Chevalier, Tracy

Sibyl_Vane

Fairy Member
Nata il 19 October 1962 a Washington, DC, ora vive a Londra col marito e con il figlio.

Libri:
- La Vergine Azzurra (The Virgi Blue, 1997)
- La Ragazza dall'Orecchino di Perla (Girl With the Pearl Earring, 1998)
- Quando Cadono gli Angeli (Falling Angels, 2001)
- La Dama e l'Unicorno (The Lady and the Unicorn, 2003)
- Innocenza (Burning Bright, 2007)

A cosa sta lavorando:
- She Sells Sea Shells


Se qualcuno di voi conosce questa scrittrice, oppure se qualcuno ho letto qualche suo libro, mi piacerebbe che scrivesse qui le sue opinioni.
Personalmente, mi piacciono moltissimo i suoi libri; li ho letti tutti ed è con molta difficoltà che scelgo come miei preferiti "La Ragazza con l'Orecchino di Perla" e "La Dama e l'Unicorno", perchè anche gli altri mi sono piaciuti molto ("Quando Cadono gli Angeli" per esempio).
I suoi romanzi sono solitamente ambientati nel tardo Ottocento, inizio Novecento e sono circondati da un'atmosfera che personalmente mi prende e mi coinvolge molto.
Sto scrivendo la tesi di laurea su di lei e sulle sue opere :wink:
Attendo pareri, negativi o positivi che siano.
 

elisa

Motherator
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Io ho letto La ragazza dall'orecchino di perla e da te mi piacerebbe sapere che tipo di ricerca storica Tracy ha fatto e se sia attendibile. In quanto è talmente minuziosa la sua ricostruzione che sembra proprio di essere lì a preparare il colore insieme a Griet! so che di Vermeer si sa pochissimo, per questo te lo chiedo
 

Sibyl_Vane

Fairy Member
elisa ha scritto:
Io ho letto La ragazza dall'orecchino di perla e da te mi piacerebbe sapere che tipo di ricerca storica Tracy ha fatto e se sia attendibile. In quanto è talmente minuziosa la sua ricostruzione che sembra proprio di essere lì a preparare il colore insieme a Griet! so che di Vermeer si sa pochissimo, per questo te lo chiedo

Allora, io ti dico quello che so, contando che mi sono documentata su fonti decisamente attendibili :wink:

L'autrice si è basata inizialmente su diversi dipinti (non solo di Vermeer, ma anche di altri artisti olandesi dello stesso periodo). Poi ha incominciato a documentarsi, leggendo libri che parlavano di Vermeer, ma anche della pittura in generale e della storia di quel tempo. E' stata anche a Delft e ad Amsterdam, per vedere con i suoi occhi i posti che avrebbe poi descritto nel libro.

Griet non esiste. Non si sa chi sia la ragazza del dipinto, e non si sa neppure l'identità delle altre modelle nelle opere di Vermeer (che invece è esistito!).
L'autrice ha tentato di mantenere i fatti realmente successi nella vita del pittore: Vermeer è cresciuto a Delf ed è vissuto lì per tutta la vita. Era protestante ma sposò una donna cattolica, Catharina Bolnes, e probabilmente si convertì. Hanno avuto la bellezza di 11 figli :mrgreen: ed altri 4 che morirono in tenera età. Sebbene la casa dove vivevano non esista più, c'è una lista di quali fossero i possedimenti dell'artista, quindi noi sappiamo che stanze c'erano nella sua casa, quali mobili aveva e qualsiasi altra cosa possedesse.
Aveva una serva chiamata Tanneke.
Sappiamo che il suo studio personale era separato dalla moglie e della famiglia (e come biasimarlo? Sicuramente non era facile lavorare con 11 figli che ti girano attorno :lol:)

Comunque sia, c'erano molti lati sconosciuti di Veermer, che l'autrice ha dovuto interpretare a suo piacimento. Ad esempio, non si sa nulla di come fosse lui come persona. Non sono state reperite lettere scritte da lui o per lui, e gli scritti del tempo presentavano pochi riferimenti all'artista.
Quindi, per quanto riguarda il suo modo di essere, la Chevalier ha dovuto un pò inventarsi il personaggio :)

Oddio, quanto ho scritto; spero di aver detto almeno delle cose interessanti :wink:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
tutte notizie interessantissime, anzi, amo molto l'arte e Vermeer direi che è un pittore sublime. Entrare nel suo mondo, capirne più a fondo la vita, ti permette di apprezzare ancor meglio opere che hanno richiesto tempo e fatica per essere realizzate.
 

Sibyl_Vane

Fairy Member
Purtroppo io non sono molto esperta di arte, anche se concordo pienamente con quello che dici: più conosci di un autore, meglio comprendi le sue opere :wink:
 

Sibyl_Vane

Fairy Member
libraia978 ha scritto:
A me è piaciuto anche L'innocenza, sarà perchè adoro Blake...

