5° Minigruppo di lettura _ Agnes Grey di Anne Bronte

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Dorylis

Fantastic Member
Apro il 5° Minigruppo del forum, il titolo scelto è Agnes Grey di Anne Bronte!
Ho l'edizione Mondadori Classici di pag. 272, con una bellissima copertina!!

@ Briseide, quando vuoi commentare, sono pronta!
@ chiunque sia interessato, è un libro semplicissimo e scorrevole, ottimo per passare un bel pomeriggio di relax!

E' stato pubblicato nel 1847 sotto lo pseudonimo di "Acton Bell".. E' uscito in un'edizione contenente sia Jane Eyre di Carrer Bell e Cime tempestose di Ellis Bell.. E' logico che la critica abbia disdegnosamente rifiutato questo piccolo romanzo a paragone dei più grandi libri delle sorelle, ma.. io dico che qui c'è un bel po' che si può elevare al rango di capolavoro a scapito di tutto lo sprezzo della critica dell'epoca! :D
 

~ Briseide

Victorian Lady
Ho finito i primi 5 capitoli; il libro sinora è davvero leggerissimo, però ancora un po' insapore. Non capisco ancora bene dove la storia voglia andare a parare. Ho l'impressione di avere davanti un contenitore di belle parole ma privo di contenuti interessanti. Certo è che sono ancora all'inizio, quindi aspetto ancora che fuoriesca il vero talento targato Bronte, del resto neppure Jane Eyre nei primi capitoli mi esaltava... :)
 

~ Briseide

Victorian Lady
Libro terminato... Lo ammetto: avevo sperato di scovare in questo libro, un po' di nicchia, un talento ingiustamente passato in sordina dinanzi ai due capolavori scritti dalle altre sorelle Brontë. Purtroppo però la mia speranza è stata vana; Anne non ha mostrato, almeno in questo romanzo, nè il talento, nè l'estro narrativo che mi sarei aspettato da una scrittrice che porta il suo cognome.
Un romanzo scialbo, poco fantasioso, niente affatto coinvolgente; la storia è essenziale, priva di dettagli narrativi che possano indurre il lettore ad innamorarsi di un romanzo che tutto pare, tranne che una storia d'amore, trattata con superficialità e scarsa originalità. Fortemente arricchito da riferimenti biblici, gli aspetti più importanti sono forse sottolineati da quei frammenti che si soffermano sui vizi, gli egoismi, e la cattiveria della buona società, i cui membri credono che tutto sia concesso loro in virtù della loro ricchezza.
Il divario con le altre due Brontë, mi spiace dirlo, è davvero enorme.
Tu Dorylis che ne pensi ivece? Da quanto leggo tu sei di un altro avviso... :wink:
 

Dorylis

Fantastic Member
Posto di seguito parte di un capitolo.. Vediamo se parla da sè!

Non essendo tanto ricca da possedere un orologio, non potevo sapere che ora fosse se non guardando le ombre, che lentamente si allungavano, dalla finestra da cui si godeva una vista laterale, con un angolo del parco, un folto di alberi i cui rami più alti erano stati colonizzati da una compagnia innumerevole di rumorose cornacchie, e un muro alto con un massiccio cancello in legno, che senza dubbio comunicava con il cortile delle scuderie poichè dal parco vi si raggiungeva attraverso un’ampia strada carraia. Presto l’ombra del muro si estese a tutta la zona del parco che io potevo vedere, costringendo la luce dorata a ritirarsi centimetro per centimetro e a rifugiarsi infine sulle cime degli alberi. Infine, anche i rami rimasero in ombra, l’ombra delle colline lontane, o della terra stessa; e io simpatizzando con le laborosie cornacchie, rimpiansi di vedere la loro abitazione, immersa così poco tempo prima in una luce gloriosa, prendere il colore cupo, feriale del mondo terrestre, o del mio mondo interiore. Per un momento, gli uccelli che si innalzavano più in alto dei compagni riuscivano ancora a ricevere sulle ali lo splendore della luce, che dava alle loro piume nere il tono e lo splendore di un vivido rosso oro; poi anche questo svanì. Il tramonto gunse furtivamente – le cornacchie si fecero più silenziose – io divenni più stanca; e mi augurai di poter tornare a casa domani stesso. XXI, La visita.
 

