uomini liberi oppure no?

pippo

New member
Perchè i nostri poveri sacerdoti non sono liberi di sposarsi?
voi lo sapete? quanto vi spaventa un possibile cambio di rotta della chiesa?
ve lo siete mai chiesto?
Lorella Vianello lo ha fatto ed ha scritto un libro dal titolo PREGHIERA ed è diventato subito il libro malerdetto.
Quanti di voi lo hanno letto?
Chi lo ha trovato nelle librerie?
La domanda che è stata fatta comunque non è questa.
Lorella si chiede perchè uomini liberi e sposati non possano divenire preti e formare un terreno solido e sano dove coltivare la fede.
Anche questa domanda però fa paura.
Voi cosa ne pensate?
 

Nikki

New member
Lorella si chiede perchè uomini liberi e sposati non possano divenire preti e formare un terreno solido e sano dove coltivare la fede.

immagino che con "nostri" intendi cattolici... certo che è possibile coltivare la fede in altre condizioni... altre religioni ce lo dimostrano, tranquillamente... il motivo per cui non lo fanno i cattolici è... nella storia...e nelle scritture.. no? :?
 

mame

The Fool on the Hill
immagino che con "nostri" intendi cattolici... certo che è possibile coltivare la fede in altre condizioni... altre religioni ce lo dimostrano, tranquillamente... il motivo per cui non lo fanno i cattolici è... nella storia...e nelle scritture.. no? :?

Nelle scritture penso di no. Ma su questo Baldassarre Embriaco è molto più preparato di me. Il fatto che non si sposino discende dal fatto che Cristo non era sposato, ed essendo i sacerdoti rappresentanti di Cristo in terra non si sposano.

Credo però che ci sia una domanda molto più sensata da fare: perché vogliono sposarsi facendo i preti? La Chiesa Cattolica ha la sua tradizione e non si impone a nessuno. Se vuoi entrare sei il benvenuto ma rispetti le regole. Altrimenti nessuno ti impone di fare il sacerdote. E' come se qualcuno venisse a casa mia e volesse impormi le sue regole. Nella vita ci si deve prendere la responsabilità delle proprie scelte.
 

mame

The Fool on the Hill
Mame, ho la tentazione OGNI GIORNO di tatuarlo sulla fronte di decine di persone:D

Francamente io non capisco perché si facciano tante storie se un musulmano chiede di togliere il crocifisso e sono tutti lì a sbraitare di tradizione e poi pretendono di cambiare la tradizione cattolica. Se uno vuole fare il prete _E_ sposarsi, sceglie un'altra religione cristiana che lo permetta. Perché deve pretendere di cambiare la tradizione della Chiesa Cattolica? Ribadisco: quando si va a casa degli altri, se ne rispettano le regole. Non si pretende di imporre le proprie.
 
Nelle Scritture non c'è nulla riguardo al celibato dei preti. La questione è stata controversa fino al Concilio di Trento, quando fu regolamentato definitivamente il celibato dei preti cattolici di rito romano. Per quanto riguarda i cattolici di rito orientale, il celibato sussiste solo per i Vescovi, un po' come succede tra gli Ortodossi.

Secondo me è un falso problema. Chi sceglie di diventare sacerdote sa che dovrà fare un voto di castità. Ci riesci, resti dentro, se preferisci vivere la tua sessualità in modo diverso, allora hai sbagliato strada e forse è meglio rivedere la direzione della tua vita.

Forse è un discorso semplicistico quello che ho fatto, mi trovo però d'accordo con l'ex Prefetto riguardo al relativismo. La Chiesa Cattolica non è un supermercato, dove si entra e si scelgono i prodotti che ci piacciono o ci servono, la Chiesa va accettata nel suo complesso di norme e spiritualità.

Lungi da me pensare che non ci siano cose da cambiare (vado contro i miei interessi e dico che l'8X1000 ha creato più danni che benefici alla Chiesa), ma il celibato non è un argomento che affronterei nell'immediato se fossi Papa.
 

Mizar

Alfaheimr
Nelle Scritture non c'è nulla riguardo al celibato dei preti. La questione è stata controversa fino al Concilio di Trento, quando fu regolamentato definitivamente il celibato dei preti cattolici di rito romano. Per quanto riguarda i cattolici di rito orientale, il celibato sussiste solo per i Vescovi, un po' come succede tra gli Ortodossi.

Secondo me è un falso problema. Chi sceglie di diventare sacerdote sa che dovrà fare un voto di castità. Ci riesci, resti dentro, se preferisci vivere la tua sessualità in modo diverso, allora hai sbagliato strada e forse è meglio rivedere la direzione della tua vita.

