Parise, Goffredo - Il prete bello

SALLY

New member
Uscito nel maggio del 1954, "Il prete bello" riscuoterà un clamoroso successo. E rileggendolo oggi ci accorgiamo che il suo segreto sta tutto in quella genesi: nella festosa eccentricità dei personaggi che popolano un labirintico e fiabesco caseggiato nella Vicenza del 1940, e di colui che saprà stregarli tutti: don Gastone, il "prete bello". Personaggi quali la ricca signorina Immacolata; le Walenska, madre e figlia, che si scaldano ingrandendo con una enorme lente l'unico raggio di sole che penetra nella loro stanza; il cav. Esposito, che tiene sotto chiave le cinque figlie concupiscenti; Fedora, la cui rigogliosa natura si spande dagli occhi e da tutto il corpo; e la cenciosa banda di ragazzi truffaldini e sentimentali che nei vicoli e sotto i portici cercano ogni giorno di sopravvivere. In tutti loro, nelle vene e nel sangue, l'atletico, elegante, vanesio don Gastone si infiltra come una passione oscura, violenta ma capace di dare improvvisamente vita.


E' la fotografia fedele della provincia veneta,ma non solo,degli anni 30',più che la storia,mi è piaciuto il contesto dove si è svolta,mi ha risvegliato nostalgia per i racconti di mio padre,dei miei zii,la periferia,i cortili dei palazzoni dove i ragazzini si ritrovavano,sbrindellati,affamati,allo stato brado,dove l'unico pensiero fisso era quello di procurarsi qualche lira e da mangiare.Una lettura scorrevole,a tratti divertente,un quadro perfetto dell'ambiente,dove aleggia fin dal principio la consapevolezza di un'esistenza difficile.
 

darida

Well-known member
mi incuriosisce...preso nota :)
Di questo autore ho letto I sillabari e L'Odore del sangue, abbastanza sconvolgente quest'ultimo
Mi piacciono gli spaccati di provincia anche quelli a fosche tinte :)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
L'ho letto qualche anno fa,lo trovai nella libreria di mio padre e il titolo mi incuriosì.
Te lo consiglio Darida,visto che come me sei fan di Andrea Vitali,perchè nello stile,nella storia di provincia narrata da Parise e nei vari personaggi da lui descritti ho trovato abbastanza lo stile del nostro caro dottore :wink:.
 

SALLY

New member
mi incuriosisce...preso nota :)
Di questo autore ho letto I sillabari e L'Odore del sangue, abbastanza sconvolgente quest'ultimo
Mi piacciono gli spaccati di provincia anche quelli a fosche tinte :)

Anche a me piacciono,non ci sono grandi gesta ed eroi,ma un campionario umano quasi completo :mrgreen: io non conoscevo questo autore,mi è piaciuto,proverò a cercare qualche cosa d'altro.


L'ho letto qualche anno fa,lo trovai nella libreria di mio padre e il titolo mi incuriosì.
Te lo consiglio Darida,visto che come me sei fan di Andrea Vitali,perchè nello stile,nella storia di provincia narrata da Parise e nei vari personaggi da lui descritti ho trovato abbastanza lo stile del nostro caro dottore :wink:.

Anche questo che ho letto io è datato,è uno di quei libri che trovai nel pianerottolo...è costato 350 lire,finito di stampare nel 1965 :mrgreen:
 

darida

Well-known member
Sono a metà, ma non decolla.:roll:

Be', le atmosfere sono abbastanza cupe e l'azione manca, sotto un certo punto di vista credo che non decollera' mai, Meri :roll:
PS la sconsiglerei come lettura novembrina, due sono i casi: soporifero o deprimente...o entrambi, sai che botta :mrgreen: :wink:
 

Meri

Viôt di viodi
Finito! Non credo che consiglierò questo libro, nè che rimarrà impresso nella mia memoria. L'ho trovato un po' noioso, i fatti si susseguono, ma non seguono un filo, manca, a mio parere,una vera storia. Anche il finale lascia perplessi.
 

Meri

Viôt di viodi
URL=http://img547.imageshack.us/i/parise.png/]
parise.png
[/URL]
 

bouvard

Well-known member
Il prete bello è un libro che nella sua semplicità descrive perfettamente la realtà della provincia italiana negli anni immediatamente precedenti allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Leggerlo è come guardarsi un film del Neorealismo, stessa miseria, stessi monelli abbandonati a se stessi, stessa capacità di industriarsi, di divertirsi e gioire di piccole cose. Non siamo a Napoli, o a Roma, come in tanti di quei film, ma nel Veneto, ma a parte questo dettaglio geografico non cambia altro, perché nel Veneto come a Roma i bambini per strada tra povertà e sporcizia imparavano a cavarsela da soli davvero troppo presto. Sergio e Cena sono amici, amici davvero, come gli adulti - sempre pronti a parlarsi alle spalle – non sanno esserlo. Sono compagni sempre pronti a dividere fra loro i pochi spiccioli raggranellati, come gli adulti, sempre pronti ad ingannarsi, non sanno fare. Intorno ai due bambini ci sono poi tutti gli altri personaggi con le loro vicende: le signorine, attempate bruttine zitelle quarantenni decisamente divertenti nei loro assurdi e irreali patemi d’amore; una guardia carceraria in pensione attaccata al suo gabinetto come al più prezioso bene del mondo; un prete tale solo di nome; una bella ragazza sensuale, una poco di buono agli occhi delle benpensanti e pie zitelle, ma l’unica insieme ai due bambini ad emergere come personaggio positivo di questo libro.
Non sarà forse un capolavoro, ma a me è piaciuto. Consigliato.
 
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