Gli Annali, che narrano del periodo storico successivo alla morte di Augusto nel 14, furono l'opera finale di Tacito.
Scrisse almeno 16 libri, ma i libri 7-10 sono andati perduti e parti dei libri 5, 6, 11 e 16 sono mancanti. Ii libri dal 7 al 12 coprivano presumibilmente i regni di Caligola e Claudio. I libri rimanenti riguardano il regno di Nerone, probabilmente sino alla sua morte nel giugno 68 o sino alla fine dell'anno per poi ricollegarsi alle Storie.
Lo stile di Tacito è rapido, preciso, severo e ironico al tempo stesso, in una parola bellissimo.
Le vicende narrate ci riportano alla storia dei nostri antenati, ci immergono nella loro vita quotidiana e nelle trame, nelle congiure, nelle guerre, negli assassini di stato, nei costumi degli imperatori e della gente comune.
Tacito descrive il tramonto definitivo della libertà politica dell'aristocrazia senatoriale, moralmente decaduta, corrotta ed asservita ai voleri del sovrano e alla paura. Descrive l'imperatore come una figura senza più limiti e che oltrepassa ogni tabù proprio in assenza di alcuna opposizione o reprimenda.
Egli passa al miscoscopio la natura umana resa in modo così vivido e al tempo stesso ineluttabile con le sue debolezze e la sua forza: le passioni dominanti nei personaggi sono le passioni politiche ma moltii uomini, con le dovute eccezioni,sono preda di ambizione, desiderio di potere e di prestigio e invidia, ipocrisia e presunzione.
Quanti paralleli vengono con l'odierna società. Un libro attuale, bellissimo e in qualche modo confortante.
Scrisse almeno 16 libri, ma i libri 7-10 sono andati perduti e parti dei libri 5, 6, 11 e 16 sono mancanti. Ii libri dal 7 al 12 coprivano presumibilmente i regni di Caligola e Claudio. I libri rimanenti riguardano il regno di Nerone, probabilmente sino alla sua morte nel giugno 68 o sino alla fine dell'anno per poi ricollegarsi alle Storie.
Lo stile di Tacito è rapido, preciso, severo e ironico al tempo stesso, in una parola bellissimo.
Le vicende narrate ci riportano alla storia dei nostri antenati, ci immergono nella loro vita quotidiana e nelle trame, nelle congiure, nelle guerre, negli assassini di stato, nei costumi degli imperatori e della gente comune.
Tacito descrive il tramonto definitivo della libertà politica dell'aristocrazia senatoriale, moralmente decaduta, corrotta ed asservita ai voleri del sovrano e alla paura. Descrive l'imperatore come una figura senza più limiti e che oltrepassa ogni tabù proprio in assenza di alcuna opposizione o reprimenda.
Egli passa al miscoscopio la natura umana resa in modo così vivido e al tempo stesso ineluttabile con le sue debolezze e la sua forza: le passioni dominanti nei personaggi sono le passioni politiche ma moltii uomini, con le dovute eccezioni,sono preda di ambizione, desiderio di potere e di prestigio e invidia, ipocrisia e presunzione.
Quanti paralleli vengono con l'odierna società. Un libro attuale, bellissimo e in qualche modo confortante.