Tolstoj - incipit "Resurrezione"

Clik

New member
Forse non è il migliore dei romanzi di Tolstoj, ma questo inizio è straordinario secondo me.

Che ne pensate?:)

"Per quanto gli uomini, riuniti a centinaia di migliaia in un piccolo spazio, cercassero di deturpare la terra su cui si accalcavano, per quanto la soffocassero di pietre, perché nulla vi crescesse, per quanto estirpassero qualsiasi filo d'erba che riusciva a spuntare, per quanto esalassero fiumi di carbon fossile e petrolio, per quanto abbattessero gli alberi e scacciassero tutti gli animali e gli uccelli, – la primavera era primavera anche in città. Il sole scaldava, l'erba, riprendendo vita, cresceva e rinverdiva ovunque non fosse strappata, non solo nelle aiuole dei viali, ma anche fra le lastre di pietra, e betulle, pioppi, ciliegi selvatici schiudevano le loro foglie vischiose e profumate, i tigli gonfiavano i germogli fino a farli scoppiare; le cornacchie, i passeri e i colombi con la festosità della primavera già preparavano nidi, e le mosche ronzavano vicino ai muri, scaldate dal sole.
Allegre erano le piante, e gli uccelli, e gli insetti, e i bambini. Ma gli uomini – i grandi, gli adulti – non smettevano di ingannare e tormentare se stessi e gli altri. Gli uomini ritenevano che sacro e importante non fosse quel mattino di primavera, non quella bellezza del mondo di Dio, data per il bene di tutte le creature, la bellezza che dispone alla pace, alla concordia e all'amore, ma sacro e importante fosse quello che loro stessi avevano inventato per dominarsi gli uni sugli altri".


Può sembrare un testo semplice, che molte volte viene confusa con la mediocrità, ma non lo è, secondo me.
Esprime tutta la cattiveria umana di fronte alle cose più importanti della vita e siccome le cose più importanti della vita sono le più semplici, allora questo testo ha tutto il suo significato, da leggere con molta attenzione e profondita'.:wink:
Ciao.

 

stellonzola

foolish member
Molto bello questo incipit! In poche righe è racchiusa tutta la storia dell'umanità.
L'uomo che cerca di vincere la natura, che costruisce indiscriminatamente, che si ammassa a vivere gli uni sugli altri, che non vede ciò che di bello ha intorno, che pensa solo al potere e a come essere superiore agli altri (natura compresa).
E la natura, che nonostante tutto, cresce anche in mezzo alla città, fiorisce, continua la sua opera, trasforma in primavera anche il grigiore voluto dall'uomo.
Quseta descrizione ti dona gioia e rabbia, dolcezza e delusione.
Il tutto scritto con la grazia che solo un grande autore è in grado di regalarci.
Credo sia una delle migliori descrizioni dlla natura che abbia letto.
Il tutto in poche righe! :ad:
 

Clik

New member

Sono pienamente d'accordo, il traduttore non deve solo tradurre letteralmente cio' che lui vede scritto, ma dovrebbe tradurre cio' che lui sente cio' che c'è scritto.
Il traduttore dovrebbe essere quasi un secondo scrittore, si deve immedesimare in un testo, in un discorso etc.., come nel caso del nostro incipit.
Qui non c'e' solo una descrizione di qualcosa, ma c'è anche molta poesia e il traduttore deve renderla tale come sicuramente l' ha resa tale Tolstoj a suo tempo e nella seconda traduzione postata da te, quella che non ti e' piaciuta, tutto questo non c'è, ecco perche' fa veramente schifo.
Io ho letto due versioni di questo incipit e devo dire che sono praticamente quasi uguali.

Comunque consideriamoci fortunati nell'aver trovato la versione sicuramente piu' vera all' originale, su questo non c'è dubbio per chi conosce il grande Tolstoj.:wink:
Ciao.
 

white89

InLove Member


Sono pienamente d'accordo, il traduttore non deve solo tradurre letteralmente cio' che lui vede scritto, ma dovrebbe tradurre cio' che lui sente cio' che c'è scritto.
Il traduttore dovrebbe essere quasi un secondo scrittore, si deve immedesimare in un testo, in un discorso etc.., come nel caso del nostro incipit.
Qui non c'e' solo una descrizione di qualcosa, ma c'è anche molta poesia e il traduttore deve renderla tale come sicuramente l' ha resa tale Tolstoj a suo tempo e nella seconda traduzione postata da te, quella che non ti e' piaciuta, tutto questo non c'è, ecco perche' fa veramente schifo.
Io ho letto due versioni di questo incipit e devo dire che sono praticamente quasi uguali.

Comunque consideriamoci fortunati nell'aver trovato la versione sicuramente piu' vera all' originale, su questo non c'è dubbio per chi conosce il grande Tolstoj.:wink:
Ciao.



Certo sarebbe interessante sentire il parere di mame in proposito!
Prima di capitare in questo forum non mi ero mai posta il problema delle traduzioni...ma accipicchia, è importantissimo!

Mame, ma come si fa a non trovarsi in mano cattive traduzioni??
Ci sono case editrici più o meno attendibili in merito? (mi riferisco soprattutto ai classici).
 
Alto