Lawrence, David Herbert - Anticipatore dei tempi

elisa

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David Herbert Lawrence nacque l'11 settembre 1885, frutto di un'unione infelice fra un padre minatore (in una miniera di carbone) e una madre maestra elementare molto religiosa.
Il suo luogo di nascita, Eastwood, era una piccola cittadina del Nottinghamshire, il cuore delle Midlands industriali dell'Inghilterra. Lawrence fu profondamente attaccato alla madre, che fece ogni sforzo per sottrarre i figli a un destino di proletariato industriale cui li inchiodava la nascita. (Questo periodo della sua vita troverà il suo sbocco letterario nel romanzo Figli e amanti). Fu nel contesto industriale del Nottinghamshire che Lawrence sviluppò la sua ostilità verso l'industria estrattiva rea di aver disumanizzato il padre, distrutto la campagna inglese e l'idillio del suo luogo di nascita; ostilit più che evidente ne L'amante di Lady Chatterley e negli anatemi da Lawrence scagliati contro l'industrialismo e la tecnologia moderna. Da qui nasce il suo "primitivismo" e l'attrattiva che sempre eserciteranno su di lui i luoghi non toccati dal mostro devastante dell' industria: Sardegna, Australia, Messico.
Lawrence si mantenne nella prima giovinezza insegnando in una scuola elementare di Croydon (Londra). Inizialmente aspira alla poesia, a diventare poeta. Nel 1909 pubblica su The English Review i suoi primi versi; nel 1911 e nel 1912 seguirono i primi due romanzi: Il pavone bianco e Di contrabbando, rispettivamente. Nel 1912, lascia l'Inghilterra con Frieda Weekley (nata Von Richtofen), moglie di uno dei suoi professori dell'università, che sposa nel 1914, dopo la pubblicazione del suo terzo romanzo, Figli e amanti (1913). Inizia una vita errabonda che lo condurrà in diversi continenti. Tranne un breve periodo in Inghilterra durante la prima guerra mondiale, Lawrence passò praticamente il resto della sua vita viaggiando per il mondo, dalla Germania all'Italia, all'Australia al Nuovo Messico, alla ricerca di un clima in cui riabilitare i suoi polmoni (gli era stata diagnosticata la tubercolosi, la malattia che alla fine lo portò alla tomba nel 1930, all'età di 44 anni) ma anche spinto dalla sua natura irrequieta alla ricerca di una terra non corrotta dalle sovrastrutture della civiltà e di una vita più a contatto con la natura. Incessante, nonostante i frequenti spostamenti l'attività letteraria. L' arcobaleno (1915) e Crepuscolo in Italia (1916), il primo libro di impressioni di viaggio, cui seguirono Donne in amore (1920) Mare e Sardegna (1921), La Verga d' Aronne (1922), ispirato a un soggiorno fiorentino. In Australia, affascinato da quella terra così vicino al suo ideale, scrisse il romanzo Canguro (1923). In Messico pubblicò Il Serpente piumato (1926) e Mattine messicane (1927). Tornato in Italia, scrisse il suo romanzo più celebre destinato a suscitare grande scalpore, L' amante di Lady Chatterley (1928), di cui scrive ben tre versioni e in cui narra la storia d' amore tra la ricca lady e il suo guardacaccia. Il libro fu vietato in Inghilterra e apparve in edizione integrale solo nel 1960.
Considerato uno dei migliori narratori moderni, Lawrence fu autore anche di numerose raccolte di liriche. Inoltre fra i suoi numerosi scritti figurano lavori teatrali e saggi, soprattutto di critica letteraria. (Vedi un suo saggio su Verga) Ha lasciato anche un importante Epistolario. È del 1929 la sua ultima opera, Viole del pensiero, una raccolta di poesie. L' anno dopo, nel 1930, minato dalla tisi, si spense a Vence in Provenza. Le sue spoglie furono inumate nel Nuovo Messico dalla moglie Frieda.
 
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Ho appena finito di leggere "L'amante di Lady Chatterley", e come ho già detto, andava letto nel 1928 per capirlo veramente. Bello comunque.
 
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elisa

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Volevo solo sgomberare il campo e non far rientrare Lawrence nel genere erotico. Scrive di erotismo ma questo è un altro discorso.
 
