Manchette, Jean-Patrick - Pazza da uccidere

risus

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Il signor Hartog ha ereditato una fortuna con la morte di suo fratello e di sua cognata scomparsi in un tragico incidente... è diventato uno degli uomini più ricchi ed influenti di Parigi e l'eredità gli ha portato anche l'affido del nipotino ormai orfano, Peter.
Essendo impegnato con i suoi affari e spesso lontano da casa, ha assunto una bambinaia per prendersi cura del piccolo, Julie, appena dimessa da un istituto per malattie psichiatriche (e non è la prima volta che Hartog fa una scelta "socialmente utile" nel prendere gente a servizio :mrgreen:).
Il rapporto tra Julie e Peter non è esattamente idilliaco, i due si scontrano ripetutamente e su ogni cosa... sarà un incontro "fortuito" ad avvicinarli e a cementare la loro unione, l'incontro col sig. Thompson, un killer di professione, disposto a tutto pur di portare a termine il suo mandato...

Prima di tutto: vi sconsiglio vivamente di leggere la quarta di copertina!!! troppe troppe troppe anticipazioni su quello che accade!!! come si dice? spoiler? bene, spoiler... (mi riferisco all'edizione in mio possesso, Einaudi Stile Libero)
Avevo riposto molte aspettative su questo libro e su questo autore che non avevo mai letto, lo definiscono un maestro del poliziesco/noir francese... mah, sarà...
aspettative in buona parte disattese...
La storia parte molto bene, sembra molto interessante ed affascinante... ma a metà libro comincia a dissolversi, a diventare un po' banale, affrettata, un po' scontata...
Fioccano descrizioni (fini a sè stesse, secondo me) di scene quasi apocalittiche :)mrgreen::mrgreen::mrgreen:) che poco hanno a che fare con un noir... e poi,
quarta di copertina a parte, molte cose mi sono sembrate ampiamente prevedibili...
Il finale? poteva andare meglio... il ribadire concetti che si erano già capiti mi è sembrata una mancanza di sicurezza di Manchette ( come a dire: se non lo avete capito da cosa ho già scritto, ve lo esplicito chiaro e tondo...)...
:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
Ci sarà qualcosa da salvare, mi chiedete? Beh, sì... La scrittura è buona, l'idea interessante, lo stile non male (asciutto, senza fronzoli, tagliente... almeno fino a metà)... poi è apprezzatissimo da molti lettori, magari rientra nei vostri gusti...
se ve lo trovate a tiro, provate a leggerlo, soprattutto se amate il genere...
non dite però che ve l'ho consigliato io!!!!
:mrgreen:

 
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