Tabucchi, Antonio - Piccoli equivoci senza importanza

elisa

Motherator
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Una serie di racconti pubblicati da Tabucchi nel 1985 ci svelano tanti piccoli mondi dove si muovono personaggi che creano situazioni che vengono determinate dalle coincidenze, dagli equivoci, dai ritorni e dagli addii. Nulla è come sembra, tra finzione e realtà, e Tabucchi conosce l'animo e lo disvela, anche con pudore ma sempre con molto rispetto ed interesse per tutto ciò che è doppio, dubbio o semplicemente umano.
Una lettura interessante che conferma la mano felice sin dai suoi esordi, di questo grande scrittore.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Lo sto leggendo in questi giorni.Adorabili!
Alcuni racconti li ho capiti,altri meno,ma ciò non ha importanza perchè di Tabucchi mi piace soprattutto il modo in cui scrive,a prescindere dal finale della storia.
Ripasserò a lettura ultimata per commento e citazioni.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Citazioni

Finito!
I miei preferiti sono stati: quello del titolo,Il rancore e le nuvole,Stanze,Any where out of the world e I treni che vanno a Madras.

Pensa come è falsa la scrittura,con quella sua prepotenza implacabile fatta di parole definite,di verbi,di aggettivi che imprigionano le cose,ce le scandiscono in una fissità vitrea...così è la scrittura,che ha la capacità di allontanare di secoli il presente e il passato prossimo:fissandoli.
Anche l'odio è una cosa diffusa,non si lascia imprigionare dalle parole,ha molteplici forme di vivere,sfumature,frange,chiaroscuri impercettibili,flussi,andamenti.Fà sì che di una persona si arrivi a desiderare la morte....E poi,forse,non era odio. (Stanze)

Era una vecchia,e aveva solo trent'anni.I capelli divisi in mezzo alla fronte,già con alcuni fili bianchi,e quell'aspetto deprimente di donna rassegnata,e la sua eterna stanchezza.Dunque che colpa ne aveva lui se qualche anno prima l'aveva amata e ora non l'amava più?Ma forse più che amore la sua era stata solidarietà,il loro matrimonio si era basato sulla solidarietà,ma non era certo stato lui a ridurla in quello stato.Per questo le portava rancore,per come si era ridotta:un volto triste e sciatto nel corpo di una donna stanca.Ma che colpa ne aveva lui della sconfitta di una donna votata alla sconfitta?
Il fondo del mio pensiero è triste;nondimeno,io non sono un uomo triste,e non credo di contribuire a rattristare nessuno.Detto in altro modo:la mancanza di adesione al mio proprio pensare mi libera dal suo maleficio;oppure: più profonda del mio pensare è la mia fiducia nella sua umanità.

La loro era soltanto solidarietà,una sorta di società per azioni esistenziale,questo per lui era l'amore. (Il rancore e le nuvole)

...preferivo cullarla e assaporarla con un certo agio,come si ama fare con le speranze alle quali teniamo molto e che sappiamo hanno poche possibilità di realizzarsi.(I treni che vanno a Madras)

Perchè in fondo l'abitudine è un rito,si crede di fare qualcosa come se fosse un piacere e in realtà si sta ubbidendo a un dovere che ci si è imposti.O anche uno scongiuro,pensò,forse l'abitudine è anche una forma di esorcismo,e poi la si sente come un piacere. (Cambio di mano)
 
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isola74

Lonely member
Tabucchi scrive bene ma non è questo libro uno dei suoi migliori secondo me. Ho trovato alcuni racconti un poco "campati in aria", senza capo nè coda.......
I miei preferiti: Stanze, Rebus e - su tutti- I treni che vanno a Madras
 
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