Patterson, James - La memoria del killer

Cold Deep

Vukodlak Mod
copj13.asp


Alex Cross ha affrontato serial killer, psicopatici, criminali di altissimo livello. Eppure c'è una sfida che ancora rimane in sospeso, da anni: l'omicidio di sua moglie Marie, la madre di due dei suoi tre figli. Marie gli era morta tra le braccia, in seguito a un colpo di pistola, forse diretto a lui, o forse... Ma quando il detective John Sampson, suo amico da una vita, chiede il suo aiuto per un caso di uno stupratore seriale, le cose si complicano. Perché quel caso pare avere alcuni agganci con l'omicidio di Marie. E basta questa possibilità per riaprire gli squarci d'incubo. La risposta, è nella memoria dell'assassino, e solo catturandolo vivo Cross potrà ottenerla. O, forse, la risposta è nella sua memoria, e solo tacitandola Cross potrà trovare pace.

il ritorno di Alex Cross dopo i casi del Lupo in un libro dove finalmente viene spiegata la morte della prima moglie Marie, gli elementi per un buon thriller ci sarebbero tutti ma Patterson sembra essersi perso in se stesso, forse scrivere 4 libri l'anno è un pò troppo anche per lui.

3/5
 

robarr

New member
Non trovo nulla di che ne in questo romanzo ne nell'altro che ho letto ( la tana del lupo), si legge ma non ti trascina
 

LettriceBlu

Non rinunciare mai
Nel complesso mi è piaciuto, più avvincente dei precedenti tre. Alex non lavora più per l'FBI, fa lo psicologo e ogni tanto dà una mano a John come consulente, quindi può dedicarsi a scoprire chi abbia ucciso la moglie Maria più di dieci anni prima. Il colpevole non è affatto scontato, c'è incertezza fino alle ultime pagine e alla fine viene rivelato da una persona totalmente inaspettata, che tacendolo per tutto questo tempo ha fatto una scelta che non condivido. Ha tenuto dentro di sé un segreto troppo ingombrante, rivelandolo ad Alex avrebbe in primis potuto liberarsi la coscienza e, cosa più importante, donare al detective la pace interiore che meritava.
Il serial killer di turno è stato sicuramente tra i più brutali e ripugnanti: per come faceva a pezzi le vittime, ma soprattutto sottometteva e terrorizzava le donne che stuprava. Vissuto complicato e innegabilmente dotato di grande intelligenza, il suo unico errore è stato diventare sempre più incontrollabile e sfuggente. Ha giocato con il fuoco sia con le forze di polizia che con la mafia: spesso l'ha avuta vinta sul nemico, ma alla fine non è più potuto sfuggire alla morte, ne era troppo circondato.
 
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