Spielberg, Steven - Munich

elisa

Motherator
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Olimpiadi di Monaco, 5 settembre 1972, un commando di palestinesi denominato Settembre nero prende in ostaggio gli atleti israeliani, due vengono subito uccisi mentre gli altri moriranno in aeroporto per mano dei terroristi. Un episodio terribile della lunghissima ed interminabile guerra tra israeliani e palestinesi combattuta anche a colpi di terrorismo che porterà il ministro Golda Meir a richiedere l'uccisione dei mandanti. Per fare ciò viene ingaggiato Kauffmann che insieme ad altri quattro uomini girerà l'Europa per uccidere i capi palestinesi ritenuti responsabili dell'atto terroristico.

Il film segue in parallelo i preparativi degli omicidi e la loro realizzazione, non risparmiandoci anche episodi raccapriccianti, ogni tanto vengono svelati particolari degli episodi di Monaco, il regista non si sbilancia anche se non riesce a rimanere neutro mostrando brutali assassini dal cuore romantico e delegando le responsabilità ai servizi segreti e a una non ben precisata rete incrociata di interessi dove tutti vogliono uccidere tutti. Inquietante anche se girato alla grande.
 

zigozago

Anime member
Così così.Si fa vedere,ma non è uno dei pezzi grossi di Spielberg.
 

alexyr

New member
troppo lungo, a un certo punto non speravo altro che finissero di ammazzarli tutti per porre fine alla tortura.
 

wiktor

Member
come quasi tutti i film di steven non me lo ricordo piu,come li vedo poi li dimentico,strana sta cosa forse perchè mi piacciono poco,ma ci sarà pure un altro motivo?boh io non lo so:?:?
 

skitty

Cat Member
“Siamo uomini tragici. Mani da macellaio, anime gentili.”

Un film inquietante, sia per la crudezza di alcune scene, ma soprattutto per questo continuo accostarsi ed alternarsi di violenza e scene rilassate, scontri a fuoco e pranzi felici, bombe che scoppiano e bambini che giocano... Si rimane un bel po' confusi emotivamente parlando.
Ad un certo punto una situazione scomoda mette a confronto il pensiero palestinese con il pensiero israeliano, e si accendono diverse riflessioni sull'argomento e sui punti di vista. Due ragazzi giovani, che hanno famiglia e credono fermamente nelle loro idee, nella loro patria, e sostengono i loro valori in un modo che, sentendoli parlare, viene quasi da dare ragione ad entrambi!
Il film si dilunga, e attendere l'uccisione degli ultimi “ricercati” diventa un po' angosciante.
I cinque uomini in missione dopo tanti omicidi reagiscono in maniera differente: alcuni iniziano a chiedersi se sia bene tanta violenza, altri hanno scordato tutte le remore che avevano all'inizio, dove risparmiare i bambini e le persone non coinvolte era prioritario... Un personaggio afferma: “L'unico sangue versato che per me abbia importanza è quello ebreo”. Si stanno abituando ad uccidere, in una spirale di omicidi che potrebbero anche non finire mai... e che lasceranno un segno profondo.
Belle le scene in cui il protagonista fissa la vetrina di un mobilificio, per fondersi con la familiarità della cucina, e sognare una vita tranquilla.

Nel complesso non è il film che fa per me: violenza per punire la violenza... mmm... anche se plausibile e facente parte della realtà, non mi piace vedere per ore queste cose (giudizio assolutamente personale secondo le mie sensazioni).
 

skitty

Cat Member
Parte finale, il punto della triste situazione...


(mi spiace ma non l'ho trovato in italiano...)
 
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