Maturin, Charles Robert - Melmoth l'Errante

TRAMA:
Il libro contiene due racconti. Il primo di Maturin è la storia di un umo, Melmoth, che ha fatto un patto col diavolo: in cambio dell'anima ottiene il prolungamento della vita. E se riuscirà a trovare chi condivida la sua sorte eviterà la dannazione. Il patto risale al XVII secolo e in una serie di episodi, generazione per generazione, Melmoth ottiene solo rifiuti: anche il prigioniero di un manicomio, anche una vittima dell'Inquisizione, nessuno accetta il suo patto. Altro filo conduttore è rappresentato dai suoi amori con la giovanissima Isadora (la sposerà per mezzo di uno spettro e ne ucciderà in duello il fratello...). La ricchezza di scene di terrore e di raccapriccio ha contribuito a farlo diventare un autentico bestselter internazionale. Dimostrazione ne è il secondo racconto contenuto nel volume scritto da Nonoré de Balzac: "Melmoth riconciliato", che costituisce quello che in termini cinematografici è un "sequel". Nella classica ambientazione del mondo finanziario parigino (la Casa Nucingen), un cassiere disonesto che sta per fare un grosso ultimo colpo per poi fuggire, viene sorpreso dall'arrivo di un inquietante personaggio: John Melmoth che gli propone l'ormai consueto patto. Il cassiere accetta ma dopo una breve ebbrezza si accorge di aver fatto un pessimo affare e torna a cercare Melmoth ma scopre che, riconquistata l'anima, è morto santamente riconciliato con Dio. Non gli resta quindi che cercare una nuova vittima: la troverà nel banchiere Claperon, minacciato dal fallimento.

Indiscusso capolavoro della letteratura dell'orrore.
Maturin riesce a narrare l'inenarrabile, a immaginare l'inimmaginabile.
Alcune pagine, nerissime, lasciano atterriti, sgomenti!
E' certo un romanzo essenzialmente "gotico", ma è anche un libro che oggi si può leggere con qualche profitto che non sia solo svago o piacere dell'orrido.
 

ayla

+Dreamer+ Member
Aggiunto!!! E' da molto che lo voglio leggere!!
 

fabiog

New member
Melmoth è un nobile irlandese che ha fatto il patto con il diavolo : in cambio dell'anima ottiene il prolungamento della vita. Se riuscirà a trovare chi condivida la sua sorte eviterà la dannazione. Il patto risale al XVII secolo e in una serie di episodi, anno dopo anno, generazione dopo generazione ottiene solo rifiuti.
Il romanzo è uno dei capostipiti del " horror " inglese di inizio 800 e apre la strada a molti dei romanzi horror successivi e anche dei giorni nostri, soprattutto per le atmosfere tenebrose, la presenza di un " cattivo " che attira l'interesse del lettore, tormentato e seducente tanto da ricordare i vampiri dei romanzi di Ann Rice.
La figura di Melmoth nella storia appare sempre vista da chi la racconta, resta in un certo modo sullo sfondo tranne nella sua storia con Immalì dove invece ne è il protagonista centrale. Il romanzo è poi raccontato secondo un piano di racconto circolare, si tratta di storie nelle storie in cui ciascuno racconta il suo incontro con Melmoth.
A Maturin non preme solo però la narrazione misteriosa, il terrorizzare il lettore, la sua storia è interessante sia per il piano storico ( attraversa il periodo di Cromwell e dell'Inquisizone spagnola ) sia per le denuncie foritssime fatte al mondo della Chiesa spagnola, dei monasteri, ambiente quasi più terrorizzante dello stesso Melmoth.
Per quel che mi riguarda il romanzo mi ha soddisfatto a metà sicuramente la storia è appassionante, molte scene sono indimenticabili e paurose, ma il ritmo spesso è lento, Maturin si dilunga troppo nel narrare le storie dei vari protagonisti, spesso disperdendosi.
Un romanzo cmq interessante per tutti coloro appassionati del genere gotico
 

