Nemirovsky, Irene - Il ballo

risus

New member
Il signor e la signora Kampf hanno deciso di dare un ballo nella loro lussuosa dimora, evento che sancirà il loro ingresso definitivo ed inattaccabile nell'alta società parigina.
Ci saranno più di duecento invitati, un'orchestra, caviale e champagne, sfarzo in ogni angolo del salone di ricevimento... ma non ci sarà Antoinette, la figlia quattordicenne
dei Kampf, per decisisione irrevocabile di sua madre che la ritiene ancora una bambina...
... ma Antoinette ha quasi quindici anni, non è più una bambina...

Mi diletto a leggere i romanzi brevi e i racconti, soprattutto quando non conosco l'autore, non so come scrive... e questo è il primo libro che leggo di questa scrittrice ucraina.
70 paginette o poco più, si legge in un paio d'ore... un libro piccolo ma semplicemente perfetto!!! Lo strumento ideale per conoscere un'autrice sopraffina!!!!!
La sua scrittura è semplice, essenziale ma allo stesso tempo meravigliosa!!! Le sue descrizioni suscitano un tumulto di emozioni in chi legge, i suoi dialoghi sono leggeri ma estremamente taglienti, i suoi personaggi comuni, banali ma che la Némirovsky trasforma in armi affilate che è abilissima ad usare...
In 70 paginette viene scandagliato l'animo di due donne, identificata la statura morale di un uomo, portati a galla i sentimenti più nascosti di alcuni, scoperta la superficialità di altri... in 70 paginette c'è amore ambizione risentimento istinto rabbia affermazione crudeltà... e forse ognuno potrà trovarci molto altro ancora...
io me lo metterei in borsa e me lo porterei in vacanza... così piccino com'è...
:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 
Ultima modifica di un moderatore:

Peggy

New member
Ho preso questo piccolo libretto per conosce l'autrice,nuova per me.
Ne sono rimasta entusiasta,in meno di 100 pagine ci sono condensate il rapporto madre e figlia,ipocrisia sociale,vendetta e tante altre cose,tutto scritto con una chiarezza e uno stile magnifico.
Mi è piaciuto molto,non vedo l'ora di leggere altro di questa scrittrice bravissima,ma con un destino tanto triste e che non meritavamo di perdere!
 

risus

New member
Ho preso questo piccolo libretto per conosce l'autrice,nuova per me.
Ne sono rimasta entusiasta,in meno di 100 pagine ci sono condensate il rapporto madre e figlia,ipocrisia sociale,vendetta e tante altre cose,tutto scritto con una chiarezza e uno stile magnifico.
Mi è piaciuto molto,non vedo l'ora di leggere altro di questa scrittrice bravissima,ma con un destino tanto triste e che non meritavamo di perdere!
sono molto contento che ti sia piaciuto...
poi, vista la mole, credo che una possibilità gli possa essere facilmente concessa...
(salvo repulsione istintiva nei confronti delle opere BREVISSIME!!!!)
:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 

claki

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Il signor e la signora Kampf hanno deciso di dare un ballo nella loro lussuosa dimora, evento che sancirà il loro ingresso definitivo ed inattaccabile nell'alta società parigina.
Ci saranno più di duecento invitati, un'orchestra, caviale e champagne, sfarzo in ogni angolo del salone di ricevimento... ma non ci sarà Antoinette, la figlia quattordicenne
dei Kampf, per decisisione irrevocabile di sua madre che la ritiene ancora una bambina...
... ma Antoinette ha quasi quindici anni, non è più una bambina...