Forse è un discorso semplicistico quello che ho fatto, mi trovo però d'accordo con l'ex Prefetto riguardo al relativismo. La Chiesa Cattolica non è un supermercato, dove si entra e si scelgono i prodotti che ci piacciono o ci servono, la Chiesa va accettata nel suo complesso di norme e spiritualità.

Lungi da me pensare che non ci siano cose da cambiare (vado contro i miei interessi e dico che l'8X1000 ha creato più danni che benefici alla Chiesa), ma il celibato non è un argomento che affronterei nell'immediato se fossi Papa.
Concordo su tutto; specie sul sottolineato.

Quanto alle fonti, oggi la "norma" è disposizione codificata nel Codice di diritto canonico. Essa rimonta alla cristallizzazione tridentina ma, già dal quarto secolo d.C., già sussisteva.
Altrimenti...non avremmo avuto la simpatica lotta per le investiture :mrgreen:
 

mame

The Fool on the Hill
La Chiesa Cattolica non è un supermercato, dove si entra e si scelgono i prodotti che ci piacciono o ci servono, la Chiesa va accettata nel suo complesso di norme e spiritualità.

Mi viene da pensare a coloro che si definiscono cattolici non praticanti. Che vuol dire non praticante? Che non vanno in chiesa? Questo significa già violare il terzo comandamento che dice "ricordati di santificare le feste". O che altro? Il cattolicesimo (e il cristianesimo in generale) _è_ pratica. Non solo i pensieri, ma anche le azioni. Non praticare significa fare come le tante attricette che si spogliano sui calendari e poi vanno a farsi fotografare con il velo in testa e la faccia compunta alla tomba di Padre Pio. Sono troppo giovane per averlo conosciuto, ma da quello che so Padre Pio le avrebbe cacciate a suon di scapaccioni.
 

Lexxya

New member
La Chiesa Cattolica ha la sua tradizione e non si impone a nessuno.

Su questo dissento. La chiesa cattolica da sempre cerca di imporre la sua tradizione. E di questi mesi se ne sono sentite tante di dichiarazioni che esortano i politici cattolici a fare leggi che siano conformi alla loro religione. Da sempre la chiesa cerca di indirizzare la nostra legislazione in determinate direzioni, con esiti alterni.

Sul fatto poi che i preti per tradizione non possano sposarsi, non discuto. E' una scelta che spetta solo alla Chiesa come istituzione e lascio pertanto ai suoi membri ogni discussione in merito.
 

mame

The Fool on the Hill
Su questo dissento. La chiesa cattolica da sempre cerca di imporre la sua tradizione. E di questi mesi se ne sono sentite tante di dichiarazioni che esortano i politici cattolici a fare leggi che siano conformi alla loro religione. Da sempre la chiesa cerca di indirizzare la nostra legislazione in determinate direzioni, con esiti alterni.

Sul fatto poi che i preti per tradizione non possano sposarsi, non discuto. E' una scelta che spetta solo alla Chiesa come istituzione e lascio pertanto ai suoi membri ogni discussione in merito.

Esortare non è imporre. Come dice Nanni Moretti in "Palombella rossa", "le parole sono importanti". E poi lo dici tu stessa: si rivolge ai politici cattolici esortandoli a prendere decisioni conformemente al loro credo. Dovrebbe essere nella logica che un cattolico non appoggi il divorzio e via dicendo (parlo per assurdo, visto che ormai la legge sul divorzio è stata approvata trent'anni fa). Sul fatto che la Chiesa dovrebbe in certi casi essere meno invadente mi trovi d'accordo. Ma qui non si parlava di politica, si parlava di vocazioni e di scelta individuale nell'abbracciare o meno una religione. La mia opinione è che si debba fare una scelta: o dentro o fuori. Se sei dentro accetti le regole, altrimenti quella è la porta. Diventa poco credibile un politico divorziato con nuova famiglia a carico che parla di tradizione cattolica.....
 

Mizar

Alfaheimr
Su questo dissento. La chiesa cattolica da sempre cerca di imporre la sua tradizione. E di questi mesi se ne sono sentite tante di dichiarazioni che esortano i politici cattolici a fare leggi che siano conformi alla loro religione. Da sempre la chiesa cerca di indirizzare la nostra legislazione in determinate direzioni, con esiti alterni.