Dorylis

Fantastic Member
E' una storia trita e ritrita, da qui non ci piove nessuno, quasi banale, una ragazza povera di saldi principi morali che dopo un "viaggio di formazione" a contatto con una nobiltà di certo più ricca ma anche più gretta alla fine trova la sua felicità, o meglio l'amore.. Se fosse per la trama, si potrebbe anche già abbandonare il libro in partenza, nulla di originale!
Il bello di questo libro sta negli excursus, nei suoi tratti delicati nell'animo della protagonista, nei suoi pensieri più intimi che non lascia mai trapelare.. Ai vizi di una società corrotta Agnes oppone un mutismo, ritiene che non valga neanche la pena replicare, ha dalla sua parte solo la forza dell'esempio. Viene implicitamente redarguita nei suoi sforzi educativi, nessun merito le viene riconosciuto se non di aver contribuito a peggiorare i suoi alunni (per chi non l'avesse capito è un'istitutrice), in altre parole viene ritenuta un'inetta, buona a nulla. E' questo allora il valore che si dà alla moralità e alla bontà? Queste sue delusioni non trovano mai sfogo se non nei suoi pensieri più intimi (non si confida nemmeno con i familiari, le persone che ha più care al mondo) e pure l'amore viene vissuto con casualità, se capitava d'incontrarsi bene, altrimenti ognuno per la sua strada.. E' un personaggio complesso, interiore, se venisse giudicato dalla pura superficialità (l'aspetto fisico come la stessa protagonista ammette non è niente di che) risulterebbe poverissimo.. Non so se sono riuscita a rendere l'idea.. Tu che pensi Brise?
 

Dorylis

Fantastic Member
Ed ecco a voi l'incipit, stupendo!

In ogni storia vera è racchiusa una morale; in alcune può essere difficile trovarla e, dopo averla trovata, è così povera e piccola che non valeva la pena schiacciare il guscio per quella noce rinsecchita.
 

~ Briseide

Victorian Lady
Volendoci vedere del buono, non posso che darti ragione. Non gli ho dato il giudizio minimo proprio per questo, però secondo me giace poco al di sopra della mediocrità come libro. Ho avuto la sensazione che la Bronte volesse ed amasse sinceramente scrivere, ma che non sapesse cosa scrivere. La mancanza di originalità fa quasi spavento; non c'è pathos nel descrivere le situazioni, che non necessitano di essere per forza eccentriche, come quelle della sorella Emily ad esempio, per essere definite coinvolgenti. E' un romanzo scialbo, piatto, vuoto.
Le manca la passione e l'estro dello scrittore, almeno in questo libro. Anche perchè la Bronte ha scritto anche un altro romanzo, che su suggerimento di nicole sono andata a scovare: si tratta di: The Tenant Of Wildfell Hall. E che probabilmente le consentirà di riscattarsi!Peccato che ci sia solo in lingua inglese, quindi dovrò rassegnarmi a leggerlo in lingua madre. Tu leggi libri in inglese? Nel caso, che ne diresti di un secondo minigruppo su questo libro? :)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
anche a voi chiedo se è possibile inserire il link a questa discussione nella discussione sul libro nella Piccola biblioteca, specificando che qui si fa un po' di spoiler :) poi visto che il libro è stato letto chiuderei qui se per voi va bene
 

Dorylis

Fantastic Member
Ultimo intervento, poi Elisa può liberare la villa per affittarla a qualcun altro.. Ci siamo dati ai bagordi letterari eh?
Comunque, hai proprio ragione, l'unica sua pecca è la mancanza di originalità, il saper trattare solo argomenti di poco conto.. Speriamo che si riscatti con l'altro libro! Se vuoi, lo leggiamo volentieri insieme, io almeno aspetto di finire la sfida e magari il GDL!! Dovrai avere pazienza, con l'inglese sono un po' in baruffa, ma accetto volentieri la sfida!!
 
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