Mi diletto a leggere i romanzi brevi e i racconti, soprattutto quando non conosco l'autore, non so come scrive... e questo è il primo libro che leggo di questa scrittrice ucraina.
70 paginette o poco più, si legge in un paio d'ore... un libro piccolo ma semplicemente perfetto!!! Lo strumento ideale per conoscere un'autrice sopraffina!!!!!
La sua scrittura è semplice, essenziale ma allo stesso tempo meravigliosa!!! Le sue descrizioni suscitano un tumulto di emozioni in chi legge, i suoi dialoghi sono leggeri ma estremamente taglienti, i suoi personaggi comuni, banali ma che la Némirovsky trasforma in armi affilate che è abilissima ad usare...
In 70 paginette viene scandagliato l'animo di due donne, identificata la statura morale di un uomo, portati a galla i sentimenti più nascosti di alcuni, scoperta la superficialità di altri... in 70 paginette c'è amore ambizione risentimento istinto rabbia affermazione crudeltà... e forse ognuno potrà trovarci molto altro ancora...
io me lo metterei in borsa e me lo porterei in vacanza... così piccino com'è...
:mrgreen::mrgreen::mrgreen:

Sono d accordissimo con tutto quello che hai scritto! Un piccolo libricino per intuire la grandezza di questa autrice sopraffina come hai scritto tu. Qualche anno fa in una bancarella trovai una raccolta di 3 suoi racconti brevi, lo comprai e ne sfogliai un po' le pagine e rimasi incantata dal suo modo di scrivere, poi lo misi da parte xké probabilmente avevo altro da leggere e lo prestai, non mi fu più restituito e con il tempo mi dimenticai di questa scrittrice, e del suo genio, recentemente l ho riscoperta su amazon con un estratto di la preda, sono rimasta nuovamente incantata dal suo modo di scrivere così ho scaricato per il mio kindle una serie di suoi romanzi che presto leggerò.:wink:
Le emozioni che riesce a trasmettere: la tristezza della ragazzina, l egoismo e le manie di grandezza dei suoi genitori, la nemirowsky riesce a catapultare i lettori nella famiglia kampf e quasi farne parte...
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
letto alcuni anni fa, mi aspettavo qualcosa di più da questa scrittrice, invece c'è un racconto lungo, interessante e abbastanza ben scritto, però un po' banale, leggermente paranoico ed impostato
 

stellonzola

foolish member
Di solito non amo i racconti o i romanzi brevi, ma questo posso dire che mi è piaciuto. Storia semplicissima, forse pure banale, ma mi ha colpito.
Mi ha divertita l'ironia usata nella descrizione dei genitori arricchiti che organizzano il ballo per farsi notare e per diventare famosi (invitando alla fine un sacco di persone non "per bene" ma non importa perché sono famosi...).
Bello lo sguardo della figlia, che sembra quasi osservarli da un altro pianeta, come se stesse fuori da un acquario cercando di capire cosa combinano i pesci. Lei soffre e cerca di comprendere i suoi genitori, ma si rende conto che il loro modo di fare è frivolo e si sente molto più profonda di loro. Li mette alla prova e si stupisce delle loro reazioni e dei loro comportamenti. Quella che doveva essere una vendetta alla fine le apre occhi e comprende che il mondo degli adulti non è poi così "maturo" come si aspettava. Questo ballo al quale nemmeno partecipa la fa crescere in un modo inaspettato, lei credeva di diventare adulta danzando con qualche cavaliere misterioso e sentendosi parte di una comunità ed invece lo diventa spiando il mondo dei grandi, comprendendolo per la prima volta e criticandolo.
Mi è piaciuto soprattutto perché non mi ha lasciato l'idea di incompiutezza che di solito mi danno gli scritti brevi.
 

