Hume, David

sergio Rufo

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Contro tutto cio' che e' morale.

Quando Hume dice di avere prudenza questo contrasta la presunzione di molti filsofi, ad esempio quel Kant cosi' certo in metafisica come nella morale, oppure tipo quell'Hugo, cosi' sicuro nei suoi ideali dell'anima.
Infatti Hume ricorda a lor signori ( non a Kant venuto dopo, ma a quelli come lui) che la filosofia naturale e' ben diversa dalla filosofia morale.
Se nella prima l'esperienza basta o puo' aiutare ad osservare ad esempio il movimento di un corpo riproducendo il fenomeno e osservandolo, nella seconda le cose si fanno complicate.
Nella filosofia morale l'osservatore e' lo stesso individuo osservato e pertanto risulta sospetto, fortemente sospetto il suo osservare.
Come si puo' pensare che l'osservatore di se' medesimo non sia un poco interessato? come si puo' credere che non voglia vedere le cose come lui le vuole vedere?
Dunque prudenza! la filosofia morale, in un certo senso e' profondamente egoista!
 

sergio Rufo

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Idea e impressione.

Come spiegherebbe Hume il vomito di Aue ( Le benevole di Littel) ?
forse e' una morale? forse e' una compassione? forse e' un' indignazione?
Il vomito di Aue e' una impressione o un'idea contrastata e negata ( l'idea del vero e della pace.)?
Forse e' la negazione di un valore universale ( vita e morte) non riconosciuto?

Se noi pensiamo in questo momento a mille morti trucidati l'idea ci lascia abbastanza neutrali.
Potremmo ritenere questa idea come una brutta idea, una cattiva idea, una malvagia idea: potremmo dire non e' giusto.
Ad ogni modo, pero', un minuto dopo riprenderemmo la nostra vita.
Ma se noi alzandoci dall'ufficio , usciamo in strada e vediamo i mille morti, la cosa ci scombussola freneticamente: nel primo caso abbiamo solo l'idea, nel secondo l'impressione.
Il secondo caso ci coinvolge direttamente; siamo li' sul posto, vediamo, tocchiamo, rimaniamo disgustati.
Ma cosa ci disgusta? forse l'ingiustizia di quello che e' accaduto? forse il valore morale sacrificato e negato? o forse l'aspetto sensoriale e corporeo?
Se il valore morale avesse cosi' tanta importanza e fosse assolutamente un cardine del nostro sentire, allora la sola idea dovrebbe rivolgerci lo stomaco e vomitare, ma questo non accade.
Accade invece quando l'impressione e l'esperienza ci porta ad esperire questa sensazione.
Il vomito di Aue e' solo quel " vedere" e l'aspetto morale si fa sentire solo in un secondo tempo,( se si fa sentire) perche' la morale e' solo un'idea, ma si sa bene che senza l'esperienza l'idea di una cosa non puo' esistere.
Si ha idea di una cosa soltanto quando l'abbiamo vissuta, l'abbiamo ben delineata, la conosciamo personalmente.
Come puo' dunque un valore morale intervenire come passione se mai una volta l'abbiamo vissuto come impressione?
Forse , come dice Hume, e' l'educazione a pensarla in questo modo?
Ma questo e' un altro discorso.
 
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