4° Minigruppo - L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello (Oliver Sacks)

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elisa

Motherator
Membro dello Staff
Apro il 4° minigruppo di lettura sul libro di Oliver Sacks "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" :D

Dorylis e Dory siete pronte?

Io lo inizio oggi, ho l'edizione della Biblioteca Adelphi (174), tradotto da Clara Morena, titolo originale The man who mistook hos wife for a hat. Prima edizione 1986.

Le pagine totali sono 318 e questa è la copertina:


2343.jpg
 

darida

Well-known member
E io? non posso unirmi al gruppo?...ho perso qualcosa, vero? :mrgreen:
 

darida

Well-known member
Bon! Io l'ho letto qualche tempo fa, molto attratta devo ammetterlo dal titolo, dal momento che ne conservo ancora memoria, ma non so quanto durera' :mrgreen: quindi sbrigatevi, lo commentero' volentieri insieme a voi :wink:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Anche io l'ho già letto, ai tempi dell'università (Facoltà di Psicologia non terminata, purtroppo).Fui spinta a leggerlo da un prof che lo consigliava durante le lezioni.Alcuni racconti li ricordo,altri meno.Magari ogni tanto vengo ad affacciarmi per commentare con voi quelli di cui serbo maggiore memoria :wink:.
 

Dorylis

Fantastic Member
La mia copertina è diversa, c'è "Lo zeppelin" di Willink, ma per il resto il numero delle pagine è lo stesso!! Ho l'edizione economica io, eh! :)
Ho letto i primi 3 racconti: L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello, Il marinaio perduto e La disincarnata.. Ditemi voi come procedere, si va racconto per racconto oppure si analizzano le impressioni generali?
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Dorylis non saprei come prcedere, io ho letto un centinaio di pagine e a parte il fascino delle patologie descritte che sembrano incredibile non saprei cosa dire. Si legge come un romanzo anche se sono storie vere descritte anche negli aspetti tecnici di tipo medico.
 

Dory

Reef Member
Da oggi mi unisco anch'io... scusate per il ritardo...
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
questo libro è molto interessante anche dal punto di vista tecnico, lavorando in un centro di persone con disabilità fisica causata anche da danni di tipo neurologico riscontro molte delle problematiche che Sacks descrive, quali quelle dall'afasia, dell'agnosia e dell'eminigligenza spaziale. La cosa che rende questo libro affascinante è proprio la capacità che ha l'autore di inserire questi problemi mettendosi nei panni di chi li ha facendoci comprendere anche come può essere percepita la realtà quando vengono colpite alcune parti percettive del nostro cervello.
 

darida

Well-known member
questo libro è molto interessante anche dal punto di vista tecnico, lavorando in un centro di persone con disabilità fisica causata anche da danni di tipo neurologico riscontro molte delle problematiche che Sacks descrive, quali quelle dall'afasia, dell'agnosia e dell'eminigligenza spaziale. La cosa che rende questo libro affascinante è proprio la capacità che ha l'autore di inserire questi problemi mettendosi nei panni di chi li ha facendoci comprendere anche come può essere percepita la realtà quando vengono colpite alcune parti percettive del nostro cervello.

concordo :) e non solo, riesce a dare un quadro d'insieme comprensibile anche ai non addetti,malattia non disgiunta dalla persona
che unita ad una buona capacita' narrativa dell'autore lascia il segno,sono particolarmente affascinata da queste storie :)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
concordo :) e non solo, riesce a dare un quadro d'insieme comprensibile anche ai non addetti,malattia non disgiunta dalla persona
che unita ad una buona capacita' narrativa dell'autore lascia il segno,sono particolarmente affascinata da queste storie :)

a me è rimasta particolarmente impressa la storia della donna dicincarnata e che non aveva percezione del proprio corpo e che doveva usare la vista per poter fare qualsiasi azione di vita quotidiana
 

darida

Well-known member
a me è rimasta particolarmente impressa la storia della donna dicincarnata e che non aveva percezione del proprio corpo e che doveva usare la vista per poter fare qualsiasi azione di vita quotidiana
Bello!
A me...be', quello che titola la raccolta, quello delle mani e attenti a destr! e quello dell'arto fantasma, insomma in poche parole tutti :wink:
 

Dory

Reef Member
Ho letto le prime due storie raccontate. Avrete già capito, conoscendomi un po' sul forum, che non sono del tutto "normale", ma in due o tre punti mi sono commossa, mi sono salite le lacrime agli occhi...
E' impressionante quanto queste storie mi ricordino racconti di Calvino, in particolare la trilogia de I Nostri Antenati. Dopotutto il Cavaliere inesistente o il Visconte dimezzato non sono racconti fantastici, sono molto più realistici di quanto si possa immaginare.
 

