RollingStone Magazine

Andavo alle elementari la prima volta che comprai "rollingstone" e subito mi conquistò, il fatto di poter in qualche modo far partecipi i lettori così da esprimere il nostro parere sul loro operato mi rimase stupito,è un po' come sentirsi in contatto con i gruppi che amiamo, le interviste dettagliate e intriganti e i retroscena raccontati con naturalezza dei nostri "eroi", fanno conoscere ad un fan tutti gli aspetti dell artista in questione. Emozionante è leggere interviste inedite a mostri sacri della musica, la rivista non guarda solo al pubblico amante del genere rock, ma si è spesso avvicinato anche al pop, ha pubblicato notizie inerenti a Tiziano Ferro per esempio.
La rivista non tratta solo musica, ma stili, usi e costumi, arrivando anche alla politica, sempre con l'obiettivo di far conoscere e comprendere. L' edizione italiana, che nel suo insieme ricalca quella americana, riporta tutte le maggiori notizie della versione americana, ma con l'aggiunta di servizi sulla scena italiana e la partecipazioni di gente come Luttazzi, Ghezzi o Massimo Coppola.
La rivista non è niente male, ha tantissime pagine e approfondimenti anche se qualcuno potrebbe riscontrarci troppa patinatura e soprattutto troppa pubblicità (tipo Max o Gq).
Il mensile è- diretto da Michele Lupi e Carlo Antonelli ed edito da Ixo Publishing Italia. Lo si trova in edicole e nelle librerie Feltrinelli al prezzo di copertina di 2,90 euro.
Se qualcuno volesse fare il pignolo potrebbe dire che non ci sono moltissime recensioni, si parla forse un po’ poco di musica e un po' troppo di costume.
E’ vero, la pubblicità è esagerata; alcuni articoli possono sembrare un po’ superficiali, ma la rivista, a mio parere, nel complesso non è affatto da buttare. Al di là del patinato, un giornale è una rivista che serviva nell’edicole italiane.
Le recensioni che ci sono (che non sono comunque poche) sono ben curate; forse la pecca può risultare un eccessivo buonismo (ma sono ben poche le riviste di musica immuni da questo difetto).
Se siete ancora diffideti, almeno un numero, per vedere com’è il giornale, consiglio di acquistarlo :wink:
 
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