Sul fatto poi che i preti per tradizione non possano sposarsi, non discuto. E' una scelta che spetta solo alla Chiesa come istituzione e lascio pertanto ai suoi membri ogni discussione in merito.
Stavo per rispondere con la solita solfa de: "esortare non significa imporre" quando leggo il felice post di mame; post il cui contenuto condivido quasi completamente.
Aggiungerei che la tradizione della Chiesa cattolica è - volenti o nolenti - la nostra tradizione. I nostri atti - il nostro condividere o il nostro dissentire - sono filiaizione legittima di quella tradizione.
Che poi il credente cerchi di "espandere" la propria cerchia e di fondare politicamente la propria trama di idee, mi pare ampiamente legittimo (oltre che connaturato alla triade confessionale orientoccidentale del crescente, della stella e della croce).
Volendo ammettere vi siano delle colpe a monte dell'italico confessionismo strisciante (cit.), esse riguarderebero gli abitanti delle Camere. Ergo, il corpo elettorale.
Ciò...sempre volendo ammettere vi siano delle colpe a monte...
 

stellonzola

foolish member
Sono d'accordo con Mame quando dice che la Chiesa Cattolica ha delle regole e se non ti vanno bene puoi scegliere un'altra confessione. Io non sono credente, ma lo sono stata, e mi rendo conto che non puoi appoggiarti ad una religione prendendone solo quello che ti stà bene. (anche se mi hanno detto che per il Buddismo funziona così :? dovrei informarmi)
Sposare i preti o meno? Certo un uomo che sente la vocazione ma desidera anche una famiglia dovrebbe cominciare a pensare di diventare un pastore protestante...
Dal punto di vista dei fedeli cambia poco, anzi: credo che molti si sentirebbero più capiti da un prete con famiglia.
Dal punto di vista della Chiesa non riesco a capire bene il problema. Sicuramente si tratta di confermare il dogma così com'è, forse cambiarlo vorrebbe ammettere un qualche errore :? Forse un parroco sposato e con figli sarebbe meno concentrato e avrebbe meno tempo per governare le pecorelle della sua parrocchia... Inoltre ci sarebbero molti problemi riguardo al mantenimento di queste famiglie... e dove la mettiamo la rinuncia in onore e per amore di Dio?...
 

stellonzola

foolish member
Tra l'altro, v'è da dire che...

...ciò è assolutamente ed irrimediabilmente legittimo.

Certo che è legittimo che la Chiesa cerchi di indirizzare la politica... è la politica che non dovrebbe lasciarsi governare dalla Chiesa!
Dal punto di vista personale ogni persona che siede alle Camere, voterà seguendo il suo indirizzo morale (anche religioso), rappresentando quella parte di popolazione che l' ha votato. Ma non deve mai dimenticare che questo Stato è LAICO e quindi la religione può indirizzare fino ad un certo punto!
 

mame

The Fool on the Hill
Dal punto di vista della Chiesa non riesco a capire bene il problema. Sicuramente si tratta di confermare il dogma così com'è, forse cambiarlo vorrebbe ammettere un qualche errore :? Forse un parroco sposato e con figli sarebbe meno concentrato e avrebbe meno tempo per governare le pecorelle della sua parrocchia... Inoltre ci sarebbero molti problemi riguardo al mantenimento di queste famiglie... e dove la mettiamo la rinuncia in onore e per amore di Dio?...

Non si tratta di ammettere un errore. E' un semplice sillogismo. Cristo non era sposato. I sacerdoti cattolici sono i rappresentanti di Cristo in terra. I sacerdoti cattolici non si sposano. Se ci si vuole sposare E fare il sacerdote, ci sono tante altre religioni cristiane che lo prevedono. Non si può essere cattolici a modo proprio. Prendo questo e lascio quest'altro.
 

Zefiro

da sudovest
Sono tre volte che entro in qs 3d ed al momento di rispondere e dire la mia trovo mame e/o Mizar che mi hanno preceduto. Ok. Rinuncio.... :boh:
 

Mizar

Alfaheimr
Sono d'accordo con Mame quando dice che la Chiesa Cattolica ha delle regole e se non ti vanno bene puoi scegliere un'altra confessione. Io non sono credente, ma lo sono stata, e mi rendo conto che non puoi appoggiarti ad una religione prendendone solo quello che ti stà bene. (anche se mi hanno detto che per il Buddismo funziona così :? dovrei informarmi)
Sposare i preti o meno? Certo un uomo che sente la vocazione ma desidera anche una famiglia dovrebbe cominciare a pensare di diventare un pastore protestante...
Dal punto di vista dei fedeli cambia poco, anzi: credo che molti si sentirebbero più capiti da un prete con famiglia.
Dal punto di vista della Chiesa non riesco a capire bene il problema. Sicuramente si tratta di confermare il dogma così com'è, forse cambiarlo vorrebbe ammettere un qualche errore :? Forse un parroco sposato e con figli sarebbe meno concentrato e avrebbe meno tempo per governare le pecorelle della sua parrocchia... Inoltre ci sarebbero molti problemi riguardo al mantenimento di queste famiglie... e dove la mettiamo la rinuncia in onore e per amore di Dio?...