reader

New member
Melmoth è un nobile irlandese che ha fatto il patto con il diavolo : in cambio dell'anima ottiene il prolungamento della vita. Se riuscirà a trovare chi condivida la sua sorte eviterà la dannazione. Il patto risale al XVII secolo e in una serie di episodi, anno dopo anno, generazione dopo generazione ottiene solo rifiuti.
Il romanzo è uno dei capostipiti del " horror " inglese di inizio 800 e apre la strada a molti dei romanzi horror successivi e anche dei giorni nostri, soprattutto per le atmosfere tenebrose, la presenza di un " cattivo " che attira l'interesse del lettore, tormentato e seducente tanto da ricordare i vampiri dei romanzi di Ann Rice.
La figura di Melmoth nella storia appare sempre vista da chi la racconta, resta in un certo modo sullo sfondo tranne nella sua storia con Immalì dove invece ne è il protagonista centrale. Il romanzo è poi raccontato secondo un piano di racconto circolare, si tratta di storie nelle storie in cui ciascuno racconta il suo incontro con Melmoth.
A Maturin non preme solo però la narrazione misteriosa, il terrorizzare il lettore, la sua storia è interessante sia per il piano storico ( attraversa il periodo di Cromwell e dell'Inquisizone spagnola ) sia per le denuncie foritssime fatte al mondo della Chiesa spagnola, dei monasteri, ambiente quasi più terrorizzante dello stesso Melmoth.
Per quel che mi riguarda il romanzo mi ha soddisfatto a metà sicuramente la storia è appassionante, molte scene sono indimenticabili e paurose, ma il ritmo spesso è lento, Maturin si dilunga troppo nel narrare le storie dei vari protagonisti, spesso disperdendosi.
Un romanzo cmq interessante per tutti coloro appassionati del genere gotico

Ho letto il libro qualche mese fa.
Concordo con l'autore del topic quando sostiente che Maturin si dilunga troppo nel narrare le storie dei vari protagonisti.
E' questo il punto debole del romanzo; c'è il forte rischio di perdersi.
Ma la parte iniziale del romanzo (la parte ambientata nell'atavica dimora) è qualcosa di eccezionalmente terrificante. Raramente ho letto qualcosa di più agghiacciante.
Consigliato agli appassionati di romanzo gotico
 

Dallolio

New member
Su segnalazione di Frundsberg ho intrapreso questa lettura; il difetto già rilevato è quello di allargare indefinitamente alcune vicende degli altri protagonisti, come Alonzo De Moncada nel convento dei Gesuiti, tuttavia anche questa è una storia appassionante... io avrei semmai dato più spazio alla vicenda dell'inglese Stanton e ai figli dell'ebreo di Adonia (storia che viene promessa... ma non c'è!)
La parte più emozionante del testo è il matrimonio tra Melmoth e Immalì nella chiesa sconsacrata e la lunga narrazione della vita all'interno del monastero dei gesuiti, che di fatto costituice gran parte del romanzo (in particolare ricordo la scena dell'albero disseccato e dell'acqua prosciugata). Il finale è molto bello, e mi dispiace, come ho letto da un altro commento, che sia stato fatto un sequel... non ne vedo la ragione visto che la storia è coerente e conclusa...
Voto: 8/10
 

Marzati

Utente stonato
Ho letto questo mattone, mi avevan detto che fosse un passaggio fondamentale per entrare nell' ottica della letteratura gotica; non posso che confermare. I topoi classici ci sono tutti: soprannaturale, castelli, monaci, paura, morte e un “cattivo” davvero cattivo. La figura di Melmoth è affascinante e interessante, e non da meno lo sono alcuni personaggi, come Immalì che è la grazia per antonomasia, una fanciulla incorrotta da corrompere. Il libro è costituito da diversi racconti che si incastrano fra loro, tutti riguardanti Melmoth ma che, talvolta, si dilungano troppo, quasi diventando storie a sé, cosa che spezza molto il ritmo e confonde l’ opera nella sua complessità; c’è stato pure un passaggio nel quale mi era passata, per poco, la voglia di leggere il racconto. A parte questi difettucci, l’ opera è però da premiare, anche perché dà scorci davvero interessanti: è bellissima la parte in cui Melmoth, infine, viene condannato al suo destino. Crisitianità cattolica e ignoranza diventano oggetto di esame e giudizio negativissimo, sicuramente motivato ma di parte. Ne consiglio caldamente la lettura.
 
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