sulla spina dorsale è doloroso, così come nei piedi. Ho deciso di farne un'altro, all'inizio pensavo che il fiore sarebbe stato l'unico tatuaggio, avevo trovato seccante tutto il periodo in cui lo dovevo curare, ma comunque ho cambiato idea. Il prossimo sarà una farfalla, sempre in un punto non doloroso, penso il polpaccio. :mrgreen: I tatoo mi piaciono piccoli, senza colore. E possibilmente pochi. Massimo 3, visto che si portano in numero dispari.:wink:
 

lettore marcovaldo

Well-known member
Gli Inuit usavano degli aghi d'osso per far passare attraverso la pelle un filo coperto di fuliggine (la china,
che artigianalmente e impropriamente si adopera per lo scopo è in fin dei conti una sospensione acquosa di
fuliggine).
Nelle zone oceaniche il tatuaggio veniva eseguito tramite i denti di un pettine di osso che fermato all'estremità
di una bacchetta, e battuto tramite un'altra bacchetta, foravano la pelle introducendo il colore, ottenuto
quest'ultimo dalla lavorazione della noce di cocco.
Sono due le tecniche con cui si praticavano i tatuaggi pressi i maori: il "puhoro", che consisteva nel pungere la
pelle con uno strumento acuminato e nell’inserire nelle punture un pigmento che lasciava la traccia del disegno
sotto pelle; ed il "moko whakairo", che veniva fatto con scalpelli ed altri strumenti taglienti che "scolpivano"
la pelle: le ferite venivano successivamente riempite di colore e il disegno, una volta guarita la pelle, era
reso ancora più evidente da rilievo delle cicatrici.


:OO
 

stellonzola

foolish member
Gli Inuit usavano degli aghi d'osso per far passare attraverso la pelle un filo coperto di fuliggine (la china,
che artigianalmente e impropriamente si adopera per lo scopo è in fin dei conti una sospensione acquosa di
fuliggine).
Nelle zone oceaniche il tatuaggio veniva eseguito tramite i denti di un pettine di osso che fermato all'estremità
di una bacchetta, e battuto tramite un'altra bacchetta, foravano la pelle introducendo il colore, ottenuto
quest'ultimo dalla lavorazione della noce di cocco.
Sono due le tecniche con cui si praticavano i tatuaggi pressi i maori: il "puhoro", che consisteva nel pungere la
pelle con uno strumento acuminato e nell’inserire nelle punture un pigmento che lasciava la traccia del disegno
sotto pelle; ed il "moko whakairo", che veniva fatto con scalpelli ed altri strumenti taglienti che "scolpivano"
la pelle: le ferite venivano successivamente riempite di colore e il disegno, una volta guarita la pelle, era
reso ancora più evidente da rilievo delle cicatrici.


:OO
quando ero alle superior,( in attesa di compiere i 18 anni che mi avrebbero permesso di fare il tatuaggio senza il consenso dei miei) ho cercato di farmene uno da sola... bucando la pelle con la punta del compasso e poi inserendo nel foro la punta della penna a china per dargli il colore!!! Questo sì che è doloroso!! Sono riuscita a fare solo un puntino sul braccio, perchè faceva male e bisognava ribucare più volte perchè si vedesse qualcosa. A chi mi chiede cos'è dico sempre che è il mondo visto da molto lontano!
 

Sir

New member
Tipo membro della Yakuza? :mrgreen::mrgreen:

Esatto, qualcosa del genere: :mrgreen:

post-594-1199025275_thumb.jpg


Ce ne sono anche che prendono tutto il braccio e la spalla, leggermente più fattibili.:?

Mary70 ha scritto:
In quanto al dolore io non ho sentito niente, solo il rumore fastidioso della macchinetta. Ma devo dire che la spalla non è un punto doloroso, siccome non sopporto il dolore ho scelto un punto che sapevo non mi avrebbe fatto male. Invece so che al centro della schiena, sulla spina dorsale è doloroso, così come nei piedi.

Il fatto del dolore alla fine è abbastanza soggettivo... Sulla spalla non ho sentito nulla nemmeno io, sulla schiena mi aspettavo ancora meno e invece è stato leggermente superiore. La mia ragazza ne ha uno sull'interno del polso, pensavo sarebbe stata una cosa atroce, invece non ha avuto nessun problema. :?