Dorylis

Fantastic Member
Dory ha proprio ragione, le sofferenze di questi personaggi che hanno una percezione alterata di sè sono incredibilmente reali, tangibili, ed è con incredulità ma anche con dispiacere che si apprende che da qualche parte questi casi umani sono esistiti o esistono tuttora.. E' molto bello che il dottore riesca a vedere il paziente non solo come un caso ma come una persona e sia così partecipe, permettendo a volte di escogitare delle soluzioni insieme (vi ricordate dell'uomo che avanzava storto e vengono creati degli appositi occhiali con livella incorporata?). Nella lettura procedo abbastanza lentamente (i racconti mi fanno questo effetto di slegato! :OO) ma assaporo ogni storia, cercando di capire anche i riferimenti a psichiatri famosi di cui vorrei approfondire lo studio.. Trovo che non sia per nulla appesantito da queste digressioni, anzi incuriosisce e aumenta la consapevolezza di saperne così poco di un così affascinante argomento.. Tipo la propriocezione non la conoscevo proprio! E' incredibile a quanti danni possa condurre non avere coscienza del proprio corpo!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Colpisce la grande umanità ed insegnamento di questo medico che si interessa non solo della malattia ma soprattutto del malato. Ho riflettuto molto sulle condizioni della medicina e della neurologia in particolare quando lui accenna al fatto che nell'800 i medici erano più capaci a riconoscere certe malattie che invece nel 1900 sembravano scomparse ma invece erano solo non riconosciute, come la sindrome di Tourette.
 

Dory

Reef Member
Trovo questo libro profondamente commovente, non so perché, o forse in parte lo so, ma mi vengono continuamente le lacrime agli occhi mentre lo leggo, soprattutto stamattina quando ho letto del signor McGregor che si è costruito gli occhiali con la livella.
Una cosa in particolare mi ha colpito molto, il fatto che le persone descritte (almeno quelle che ho letto finora) siano tutte di un'intelligenza brillante e una certa cultura. Non so se Sacks abbia selezionato solo questo tipo di persone, se per lui tutte le perosne sono intelligenti oppure se ci sia un nesso tra l'intelligenza e certi "fenomeni", non parlo dell'insorgenza delle malattie ma nel manifestarsi di certi comportamenti conseguenti alla malattia, ma quello che voglio dire esattamente non è ancora troppo chiaro nella mia mente. In un caso, quello delle mani "inutili", lo stesso Sacks risponde in parte alla mia domanda dicendo che anche un uomo con lo stesso problema ma con un'intelligenza e una cultura inferiore a quella della signora descritta aveva recuperato la capacità di usare le mani e quindi l'intelligenza non c'entrava, però la questione mi affascina e mi lascia ancora delle perplessità, mi piacerebbe tanto poterne sapere di più.
In ultimo voglio dire che mi piacerebbe far ascoltare il discorso di un certo qual presidente di nostra conoscenza :mrgreen: per vedere che impressioni suscita... voi che avete letto il libro penso sappiate a cosa mi riferisco :wink: :mrgreen:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
indubbiamente Oliver Sacks è affascinato dall'estremamente diverso dalla norma, lui usa spesso il termine fantasmagorico, e caleidoscopio proprio per comunicare la ricchezza di sintomi e di manifestazioni che spesso queste sindromi presentano. Alle volte quello che lui descrive è legato alla mancanza di coscienza e di consapevolezza del sè corporeo o anche psichico o comportamentale, così saremmo se non avessimo consapevolezza sociale e di quelli che sono i nostri confini rispetto agli altri. Affascinante anche a livello filosofico in quanto lui riferisce alcune patologie a modelli filosofici, a Hume ad esempio nell'ultimo caso descritto che ho letto.
 

Dorylis

Fantastic Member
In ultimo voglio dire che mi piacerebbe far ascoltare il discorso di un certo qual presidente di nostra conoscenza :mrgreen: per vedere che impressioni suscita... voi che avete letto il libro penso sappiate a cosa mi riferisco :wink: :mrgreen:

:D :D :D

A me affascinano da morire certe patologie.. Comportano una visione del mondo completamente diversa, ma non per questo peggiore! Vi ricordate il caso dell'uomo che alla fine decide di curarsi, ma solo per i giorni feriali? La sua malattia lo rendeva più brillante ed acuto, incredibile tanto che alla fine senza di essa si sente "banale"!
 

Dory

Reef Member
:D :D :D

A me affascinano da morire certe patologie.. Comportano una visione del mondo completamente diversa, ma non per questo peggiore! Vi ricordate il caso dell'uomo che alla fine decide di curarsi, ma solo per i giorni feriali? La sua malattia lo rendeva più brillante ed acuto, incredibile tanto che alla fine senza di essa si sente "banale"!

La sindrome di Tourette... credo che da questo momento in poi quando camminerò per le strade farò caso anch'io se vedo un tourettico... è incredibile pensare che una malattia possa liberare una genialità creativa e artistica che altrimenti resterebbe come sopita... è come dire che l'estro del genio o dell'artista derivino da un superlavoro del cervello, per questo si dice "genio e sregolatezza" ? Chissà... :?
 
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