Calvino, Italo - Se una notte d'inverno un viaggiatore

Dorylis

Fantastic Member
Se una notte d'inverno un viaggiatore è un romanzo di Italo Calvino pubblicato nel 1979.
« E' un romanzo sul piacere di leggere romanzi »
(I.Calvino)
Il romanzo ha la struttura in realtà di un metaromanzo, dove all'interno della storia principale si inseriscono altre storie, pressochè slegate dal contesto generale. I capitoli dispari portano avanti la trama del romanzo, che funge in realtà da filo conduttore e da "pretesto" per raccontare storie diverse, i cui incipit sono nei capitoli pari. Il romanzo è composto complessivamente da 22 capitoli, 12 numerati e 10 con un titolo, corrispondente ai "romanzi" inseriti nel libro. Nei capitoli della storia principale, vengono usati tempi verbali al presente, mentre nei romanzi interni viene usato il passato.
Un lettore (chiamato esplicitamente Lettore), apprestatosi a leggere un nuovo libro, si accorge dopo poche pagine che la storia si interrompe per una cattiva impaginazione del volume, senza procedere. Va alla libreria per reclamare e incontra la Lettrice, Ludmilla, che ha lo stesso problema. Forniti entrambi dello stesso volume sostitutivo, cominciano insieme la lettura del libro, ma essendo anch'esso incompleto vanno alla ricerca del finale, imbattendosi in un terzo libro, del tutto differente. La ricerca della conclusione li porta sempre, per i più svariati collegamenti, alla scoperta di libri nuovi ma sempre incompleti. In questa avventura letteraria, che li porta anche alle prese con un'immensa quanto assurda organizzazione segreta che falsifica dei libri d'autore, i due si innamorano e si sposano.

A me questo libro non è piaciuto tanto perchè calvino si prende gioco del lettore.Tutte le diverse storie che il Lettore era costretto a sentire pur di continuare il romanzo iniziato in origine mi stavano appassionando e sul più bello della vicenda Calvino si interrompeva passando ad un'altra.. 6/10 :?
 
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sweepsy

Crazy anarchist!
La delusione l'ho presa io...che mi sono ritrovata direttamente dentro il romanzo quando mi sono accorta che c'era un errore di tipografia per cui ad un certo punto il romanzo è ricominciato daccapo. Ci sono rimasta troppo male, mi stava piacendo il meccanismo ma non pensavo di restarne vittima anch'io :D
Devo ancora ricomprarlo, con la precauzione di guardare prima se ci sono errori, ma prima devo completamente riprendermi dallo shock!!! :lol:
 

sweepsy

Crazy anarchist!
:D A me sarebbe anche piaciuto se l'avessi letto tutto eheh... comunque appena posso lo riprendo, stando attenta...però che storia assurda!
 

sweepsy

Crazy anarchist!
L'ho ripreso. In libreria ho raccontato la storia della prima volta che lo comprai, da un'altra parte a dire il vero, e si è divertita un mondo, però commentando "se non capitano con Calvino queste cose con chi devono capitare?" e ha proprio ragione :D
Ora comunque posso finirlo!!!
 

alisa

Amelia Member
Buffa esperienza Sweepsy!

A me questo 'romanzo' è piaciuto molto, proprio per questa sua struttura così particolare, che conferma la geniale originalità di Calvino.
 
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Elena.90

Curly member
Calvino è uno dei miei autori preferiti in assoluto, ma "Se una notte d'inverno un viaggiatore" mi ha fatto venire i nervi! Una volta capito com'era il meccanismo, non perdevo tempo a leggere le singole parti dei romanzi lasciati a metà...
Però la trama in sè è molto originale e interessante ed è bello lo stato di stupore in cui ti ritrovi quando ti accorgi che le vicende che leggi sono lasciate incompiute: io, personalmente, ci ho messo un po' prima di capire che Calvino l'aveva fatto apposta! :mrgreen:
 
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sweepsy

Crazy anarchist!
siasiqueneau ha scritto:
sweepsy... Quello che ti è capitato con questo libro è un miracolo. Che bello cacchio! :wink:

Miracolo? :shock:
Io lo chiamerei sfiga, ma anche colpo di fortuna :D Dipende dai punti di vista
Anyway l'ho ripreso ed è integro, stavolta posso finirlo!!!
 