Jessamine

Well-known member
È un libriccino scorrevolissimo, l'ho divorato in un solo viaggio in treno, e devo dire che è stato piuttosto piacevole. Forse anche io, soprattutto leggendo i commenti che lo descrivono come un ver e proprio capolavoro, mi sarei aspettata qualche cosa in più. Ma è comunque una lettura molto piacevole, e sicuramente leggerò altro della Némirowsky.
È scritto abbastanza bene, le descrizioni sono fresche e vivide, anche se non amo la sovrabbondanza di puntini di sospensione (ma dopo Céline, questo è niente!). Devo dire però che npn son riuscita D entrare in empatia con nessuno dei personaggi: i genitori sono sicuramente personaggi negatii, i cui soli valori sono i soldi e l'apparire ad ogni costo, e il totale disinteresse e la mancanza di affetto verso la figlia è deplorevole. Però ho trovato Antoinette un po' arrogante e supponente, nel suo credersi a tutti i costi migliore e superiore ai suo genitori, pur non avendo ella stessa un comportamento esemplare (e non solo per la "vendetta", che secondo me è stata più che altro dettata dall'impulso e dalla rabbia momentanea), ma anche per i suo atteggiamento sprezzante e un pochino "da vittima".
In ogni caso, è stata una lettura molto piacevole.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
La vera protagonista di questo brevissimo, spietato romanzo è l'invidia. Colei che (quasi) tutti conosciamo ma che fingiamo, soprattutto con noi stessi, di non conoscere :mrgreen: L'invidia di Antoinette nei confronti di chiunque partecipi a quella che per lei è la vita vera, della madre nei confronti della figlia e della gente appartenente a quella società da cui brama di essere accettata, della cugina Isabelle, personaggio minore ma notevole...L'autrice, bravissima, descrive i sentimenti più negativi e scomodi in modo semplice e crudele e racconta con efficacia il personaggio di Antoinette, giovanissima protagonista, il suo cinismo conseguente alla desolante situazione familiare, ma potrebbe essere "buona" una ragazzina cresciuta con genitori insulsi, scioccamente autoritari e anaffettivi? Forse l'esperienza personale mi direbbe di sì, ma l'autrice sembra dire il contrario con grande soddisfazione, come se la vendetta di Antoinette fosse la sua contro il mondo. Difficile, nonostante tutto, non solidarizzare, magari con le dovute riserve. Per me è troppo breve per essere un capolavoro, ma è un libro significativo, colpisce per la sua crudezza. Non lo dimenticherò presto.
 

Minny74

New member
L'ho comprato ieri per caso, e devo dire che sono quasi alla fine. E' ben scritto. Toccante il rapporto conflittuale madre-figlia nel periodo dell'adolescenza. Antoniette cerca di differenziarsi dalla madre, la quale, allo stesso tempo, fa di tutto purchè la figlia non emerga come persona con una propria individualità. Un libro scritto intorno agli anni trenta, ma il rapporto descritto tra madre e figlia è tutt'oggi molto simile.
 

Lollina

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Némirovsky, Irène - Il ballo

Non sempre la biografia dell’artista è necessaria alla comprensione della sua opera, anzi in qualche caso un eccesso di informazioni rischia di pilotarla in una direzione che l’autore non avrebbe voluto. Non è questo però il caso di Irène Nemirovsky, vera rivelazione, a 70 anni dalla morte, degli ultimi anni. Senza conoscere la sua molteplice – e non pacificata - identità di ebrea russa trapiantata in Francia, il suo forzato cosmopolitismo, la sua appartenenza per caso alla cerchia degli eletti, i membri della nuova aristocrazia capitalista degli anni ’30, non comprenderemmo lo sguardo lucido, affilato con cui illumina il mondo. Uno sguardo che svela senza pietà ipocrisie, ambizioni frustrate, la mostruosa assenza di scrupoli dettata dalla corsa al successo attraverso la sopraffazione, l’assoluta incapacità di sentimenti veri: né l’amore, né la compassione hanno un posto nel mondo. Di questa visione raggelante della storia la deportazione e morte ad Auschwitz sembrano solo una tragica conferma.
Nel racconto “Il ballo” (1930) al centro c’è lo smascheramento della relazione più mitizzata e mistificata, quella maternale, in realtà uno spietato gioco al macello tra due donne: la donna-madre alto-borghese, donna orpello da esibire, strumento di riscatto sociale in bilico sul confine della giovinezza, e la donna-figlia, incolpevolmente ingombrante, ancora negata alla vita e imprigionata tra desideri e aspirazioni dell’adolescenza, ma già pericolosa ombra per la bellezza materna sotto le luci del successo sociale.
Su questa madre distante e ostile, sulle finzioni del teatrino sociale, la quattordicenne Antoinette saprà prendersi una piccola ma spietata vendetta.
 

