Chi è il metallaro?

Apart

New member
In un panorama musicale diventato permeabile a mode o a trend, il metal, oggi, sembra l'unico genere ad aver conservato la propria identità, ad esser rimasto ancora tale. E laddove si unisce ad altri generi non si confonde con questi, ma tende a inghiottirli, a inglobarli, a farli propri. Chi è, dunque, il rappresentante di questo genere? - colui che ancora ha la fortuna di poter conservare intatta la sua identità musicale -. Chi è il metallaro?

Scrive, Luca Signorelli:

all'interno della scena (che nel metal corrisponde ai fan e non ai musicisti) c'è un forte dibattito in corso sull'esistenza o meno di questa benedetta identità metal. C'è chi la nega mentre altri, fra cui chi scrive, ne intravedono contorni abbastanza netti. Il metal non è solo musica: è tanto stile di pensiero quanto (sotto)cultura. Detto questo, sgombriamo il campo da un equivoco.
Il metallaro non è necessariamente un nerd con i capelli lunghi, il giubbotto in pelle, la pancia gonfia di birra, eternamente occupato a roteare la testa a mo' di ventilatore e a mimare la chitarra di fronte allo specchio (anche se non c'è nulla di male in questo). Mi spingo oltre: la divisa metallara, o il tipo fisico metallaro, non esistono, se non in piccolissima quantità. I metallari non solo si vestono come gli altri, ma si confondono molto bene nella massa. Anche perchè tendono (e qui c'è un altro mito da distruggere) ad ascoltare di tutto, inclusi generi "nobili" come la classica, il punk o la world music.
La sua identità metallara il fan la difende non sulla base di una serie di esclusioni, ma sottolineando quello che gli piace, sia esso musica o libro o film (esiste una foltissima schiera di media "metallari" che non includono la musica). E' paradossalmente un onnivoro, piuttosto pronto e curioso nel ricevere impulsi dal mondo esterno e (qui casca l'asino) a filtrarli e spesso distorcerli mediante una sensibilità tutta particolare.
 
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Mizar

Alfaheimr
Il Primo vero metallaro è Lui:

bach_guitar.jpg



Cioè...che cadenza
 

Mizar

Alfaheimr
Mizar, non fare il furbo, quella chitarra è tua.

E si scoprì che Mizar è un metallaro.

:mrgreen:
No no, non scherziamo :mrgreen: [non potrei mai suonare uno strumento musicale: sono troppo impacciato ed inetto]
Conosco un paio di metallari fondamentalisti, tutto quì TUNZZZ
 

Brethil

Owl Member
Un metallaro mai si definirebbe tale.
Sul fatto che il metal non sia soggetto a mode o trend...questo è tutto da dimostrare :mrgreen:
 

Sir

New member
Il Primo vero metallaro è Lui:

bach_guitar.jpg



Cioè...che cadenza

Naaa, lui è l'inventore della musica progressive!:mrgreen:

Comunque, da ex-metallaro militante (mi mancavano i capelli lisci lunghi, qualche solitario gene africano deve avermeli proibiti:?) il tema mi interessa.
Non male le parole del signor Luca Signorelli, c'è un fondo di verità, però la vedo un po' diversamente...
I metallari in pieno stile anni '80 esistono eccome, ce ne sono ancora oggi e sono per l'appunto individui rimasti agli anni '80 con un'apertura mentale e musicale scarsetta. Del pari, esistono giovani alternativi nu-metal ugualmente presi dal loro status-symbol. E' tutto un fatto di tendenze, con la musica hanno in realtà poco a che fare.
Tante altre persone però, sono quelle a cui si riferisce l'articolo e mi ci metto in mezzo anch'io, dopo un po' si sono stufate di una moda stagnante e di un'idea ormai finita (il metal nasceva da una fusione tra il punk e il rock'n blues, tutte cose culturalmente morte e sepolte - ma musicalmente ancora vive), hanno iniziato a guardarsi intorno e si sono trovati molto avvantaggiati da una musica che li aveva "sgrezzati" da ogni possibile pregiudizio per generi differenti e che disponeva di strumenti creativi probabilmente unici nell'ambito della musica leggera, mi stona un po' chiamarla così ma è per intendersi.
Purtroppo è un campo ancora abbastanza chiuso, ma vi garantisco che rimarreste stupiti nel conoscere l'estrema varietà di esiti ed intenti che da inizio anni '90 si anima sotto un'etichetta, "metal", un po' posticcia, che non si riferisce più minimamente a spandex o borchie ma indica una disposizione musicale aperta a 360°
 
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