Leggo questo messaggio un pò in ritardo, sorry... :oops:
Anche a me è piaciuto molto :) l'ho preso subito, appena uscito, perchè ero troppo curiosa. Però trovo che forse avrebbero dovuto lasciare il titolo originale: "Burning Bright" (parte di una verso della poesia "The Tyger", Songs of Experience), perchè secondo me rende di più... e poi l'hanno tradotto come "L'innocenza" quando al massimo avrebbero dovuto tradurlo "L'esperienza", non trovi? :D
 

stern

New member
Io ho letto L'INNOCENZA quest'estate e mi è piaciuto molto. Di solito i libri ambientati nel passato sono un pò pesanti da leggere, ma in questo le descrizioni sono di paesaggi persone e situazioni sono davvero scorrevoli e piacevoli da leggere. Poi qui letteratura vera (Blake) e letteratura di finzione (il romanzo stesso) si fondono.. non si può desiderare di meglio! :)
 

nici

New member
Per le appassionate dei libri della Chevalier, ho letto sul suo sito ufficiale che uscirà presto (a novembre) il prossimo libro, intitolato in inglese Remarkable Creatures. Parla della scoperta di fossili di dinosauri da parte di una donna, Mary Anning, che li vende poi ad uno scenziato, il quale se ne prenderà tutto il merito. Comunque se volete andare a vedere sul suo sito c'è spiegata un pò la trama.

http://www.tchevalier.com/news/index.html
http://www.tchevalier.com/projects.html

WoW non vedo l'ora di vederlo in libreria!
 

alexyr

New member
A me piace tracy chevalier, anche se trovo che ci sia troppo distacco tra la bellezza de la ragazza con l'orecchino di perla e gli altri , specie l'innocenza e quando cadono gli angeli.
mi piace che ci siano temi ricorrenti nelle sue opere,che suonano un po' come demoni personali: visioni della vita diverse a confronto-scontro (l'apprendista e la moglie del pittore, le due ragazzine di quando cadono gli angeli, gli operosi artigiani che arrivano dalla campagna e i creativi artisti circensi de l'innocenza);la gelosia, il ritorno al mondo a cui si appartiene...
 

nici

New member
Nella sezione “adotta un autore” ho scelto Tracy Chevalier e visto che era già stata aperta una pagina su di lei da Sybil continuo aggiungendo qualcosina:



Tracy Chevalier è nata nel 1962 a Washington, DC. Da vent’anni vive a Londra con marito e figlio, e si è laureata in scrittura creativa presso l’ università dell’ East Anglia. Prima di essere scrittrice a tempo pieno ha svolto per molti anni il lavoro di redattrice letteraria. Tutti i suoi libri sono ambientati in epoche storiche passate ed hanno come protagoniste delle donne, ma anche personaggi realmente esistiti. Il suo romanzo più famoso, La ragazza con l’ orecchino di perla, ha vinto numerosi premi e venduto più di 4 milioni di copie in tutto il mondo.

Le trame dei suoi libri:

La vergine azzurra (The Virgin Blue, 1997)
XVI secolo, Francia: Isabelle du Moulin è una splendida ragazza dai capelli color rame, chiamata da tutti nel villaggio con lo stesso nome della statuetta della Vergine che il duca de l'Aigle ha portato un giorno in paese: la Rossa. Dall'arrivo di Monsieur Marcel, coi suoi sermoni contro la Vergine, quel nome è diventato un tormento. Non è più un affettuoso nomignolo ma il nome di una strega, il sinonimo stesso di una malvagia creatura in un villaggio accecato dal fanatismo della Riforma. Quando resta incinta del giovane Tournier, a Isabelle non resta altro che abbracciare, dopo le persecuzioni seguite al Massacro di San Bartolomeo, fino in fondo la sorte dei Tournier: l'emigrazione nel villaggio svizzero di Moutier e un destino sconvolgente e inaspettato...

La ragazza con l'orecchino di perla (Girl with a Pearl Earring, 1999)
Delft, Olanda, XVII secolo. La vita scorre tranquilla nella prospera città olandese: ricchi e poveri, cattolici e protestanti, signori e servi, ognuno è al suo posto in un perfetto ordine sociale. Così, quando viene assunta come domestica in casa del celebre pittore Johannes Vermeer, Griet, una bella ragazza di sedici anni, riceve con precisione il suo compito: dovrà accudire con premura i sei figli dell'artista, non urtare la suscettibilità della scaltra suocera e, soprattutto, non irritare la sensuale, irrequieta, moglie del pittore e la sua gelosa domestica privata. Inesorabilmente, però, le cose andranno in modo diverso... Griet e Johannes Vermeer, divideranno complicità e sentimenti, tensione e inganni.

Quando cadono gli angeli (Falling Angels, 2001)
Gennaio 1901, il giorno dopo la morte della regina Vittoria i Watherhouse e i Coleman, due famiglie londinesi, si incontrano al cimitero, dove confinano le rispettive tombe di famiglia. Lavinia Watherhouse e Maud Coleman hanno entrambe cinque anni e diventano subito amiche. È attraverso i loro differenti sguardi che apprenderemo gli eventi dei dieci anni successivi, fino all'avvento al trono di Edoardo VII: l'adulterio del marito di Kitty Coleman, la distruttiva relazione di Kitty con il signor Jackson, il suo impegno nel movimento delle suffragette, le tragedie che si abbattono sulle due famiglie, le speranze, i sogni, le delusioni del mondo nuovo.