happytelefilm

New member
con questo "piccolo" capolavoro ho scoperto una scrittrice eccezionale, una grande conoscitrice dell'animo umano, morta troppo giovane. Sto leggendo le altre sue opere e al momento rientra tra i miei scrittori preferiti.

voto 9.
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Antoinette è una ragazza adolescente, vive a Parigi e da poco si è trasferita con i genitori in un grande e lussuoso appartamento. Il padre si è arricchito improvvisamente con non si sa bene con quali affari e la madre, invece, vanitosa e arrivista, non vede l'ora di ostentare un lusso e una "nobiltà" che non le appartengono e non riesce a controllare.
Per dare sfoggio della loro neonata ricchezza la madre di Antoinette decide dare un ballo al quale inviterà marchesi, conti, consoli, ambasciatori ecc. ecc.
Tutto queste breve romanzo della Nèmirovsky si svolge intorno ai preparativi di questo grande evento, dal quale la giovane Antoinette viene tenuta in disparte e relegata in uno sgabuzzino la sera della festa. Ma Antoinette non è più una bambina è riuscirà in qualche modo ad avere la sua rivincita.
 
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Grantenca

Well-known member
E' un libro breve, ma emblematico, di una cattiveria spietata. Traspare, da queste pagine, l'odio viscerale che l'autrice ha nutrito per la propria famiglia d'origine, segnatamente per la madre.
 

LearnToKill

New member
Libro breve e che quindi, in poche parole, arriva dritto al punto. Mentre leggevo, immedesimandomi nella protagonista, Antoniette, mi chiedevo "ma cosa farei al suo posto?"; una madre odiosa, vanitosa oltre ogni limite, che si ergeva sopra tutto e tutti per la ricchezza acquisita da poco, altezzosa, egoista, ma sopratutto arida dentro e superficiale. La costrizione imposta ad Antoniette di non partecipare al ballo, sarà il motivo della rottura definitiva e la decisione, improvvisa, di una vendetta spietata, distruggendo tutto ciò che la madre considerava fondamentale. Non posso negare che, nel mentre che metteva in atto la sua vendetta, ho sorriso! Ed è "grazie" a questa vendetta che Antoniette ha potuto poi abbracciare nuovamente, anche se per poco, la madre.
 

Mofos 4ever

New member
"Il ballo" è un libro che non ho apprezzato molto, poichè nessun personaggio mia ha colpita in modo positivo, in particolar modo la madre, alla cui descrizione aggiungerei l'aggettivo "gelosa"( gelosa della giovinezza della figlia) e, fino a circa metà del libro, Antoinette, ovvero sino a prima di attuare la sua vendetta, che credevo mai si sarebbe realizzata. Tuttavia anche io mi sono posta la stessa domanda di Learn ToKill e non ho trovato una risposta esaustiva, della quale fossi veramente convinta.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Non sono riuscita a parteggiare né per la madre (odiosa e insopportabile) né per la figlia (troppo immatura ma con la voglia -sbagliata per me- di crescere presto), quindi questo racconto mi ha lasciata un po' perplessa e indecisa su un giudizio finale, ma essendo breve non credo possa bastare per conoscere l'autrice che vorrei cmq approfondire (ho già a casa un altro suo libro).
La descrizione dei sentimenti negativi è anche ben fatta, ma purtroppo non sono riuscita ad apprezzarlo più di tanto :boh: e la vendetta finale mi è sembrata esagerata ed inutile visto che la figlia non se ne è potuta vantare :twisted:.
 

wolverine

New member
Mi é piaciuto, anzi mi ha folgorato. I sacrifici compiuti dalla famiglia kampf per raggiungere i gradini più alti della società e volerne fare sfoggio con un ballo che poi...beh meglio non rovinarlo a chi ancora deve leggerlo. ..comunque é interessate con il suo intricato rapporto tra relazioni e contatti
 
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