A questo punto descrivo un po' anche i miei... Sulla spalla destra ho una rosa avvinghiata ad una falce, un molto leopardiano "Amore & Morte" insomma, frutto dei tipici 18 anni sofferti, idealisti e romantici...:)
Poi sulla schiena, un po' più grande, sul lato sinistro, ho un'immagine particolare, un po' astratta, con più simboli: l'aquila, due serpenti che si mordono la coda, il "terzo occhio", la felce, simbolo neozelandese per il rinnovamento. L'ho fatto quando ho cambiato città dopo la scuola, ha avuto un po' il significato di un rito di passaggio.
Tra un periodo di tempo indefinito, quando avrò denaro che mi uscirà perfino dalle tasche (magari:mrgreen:), mi piacerebbe fare un tatuaggio in stile maori sulla spalla sinistra. Non ho fretta, anche perchè vorrei farlo rispettando la tradizione: certo, trovi il tatuatore dei fighetti che te lo scopiazza dal personaggio famoso di turno e ti fa esborsare anche cifre folli, ma i veri tatuatori neozelandesi, o quelli che a loro si ispirano, mantengono l'uso di non accettare disegni già pronti e creare il motivo in base a quello che la loro fantasia gli suggerisce, conoscendo la persona che si presenta da loro. In pratica, c'è un tatuaggio maori diverso per ogni individuo.
 

SALLY

New member
Mi spaventa l'eternità del tatuaggio. Nasce come oggetto perpetuo ed indelebile (si ha un bel dire che può essere tolto,ma mica è come struccarsi).
Un giorno la mia pelle cederà, e le rose/i putti/il tribale/il nome del mio primo marito si accartocceranno e si abbruttiranno.
non me la sento.
inoltre, ho sempre pensato che fossero difficili da abbinare.
ammiro chi se li fa,ma non sono oggetti per me.

La penso esattamente così,mi piacciono...sugli altri,io non mi decido mai,sono lì lì...ma non partoTUNZZZ
 

alexyr

New member
Tra un periodo di tempo indefinito, quando avrò denaro che mi uscirà perfino dalle tasche (magari:mrgreen:), mi piacerebbe fare un tatuaggio in stile maori sulla spalla sinistra. Non ho fretta, anche perchè vorrei farlo rispettando la tradizione: certo, trovi il tatuatore dei fighetti che te lo scopiazza dal personaggio famoso di turno e ti fa esborsare anche cifre folli, ma i veri tatuatori neozelandesi, o quelli che a loro si ispirano, mantengono l'uso di non accettare disegni già pronti e creare il motivo in base a quello che la loro fantasia gli suggerisce, conoscendo la persona che si presenta da loro. In pratica, c'è un tatuaggio maori diverso per ogni individuo.

ero convinta che i tatuaggi maori avessero dei significati tipo clan,famiglia, ruolo della persona... si imparano sempre robe nuove:D
 

Sir

New member
Originariamente infatti nelle tribù neozelandesi era così, come anche in altre culture del mondo.
Trovandosi in tempi recenti a fare tatuaggi ad europei bianchicci non appartenenti a gruppi tribali, i tatuatori hanno studiato questo stratagemma per conservare l'unicità del disegno.:)

Poi, volendo, ci sono quelli ancora più tradizionali che utilizzano tutt'oggi la tecnica dell'uhi, cioè una specie di scalpello (quello di cui parlava marcovaldo prima).
 

darida

Well-known member
A me non piacciono e naturalmente mia figlia ne ha un paio :mrgreen: uno abbastanza vistoso -almeno per i miei gusti...- un ghirigoro floreale sul braccino esile magrino e sodo al punto giusto, ora, spero per lei che con il tempo non avvizzisca, altrimenti puo' sempre andare in giro con le maniche lunghe in piena estate :wink:
 

picchio

New member
a me non piacciono molto, non nè ho neanche uno, però ognuno è libero di tatuarsi quello che vuole e dove vuole, la cosa che seconde me è fondamentale, è che essendo indelebili devono avere un significato ogni qualvolta se nè fà uno e non per moda quello non lo concepisco.
 
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