Twain, Mark - Viaggio in paradiso

Iniziato nel 1870 e giacente per anni in una cassaforte, pubblicato poi sullo "Harper Magazine" del dicembre 1907 e del gennaio 1908 e un anno dopo in volume (ma i primi due capitoli usciranno soltanto postumi), il Viaggio in Paradiso è fra le opere migliori del grande scrittore americano Mark Twain, quella che meglio di ogni altra, secondo George Bernard Shaw, permette di entrare nel suo universo di scrittore. Si tratta di una specie di fantasia 'americana' sull'oltretomba, visto come un luogo completamente all'opposto delle nostre più 'verosimili' e rosee aspettative; ed è in effetti una bolgia indescrivibile di situazioni quella che travolge il protagonista, il vecchio lupo di mare capitano Stormfield, in un crescendo umoristico irresistibile.
 
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sergio Rufo

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uno dei piu' grandi.
Le sue storie di monelli, a fine 800, interessarono gli intellettuali d'europa come non mai.
E come non vedere una critica feroce al valore Statunitense che stava nascendo?
Valore? chiamiamolo col suo nome: minchiata.
 

Spilla

Well-known member
A me il libro è piaciuto. E' ironico e dissacrante, non scade nel moralismo e non vuole assumere toni criptici. E' un'irrisione della società, della religione "strutturata", del perbenismo e della saccenteria di tutte le latitudini. Offre ampi esempi di "ecumenismo" ante litteram. Non sarà un capolavoro, ma è una bella lettura.
 

Bobbi

New member
E' molto molto carino e divertente :) merita sicuramente una lettura, ed è perfettamente ironico come riesce a poche persone, tra le quali appunto Twain :)
 

SALLY

New member
Letto per la SL questo racconto lungo di Mark twain è veramente divertente ed ironico.Si legge benissimo,è scritto in modo semplice e scorrevole...e finalmente,almeno di là...la meritocrazia.:mrgreen:
 

alessandra

Lunatic Mod
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Concordo con tutti voi, divertente e intelligente! L'aldilà viene descritto come un luogo per molti versi concretamente simile al mondo "terrestre", ma con alcune differenze di base che stravolgono il tutto, come il rispetto della meritocrazia, come diceva Sally. E' una critica sarcastica al sistema e alla società con le sue ingiustizie e contraddizioni, nonchè a certi aspetti della religione. Geniale la Lettera dell'angelo del protocollo, nella parte finale, in cui l'angelo, appunto, risponde una per una alle preghiere di Andrew Langdon, commerciante di carbone, dando la priorità alle "istanze" personali, come quella di ridurre i salari degli operai o far crollare i prezzi della torba della concorrenza, rispetto alle richieste formulate in via "collettiva" (ad esempio durante la messa) come la "preghiera per tempi migliori e cibo più abbondante per il lavoratore dalle mani callose etc. etc.", bocciate poichè in contrasto con le prime. Vale la pena di leggerlo solo per questo.
 

bouvard

Well-known member
Più che un romanzo Viaggio in Paradiso è un racconto lungo. Un racconto intelligente, divertente, ironico, con qualche punta di sarcasmo, sui nostri luoghi comuni a proposito del Paradiso.
Un posto unico? Un posto in cui si è tutti uguali? E se così non fosse? Se ci fosse più di un Paradiso e corressimo il rischio di finire in quello sbagliato, dove non solo nessuno ha mai sentito il nostro nome, ma neppure l’esistenza del nostro pianeta?
E se le ali, l’aureola e tutto il resto fossero solo un impiccio?
Il libro comunque nonostante il tono divertito induce anche a fare qualche riflessione seria, sulle “conversioni dell’undicesima ora”, sull’alta considerazione che abbiamo del nostro posto nell’universo, sulle differenze sociali …
Libricino consigliato come “lettura defaticante” tra un “Mattone” l’altro …
 

ayuthaya

Moderator
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Be', visto l'argomento, direi che è perfetto da accoppiare ad Adamo ed Eva... :BLABLA :mrgreen:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Mi è piaciuto, però la sua lettura è stata penalizzata dai precedenti racconti di Twain, compreso quello di Adamo ed Eva, davvero troppo spassosi per cui un filino di delusione l'ho provata.
Magari se avessi letto prima questo l'avrei apprezzato maggiormente, mi aspettavo le precedenti risate a crepapelle da sola :mrgreen:, invece ho soltanto sorriso, ma non per questo - badate bene- lo sto criticando.
E' più riflessivo (come ha detto bou), meno immediato, ma lo consiglio ugualmente e concordo con ale sull'ultima parte.
 
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