Lo so. In effetti le parti in cui Connie parla col marito e con Mellors dello sviluppo societario fa capire come l'opera non abbia uno sfondo prettamente sessuale.
 

angel_eyes

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Lawrence non è uno scrittore erotico.
L'amante di Lady Chatterley, (che è uno dei miei 5 romanzi preferiti) è un libro il cui tema è proprio quello del primitivismo, il ritorno dell'uomo a contatto con la natura in contrasto con quella che era la società contemporanea allo scrittore ma che come tema credo sia attuale tuttora. Proprio per questo la sessualità è uno degli elementi che caratterizzeranno la sua opera, in tutte vi è un'allusione più o meno velata, a partire da Figli e amanti, il suo capolavoro, che è anche autobiografico per finire a Donne innamorate e a L'arcobaleno. I suoi romanzi non sono di facile lettura, io li ho letti quasi tutti, bisogna fare attenzione a ciò che si legge, all'introspezione psicologica, perchè non bisogna dimenticare che lo scrittore s'interessò anche alla psicanalisi scrivendo qualche saggio sull'argomento. L'unico, ma non è un romanzo, che si potrebbe in qualche modo assimilare all'Amante di Lady Chatterley è il racconto lungo La vergine e lo zingaro che cattura l'attenzione dei lettori con la personalitàdei suoi protagonisti e della passione che li attrae.
 
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@books@

New member
Di Lawrence ho letto tanti anni fa tre libri: il classico L'amante di Lady Chatterley, La vergine e lo zingaro, e Il serpente piumato. Mi sono piaciuti molto, al punto di considerare Lawrence tra i miei scrittori preferiti, anche perchè credo che egli si distingua tra gli altri scrittori suoi contemporanei per i temi trattati, e per lo studio approfondito dell'animo umano, soprattutto quello femminile. Mi dispiace solo che la massa conosca Lawrence solo per il noto L'amante di Lady Chatterley, quando invece tutti i suoi romanzi (molti devo ancora leggerli) sono interessanti. Recentemente ho letto La ragazza perduta, molto bello, anche se alla fine mi ha lasciato una strana sensazione di amarezza :shock:
 

Alfredo_Colitto

scrittore
L'amante di Lady Chatterley è un grande libro. Certo, le lunghe discussioni sono un tantino pesanti, ma bisogna tenere conto che lawrence scriveva quasi cento anni fa.

Il serpente piumato l'ho letto molto tempo fa e mi è piaciuto molto. Quando vivevo a Oaxaca, in Messico, andavo spesso a bere un margarita nel bar preferito di Lawrence. Eh, bei tempi...
 

elisa

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Alfredo_Colitto ha scritto:
L'amante di Lady Chatterley è un grande libro. Certo, le lunghe discussioni sono un tantino pesanti, ma bisogna tenere conto che lawrence scriveva quasi cento anni fa.

Il serpente piumato l'ho letto molto tempo fa e mi è piaciuto molto. Quando vivevo a Oaxaca, in Messico, andavo spesso a bere un margarita nel bar preferito di Lawrence. Eh, bei tempi...

Il serpente piumato è un libro che ho amato tantissimo, un romanzo pieno di passione e mi piacerebbe che tu descrivessi il bar dove andava Lawrence, se ti va.
 

Alfredo_Colitto

scrittore
Il serpente piumato è un libro che ho amato tantissimo, un romanzo pieno di passione e mi piacerebbe che tu descrivessi il bar dove andava Lawrence, se ti va.

Il bar non mi ricordo come si chiama. Credo Cafè El Portal e sta nel zòcalo, la piazza principale. Vecchio ma ben tenuto, tavolini di legno e camerieri in camicia bianca e cravattino. la sera era pieno di americani, ma la mattina c'erano solo messicani e pochi turisti. Così mi potevo sedere a un tavolo sulla terrazza e starci tutto il tempo che volevo, a guardare la piazza con un margarita in mano (o due).

Per sfizio ho anche dormito una notte all'hotel Francia, nella stanza 140, quella che Lawrence occupava con la moglie negli anni Venti, per vedere se mi veniva l'ispirazione (all'epoca scrivevo solo cartoline). Adesso è un hotel un po' decaduto ed economico, all'epoca credo fosse lussuoso.
Ora basta, se mi metto a parlare del messico non la finisco più. :roll:
 
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elisa

Motherator
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Alfredo_Colitto ha scritto:
Per sfizio ho anche dormito una notte all'hotel Francia, nella stanza 140, quella che Lawrence occupava con la moglie negli anni Venti, per vedere se mi veniva l'ispirazione (all'epoca scrivevo solo cartoline). Adesso è un hotel un po' decaduto ed economico, all'epoca credo fosse lussuoso.
Ora basta, se mi metto a parlare del messico non la finisco più. :roll:

belli questi sfizi! il Messico dev'essere un luogo meraviglioso, unico, ti invidio molto
 

zolla

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ricordo con piacere anche io una giornata trascorsa a oaxaca con gli nidigeni che dicevano:eek:ssaka senor?no es aqui es en japon!x sottolineare la nostra traballante pronuncia...bella città..que viva mexico!!!
 
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