Masetto

New member
Piuttosto un esercizio di (pur ottima) scrittura che un bel libro secondo me. I due protagonisti sono scialbi. Bello il finale, ma per arrivarci occorre attraversare un libro senz'anima, fatto di pezzi di bravura "montati" su una trama da fumetto...
 

giorgia!

New member
Ho appena iniziato a leggerlo...ed il primo capitolo è stato già sorprendente e a mio parere divertentissimo...amo Calvino e il suo stile mi piace un sacco!:D
 

pigreco

Mathematician Member
Finito di leggere questa mattina in treno. Un libro davvero bellissimo. Uno di quei romanzi che dopo poche pagine pensi: "Non ho mai letto niente di questo genere!" Calvino produce un romanzo molto più complesso di quel che si pensi. Le implicazioni logiche sono di altissimo spessore, i livelli del romanzo sono molteplici (meta-romanzo, meta-meta-romanzo...). In Italia forse il solo Pirandello ha fatto qualcosa di simile nel teatro con i suoi personaggi in cerca d'autore. Inoltre i vari "inizi" dei romanzi sono poi nient'altro che dei racconti (dei bellissimi racconti) che hanno una vita propria e potevano tranquillamente essere inseriti in una raccolta indipendente. A mio parere Calvino ha trovato il modo di metterli assieme cucendoci intorno una meravigliosa storia (meta-storia) parallela che li unisce come le perle di una collana. L'autore si conferma a mio modesto parere il più grande scrittore italiano del '900, non foss'altro per la varietà della sua produzione letteraria. Romanzo assolutamente da leggere.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Credevo di aver già messo il mio commento a questo libro,avendolo letto 2 volte,la seconda di queste con il gruppo di lettura qui sul forum.Il mio giudizio è doppio,nel senso che l'ho trovato ambivalente e mutevole,con un'alternanza di pagine davvero avvincenti ed interessanti ad altre purtroppo noiose e piatte.Quindi a volte ho provato immedesimazione e consonanza con il testo,altre ho fatto fatica a proseguire x la difficoltà e mancanza di interesse verso lo scritto.
Comunque credo che se sono riuscita a terminarlo x la seconda volta,le pagine interessanti siano state la maggioranza.
Vorrei aggiungere una cosa da condividere con voi: tra i 10 inizi dei romanzi,ho fatto una scelta di quelli che avrei davvero voluto continuare a leggere e sono il 3°,4°,6° e 9°.Per quest'ultimo c'è un breve discorso a parte,nel senso che x me potrebbe anche considerarsi terminato,in quanto io l'ho inteso come il destino che ritorna,si ripropone nella somiglianza tra ciò che è accaduto prima al padre e poi al figlio.Al "lettore" la possibilità di immaginare la stessa sorte del padre (la salvezza) oppure l'opposto (la morte) nel duello.
 

Emma96

New member
L'ho finito ieri. Veramente bello, mi sentivo frustrata tanto quanto il lettore all'interrompersi di ogni racconto.
Ho immaginato di ritrovarmi in una situazione del genere, che panico!
E' stato il primo libro di Calvino che ho letto e... che dire?
Frustrante, astruso (certe frasi le rileggevo anche tre volte) e con uno sfondo incredibilmente romantico!:D
 

Doctor Funk

Lost in translation..
Mi presento ufficialmente al forum con la recensione su uno dei libri che più mi hanno colpito.

