Mazzantini, Margaret - Il catino di zinco

Minerva6

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Questo romanzo è stato pubblicato per la prima volta nel 1994 ed è stato il primo della autrice,con cui ha anche vinto il premio Selezione Campiello.
Antenora, la nonna che Margaret Mazantini evoca in questo romanzo, s'impone come un piccolo eroe di un mondo arcaico. Confinata tra le pareti domestiche, esercita con energia un matriarcato casalingo e indiscusso, nel quale si impongono valori netti e semplici, sentimenti forti ed esclusivi, che la rendono capace di affrontare esperienze decisive (la guerra, il fascismo, il dopoguerra) senza mai perdersi d'animo. Di fronte alla sua morte, in un gelido mattino d'inverno, la nipote si interroga e disegna il ritratto di una donna che è riuscita a essere se stessa nonostante l'ostilità del mondo e della storia (da IBS).

L'ho trovato molto coinvolgente e commovente,soprattutto perchè anche io ero una bambina quando è venuta a mancare la mia nonna materna alla quale ero molto legata.
E' stato il libro che mi ha fatto conoscere questa brava autrice,della quale ho letto tutto tranne l'ultimo "Venuto al mondo" che ho comunque intenzione di leggere,sperando che riproponga lo stile e l'intensità di questo romanzo e di "Manola" .
 
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Minerva6

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Lo consiglio soprattutto a chi ha letto gli ultimi libri della stessa autrice.
 

isola74

Lonely member
Invece io non riesco a entrare in sintonia con la Mazzantini....... è piuttosto brava, sì, ma non riesce a coinvolgermi:boh::boh: ho avuto l'impressione -almeno in questo romanzo- che mancasse il sentimento. Voto 5/10
 

SALLY

New member
Io lo stavo leggendo, ero circa ad 1/3 del libro, quando purtroppo è deceduta mia mamma...quegli strani casi della vita, il libro ha preso tutto un altro significato..anche perchè le persone anziane che hanno fatto la guerra hanno moltissimi tratti in comune, ho ritrovato tante abitudini e modi di dire di Antenora con mia madre...:cry:
 

qweedy

Well-known member
E' stato il primo libro della Mazzantini che ho letto, mille anni fa, quando ero giovane. Ed è stato talmente disturbante che mi è rimasto tuttora il senso di fastidio per quella lettura. Forse perchè ero molto giovane e sentir parlare della vecchiaia in modo così crudo è stato scioccante.
Comunque i romanzi di questa brava scrittrice non mi piacciono, trovo i protagonisti dei suoi libri piuttosto sgradevoli e negativi e anzichè empatia mi suscitano fastidio. Lei scrive bene però.
 
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