Certo che è legittimo che la Chiesa cerchi di indirizzare la politica... è la politica che non dovrebbe lasciarsi governare dalla Chiesa!
Dal punto di vista personale ogni persona che siede alle Camere, voterà seguendo il suo indirizzo morale (anche religioso),
Concordo.


Ma non deve mai dimenticare che questo Stato è LAICO e quindi la religione può indirizzare fino ad un certo punto!
Ma fino a quale punto ? Chi decide ove sia il limite ?
Si consideri il caso concreto. Io, cristiano eletto dai miei cristiani votanti, ho da scegliere tra una opzione che rispecchi la mia fede e quella dei miei elettori nonché un'altra che non la rispecchi affatto. In base a cosa dovrei scegliere la seconda opzione: sul fondamento di fumiganti fantasmi di laicismo ?
Ed inoltre, se così facessi, non sarei forse irrispettoso dello spirito mio e - cosa ben peggiore - della fiducia dei miei elettori (specchio di democrazia)?
Presso l'altro braccio della bilancia si immagini un ipotetico delegato popolare buddhista: la questione, identica nella foggia, si ripropone anche per lui...non so se mi spiego.

Con questo non voglio avallare qualsiasi tipo di legislazione. E' chiaro che una assurda legge che imponesse il cattolicesimo come religione di stato sarebbe inaccettabile ed incostituzionale. Parlo, piuttosto, di materiae che implichino questioni "etiche" (eutanasia, coppie di fatto, aboro, sperimentazioni genetiche...).
 
Ultima modifica:

kiachan

New member
Io credo che la verità sia che la gente non è più abituata a rispettare le tradizioni perchè alcune, come quella di cui stiamo parlando, comporta una grandissima rinuncia. I preti vivono nella solitudine per tutta la vita. Solitamente vengono trasferiti spesso e in questo modo non riescono a fare amicizia con nessuno ed a lungo andare la solitudine lascia il segno. Ovvio che vedano la rinuncia al matrimonio come qualcosa di pesante da sopportare.

Un mio parente sacerdote mi ha detto che il clero non si sposa per poter dedicare tutta la vita a Dio senza interferenze (è anche il motivo per cui vengono trasferiti periodicamente). Ovviamente credo sia la sua idea personale.
 

Sir

New member
Ovviamente concordo anch'io con i vari mame, Mizar, Zefiro e compagnia cantante. :mrgreen:
Aggiungo solo una cosa che mi pare importante. Essere e definirsi cattolici deve significare, come avete già detto, l'accettazione di tutto ciò a cui fa riferimento l'istituzione "Chiesa di Roma", lo stesso dicasi per protestanti, anglicani, etcetera, ognuno con le proprie regole.
Essere e definirsi cristiani è invece qualcosa di più generico e puro, meno vincolato da istituzioni e dogmi.

stellonzola ha scritto:
e mi rendo conto che non puoi appoggiarti ad una religione prendendone solo quello che ti stà bene. (anche se mi hanno detto che per il Buddismo funziona così :? dovrei informarmi)

Brevemente, per non andare troppo OT e lasciare eventuali altri chiarimenti, se ti interessano, a un'altra sede: :) non funziona esattamente in questi termini, ma si può associare l'approccio al buddhismo con quell'essere cristiani a cui mi riferivo prima. Ed eccezione di qualche raro caso il buddhismo non ha sviluppato un ruolo "politico" nel senso lato del termine, ovvero porsi come fulcro di una comunità dotandosi di un preciso apparato sociale, con una presenza fisica sul territorio; i monaci hanno ovviamente delle regole da rispettare, ma per i credenti non c'è stato bisogno di crearle. La stessa attitudine del buddismo è più filosofica che religiosa, si può decidere di aderire in pieno agli insegnamenti entrando a far parte della comunità (è un atto chiamato "prendere rifugio") ma in realtà non ci sarà alcuna differenza con chi se ne interessa dall'esterno e magari condivide alcuni aspetti; è una questione puramente personale.
 
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