Questo è un libro da leggere, senza "se" e senza "ma". Un'esperienza unica, la trasposizione su carta dell'avanguardia teatrale iniziata da Pirandello, come d'altronde è già stato notato. Non è un libro facile e potrebbe risultare frustrante verso la metà, ma ne vale davvero la pena perchè è un libro fuori dal comune. Se a tutto questo si aggiunge una scrittura magistrale (proponetemi qualche autore contemporaneo che sarebbe in grado di scrivere così. Per quanto mi riguarda non esiste..) e una quantità di spunti riflessivi davvero notevole, forse si può capire il valore di questo capolavoro.

Nota finale: e se a scuola si sostituissero gli ormai abusati promessi sposi con un titolo come questo, magari un po' più vicino alla realtà attuale? Brutto?
 
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Minerva

New member
Come ho già detto, in occasione del GdL, questo libro è piacevolmente contorto, semplicemente brillante. :ad:
 

white89

InLove Member
Questo libro, unico nel suo genere, è stato un'esperienza nuova per me...
L'ho apprezzato moltissimo e, con la narrazione in seconda persona singolare, il coinvolgimento è stato totale...e ovviamente mi è dispiaciuto non poter terminare le storie!

Bellissimo il primo capitolo in cui troviamo il Lettore in libreria ed in generale tutti i pensieri che Calvino lascia trasparire sul mondo dei libri.

Consigliatissimo!
 

asiul

New member
Inserisco il mio commento del GdL :YY

“Ora siete marito e moglie, Lettore e Lettrice. Un grande letto matrimoniale accoglie le vostre letture parallele. Ludmilla chiude il suo libro, spegne la sua luce, abbandona il capo sul guanciale, dice:- Spegni anche tu. Non sei stanco di leggere? E tu: - Ancora un momento. Sto per finire. Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino”

Chiudo il libro …
Ecco. Ho finito di leggere questo capolavoro. Giudizio 5/5

Ad un lettore "distratto" potrebbe sembrare che il libro non porti da nessuna parte. Tanti racconti iniziati e mai finiti.
Vi chiedo; non è questa la vita? L’inizio di qualcosa che non sappiamo come andrà a finire. Mah! Il bello forse è proprio in questa sua imprevedibilità.

Niente è come sembra nel romanzo. Lo stesso Calvino negli ultimi capitoli ci avverte ...

Sta’ attento, Lettore, qui tutto è diverso da come sembra, tutto è a doppia faccia …”.

Ed è proprio così. Dentro ogni storia c'è un pezzo di puzzle del romanzo. Alla fine mettendo tutto assieme ne troviamo il senso. Un'immagine chiara. Un invito a riflettere. Non soltanto su cosa sia la lettura o la struttura di un romanzo. Ma più in generale la vita.

Molte sono le frasi che ho sottolineato e riletto. Troppe da trascrivere. Ne riporto alcune.

“Il racconto dovrebbe dare il senso di spaesamento dei luoghi che vedo per la prima volta ma anche di luoghi che hanno lasciato nella memoria non un ricordo ma un vuoto.”

“…leggere vuol dire spogliarsi d’ogni intenzione e d’ogni partito preso, per essere pronta a cogliere una voce che si fa sentire quando meno ci s’aspetta, una voce che viene non si sa da dove, da qualche parte al di là del libro, al di là dell’autore, al di là delle convenzioni della scrittura: dal non detto, da quello che il mondo non ha ancora detto di sé e non ha ancora le parole da dire.”

“Rinunciare alle cose è meno difficile di quel che si crede:tutto sta a cominciare. Una volta che sei riuscito a prescindere da qualcosa che credevi essenziale, t’accorgi che puoi fare a meno anche di qualcos’altro, poi ancoradi molte altre cose.”



Insomma, il mio parere è positivo. Conoscevo Calvino, ma non avevo ancora letto questo romanzo. Resta il mio giudizio su di lui. Un maestro della scrittura. Un modo di raccontare originale. Unico. Sa essere; ironico, sensuale, serio, riflessivo. Davvero completo.
 
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