Wired Italia: le tendenze ed un assaggio del futuro

Fabio

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Membro dello Staff
Copertina di Wired Italia - Immagine copertina wiredWired non ha bisogno di molte presentazioni, la sua versione internazionale è una delle riviste più famose e ben riuscite al mondo. Tratta di "futuro", ovvero, è una rivista che non parla solo di tecnologia ma bensì anche di tendenze, modi e costumi in atto e del futuro. Parla di tendenze. La versione internazionale, per quei numeri che ho letto, non delude mai.

La versione italiana era partita molto bene. Non troppe pagine, begli articoli, begli argomenti, etc.
Con il passare dei numeri si è sempre più banalizzata ed inspessita, la preferirei con meno pagine ma con contenuti più di livello... e con meno pubblicità banali.

Non rinnoverò l'abbonamento ma la consiglio caldamente.

Il primo editoriale:
Sedici anni fa un italiano ha fondato il giornale più bello del mondo, un giornale che a leggerlo sembrava venisse dal futuro. Lo ha fatto a San Francisco, dove il futuro arriva sempre un po' prima.
Quel giornale era Wired e quell'italiano era Louis Rossetto.
Per trovare i soldi per la sua impresa Rossetto aveva girato due anni l'Europa e l'America con otto fogli coloratissimi e immagini ritagliate da libri e riviste. Sul primo foglio c'era scritto soltanto: Manifesto per un nuovo magazine.
La sua visione a molti apparve folle: mai tanta tecnologia buona è stata a disposizione di così tante persone; queste persone, se si mettono assieme, possono cambiare tutto in meglio, possono fare una rivoluzione.
Il nuovo magazine doveva diventare la bandiera e il faro.
Così è stato.
Oggi Wired torna a casa, in Italia, per raccontare la vostra passione per il futuro. Per diventare la vostra bandiera. Di nuovo: può sembrare folle parlare di innovazione in questo paese, adesso. Ma se non ci fossero italiani innovatori nonostante questo paese, noi non saremmo arrivati fin qui.
Wired siete voi,
voi che vi entusiasmate per un progetto che ci migliora la vita, voi che credete nel valore della comunicazione e della condivisione delle idee, voi che scegliete di lavorare assieme per un grande obiettivo, voi che fate ricerca scientifica ogni anno con meno fondi eppure non mollate, voi che conoscete il senso profondo della rete nel paese d'Europa che la usa peggio.
Ogni mese Wired sarà una fonte di energia rinnovabile alimentata dalla passione delle vostre storie. Le grandi idee che cambiano il mondo.
Non so se un giornale da solo possa davvero cambiare il mondo ma se gli Usa oggi hanno il primo presidente wired della storia, forse è anche perché nel 1993 lì nacque un magazine che fece diventare cultura diffusa questi valori. Dare voce a chi cerca le soluzioni, perché i problemi già li conosciamo.
Adesso tocca a noi.
Dopo il nostro incontro al porto di San Francisco, Rossetto mi ha mandato una bella lettera piena di consigli. Finisce così: "Thanks for being curious. I really hope that you are successful. As I said yesterday, the appearance of your Wired Italia is a dream for me, un sogno!"
Quel sogno, Louis, è il nostro sogno.
Benvenuto, Wired!
Il meglio deve ancora venire.
 

Apart

New member
Io avevo sottoscritto l'abbonamento annuale a questa rivista - che sta quasi per scadere -: un po' per curiosità, un po' perchè spinto dal prezzo irrisorio che proponevano (e che continuano a proporrre).
A mio parere, è una bellissima rivista: intelligente, accattivante, innovativa (sia nella forma che nel contenuto), alternativa, futuristica, ricca di argomenti interessanti (che spaziano ovunque) e di curiosità. Al primo impatto può sembrare una rivista per pochi eletti (esperti di informatica, di energie alternative, ecc.), poi quando cominci a sfogliar le pagine e a leggervi cosa c'è scritto ti accorgi che è alla portata di tutti. Credo che prolungherò ancora l'abbonamento.
 
Io avevo sottoscritto l'abbonamento annuale a questa rivista - che sta quasi per scadere -: un po' per curiosità, un po' perchè spinto dal prezzo irrisorio che proponevano (e che continuano a proporrre).
A mio parere, è una bellissima rivista: intelligente, accattivante, innovativa (sia nella forma che nel contenuto), alternativa, futuristica, ricca di argomenti interessanti (che spaziano ovunque) e di curiosità. Al primo impatto può sembrare una rivista per pochi eletti (esperti di informatica, di energie alternative, ecc.), poi quando cominci a sfogliar le pagine e a leggervi cosa c'è scritto ti accorgi che è alla portata di tutti. Credo che prolungherò ancora l'abbonamento.

Accattivante e innovativa molto! E' di di grande interesse, non sono abbonato ma la compro sempre, insieme a Jack più commerciale come contenuto ma NERDISSIMA uguale :p
 

Evy

Member SuperNova
Avevo comprato il numero dove c'era l'articolo della leggenda di Paul McCartney è morto.....
Molto interessante come rivista, poi su Vanity fair c'è sempre un pezzo del direttore di Wired :wink:
 
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