La dama e l'unicorno (The Lady and the Unicorn, 2003)
È un giorno della Quaresima del 1490 a Parigi, un giorno davvero particolare per Nicolas des Innocents, pittore di insegne e miniaturista conosciuto a corte per la sua mano ferma nel dipingere volti grandi come un'unghia, e al Coq d'Or e nelle altre taverne al di qua della Senna per la sua mano lesta con le servette di bell'aspetto. Jean Le Viste, il signore dagli occhi come lame di coltello, il gentiluomo le cui insegne sono ovunque tra i campi e gli acquitrini di Saint-Germain-des-Prés, proprio come lo sterco dei cavalli, l'ha invitato nella Grande Salle della sua casa al di là della Senna e in quella sala disadorna, nonostante il soffitto a cassettoni finemente intagliato, gli ha commissionato non stemmi imponenti o vetrate colorate o miniature delicate ma arazzi per coprire tutte le pareti. Arazzi immensi che raffigurino la battaglia di Nancy, con cavalli intrecciati a braccia e gambe umane, picche, spade, scudi e sangue a profusione. Una commissione da parte di Jean Le Viste significa cibo sulla tavola per settimane e notti di bagordi al Coq d'Or, e Nicolas, che può resistere a tutto fuorché alle delizie della vita, non ha esitato un istante ad accettare. Non ha esitato, però, nemmeno ad annuire davanti alla proposta di Geneviève de Nanterre, moglie di Jean Le Viste e signora di quella casa.

L'innocenza (Burning Bright, 2007)
È il 1792 a Londra, e il traffico è intenso in Hercules Buildings: ventidue case a schiera di mattoni con un piccolo giardino sul davanti e un pub a ciascuna estremità della strada. Nel trambusto di carrozze, cavalli e barrocci, grida di pescivendoli, venditori di scope e fiammiferi, lustrascarpe e calderai, Jem Kellaway, un ragazzo col viso allungato, gli occhi azzurri infossati e i capelli biondo-rossicci, trasporta all'interno del numero 12 una sedia Windsor dopo l'altra. È il mese di marzo e il caldo e il rumore sono insopportabili. Jem esploderebbe certamente di rabbia e stanchezza se d'improvviso non calasse una strana pausa di silenzio sulla strada e la signorina Pelham non si zittisse e Maggie non smettesse di fissarlo. Seguendo il suo sguardo, il ragazzo scorge un uomo attraversare la via. Robusto, la faccia larga, la fronte spaziosa, gli occhi grigi e la carnagione pallida, vestito semplicemente, camicia bianca, brache, calze e giacca nere, e un bizzarro berretto in testa, un bonnet rouge, il copricapo con la coccarda blu, bianca e rossa della Rivoluzione francese. È uno degli abitanti più noti degli Hercules Buildings: William Blake, l'artista, il poeta che stampa "strani libretti" e inneggia alle idee che incendiano il paese dall'altra parte della Manica.

Strane creature (Remarkable Creatures, 2009)
È il 1811 a Lyme, un piccolo villaggio del Sussex. Un giorno sbarcano nel villaggio le sorelle Philpot. Vengono da Londra, sono eleganti, vestite alla moda, sono bizzarre creature per gli abitanti di quella costa spazzata dal vento. Margaret, diciotto anni, riccioli neri e braccia ben tornite, sorprende costantemente tutti coi suoi turbanti verdolini sconosciuti alle ragazze di Lyme, che se ne vanno in giro ancora con grevi vestiti stile impero. Louise, meravigliosi occhi grigi e grandi mani, coltiva una passione per la botanica che è incomprensibile in quel piccolo mondo dove alle donne è dato solo di maritarsi e accudire i figli. Ma è soprattutto Elizabeth, la più grande delle Philpot, a costituire un'eccentrica figura in quel paesino sperduto sulla costa. Ha venticinque anni. Dovrebbe comportarsi come una sfortunata zitella per l'età che ha e l'aspetto severo che si ritrova, ma se ne va in giro come una persona orgogliosamente libera e istruita che non si cura affatto di civettare con gli uomini. In paese ha stretto amicizia con Mary Anning, la figlia dell'ebanista. Quand'era poco più che una poppante, Mary è stata colpita da un fulmine. La donna che la teneva fra le braccia e le due ragazze accanto a lei morirono, ma lei la scampò. Prima dell'incidente era una bimba quieta e malaticcia. Ora è una ragazzina vivace e sveglia che passa il suo tempo sulla spiaggia di Lyme, dove dice di aver scoperto strane creature dalle ossa gigantesche, coccodrilli enormi vissuti migliaia di anni fa.

Sul sito ufficiale dell’autrice www.tchevalier.com viene descritto il contesto storico di ciascun libro, i personaggi, gli usi e costumi dell’epoca. Si trovano anche interessanti immagini e numerose curiosità, come per esempio ciò a cui si è ispirata l’autrice per ideare le storie dei romanzi.
 
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