Gli amici si scelgono o si accettano?

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Una domanda strana, gli amici si scelgono oppure si accettano quelli che "il destino" ci propone. Una persona con le proprie scelte e decisioni si muove verso spazi e situazioni in cui può trovare "amici" ma quello che mi chiedo è "gli amici si scelgono"? E' il destino che ti propone una rosa di persone da cui "attingere" i propri amici e quindi è una scelta "per esclusione tra una lista proposta dal destino" oppure noi con le nostre scelte riusciamo a crearci "la lista"?
Boh.
 

Biancaneve

New member
Il destino sicuramente fa la sua parte sia in amicizia che in amore. Poi siamo noi che veniamo inconsciamente attratti da una persona piuttosto che da un'altra proprio come una calamita ed effettuiamo la "scelta nella lista" ma è sempre una scelta inconsapevole dettata più dal cuore che dalla mente.
 

Zefiro

da sudovest
gli altri universi

Una persona con le proprie scelte e decisioni si muove verso/in “certi” spazi e situazioni in cui si incontrano “certe” persone. Ci si relaziona per così dire nell’ambito di rose numerico/qualitative in qualche modo limitate, dai contorni sfocati forse, ma in qualche modo definiti. In quest’ambito verosimilmente, in qualche modo, più o meno scegliamo chi ci è più consono, chi ci va più a genio. Il tempo farà il resto, implacabile filtro oppure, come più raramente succede, come magico moltiplicatore.

E’ pur vero che, chissà da dove, chissà in che circostanza, chissà per quale caso può accadere che da chissà quale universo completamente “altro” da noi può verificarsi l’imprevisto. Per scoprire che non si può stare senza. Molti, ciascuno di noi forse, ripensandosi, sa che questo e vero. Nella mente di ciascuno, ripensandosi, comparirà un volto che concretamente incarna questa decisiva imprevedibilità nella propria vita.

E’ incredibile quanti desideri, finanche necessità vitali, abbiamo senza saperlo.

E’ incredibile quanto poco sappiamo di noi, finché qualcosa non accade. Nonostante noi magari...

Quando non se può fare a meno.
 

isola74

Lonely member
Credo che gli amici ci vengano donati....dalla vita, dal destino, da Dio, poco importa.....poi il dono va accolto e trattato con cura:)
 

Cold Deep

Vukodlak Mod
all'inizio sicuramente ci si trova con persone da accettare, ma tra queste usciranno gli amici giusti da scegliere :mrgreen: però se poi si sbaglia sono dolori :paura:
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Credo che gli amici ci vengano donati....dalla vita, dal destino, da Dio, poco importa.....poi il dono va accolto e trattato con cura:)
Non pensi però che consapevolmente o inconsapevolemente ci si muova verso un terreno più "fertile" per la creazione di amicizie durante la nostra vita?
 

asiul

New member
Credo che gli amici ci vengano donati....dalla vita, dal destino, da Dio, poco importa.....poi il dono va accolto e trattato con cura:)

..ma accogliendo/accettando il dono, non vorrebbe dire che hai comunque scelto tu? Potresti anche rifiutare quello che secondo te altri (vita,destino, Dio) ti hanno donato :wink:
 

asiul

New member
Un po’ e un po’…:?
Alcuni li scegliamo, di altri più inconsapevolmente e quasi silenziosamente ne accettiamo l’amicizia, perché non potrebbe essere altrimenti. Quello che non scegliamo, per me, è la circostanza in cui incontreremo questa o quella persona che ci sarà amica.

È vero Zef … ci muoviamo e ci troviamo a prendere delle decisioni in spazi in “certi” ed in alcune di queste situazioni spesso si muovono proprio “certi” amici.
 

Meri

Viôt di viodi
Credo che l'idea della calamita sia corretta, nel senso che nell'ambiente in cui vivi vieni a contatto con un numero di persone con una diversa personalità e carattere e tu ti avvicini maggiormente a quelle con cui hai più cose in comune e che a loro volta si avvicinano a te x gli stessi motivi. Ci sono state persone che, x vari motivi, ho frequentato, ma che non sono riuscita ad accettare come amiche perchè troppo diverse da me e alla fine me ne sono allontanata.
 

isola74

Lonely member
Non pensi però che consapevolmente o inconsapevolemente ci si muova verso un terreno più "fertile" per la creazione di amicizie durante la nostra vita?


beh sì, forse è inevitabile..nel senso che per forza di cose ci troviamo a trascorrere più tempo con persone che frequentano il nostro ambiente (lavorativo, oppure in palestra, in libreria ecc) e quindi già esiste una base comune, poi i reciproci caratteri ( e la volontà) fanno il resto e decidono il futuro della conoscenza
 

isola74

Lonely member
Un po’ e un po’…:?
.... Quello che non scegliamo, per me, è la circostanza in cui incontreremo questa o quella persona che ci sarà amica.

...

è questo che intendo quando parlo di dono, magari conosci una persona perchè quel giorno hai perso il treno o perchè eravate compagni di banco a scuola...
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
il destino non esiste, troppe coincidenze da far quadrare, esiste sicuramente il caso ma ancor più sicuramente la comunanza e la corrispondenza di interessi e modi di sentire. Difficile per me diventare amica di un body builder o di una velona, non frequento gli ambienti e non saprei su che basi costruire la relazione, le mie amicizie partono tutte da un modo di sentire e interessi comuni, sono molto selettiva e se è il caso che me le ha messe vicine di banco o colleghe o nel forum o coinquiline, poi c'è la scelta che le ha fatte emergere, la frequentazione che le ha fatte conoscere, la voglia reciproca di stare insieme che le ha fatte consolidare. Direi che l'amicizia nasce dal caso e si costruisce nella volontà. Si scelgono poco dopo averli accettati. :)
 

Alex_77

New member
Gli amici non credo si scelgano, si può scegliere di essere amici verso quelle persone che hanno dimostrato la loro amicizia nei nostri confronti nel momento del bisogno.
Di sicuro non si accettano, quelli sono i conoscenti.....
 

Nikki

New member
Che verbi curiosi sono stati scelti, come alternative. Io ho sempre usato il verbo "trovare". Gli amici si trovano.
Il meccanismo non è molto diverso da quello dell'innamoramento, io credo. Due persone si incontrano, si notano, anche se forse non subito, si richiamano, entrambe rispondono al richiamo. Nasce il legame. Cosa scegliamo in tutti questi passaggi? Forse ben poco. Guardandosi indietro (ripensandosi, come è stato detto), ci si accorge che con tutta probabilità non si poteva agire altrimenti. A meno di non volersi autoinfliggere infelicità. E nessuno vorrebbe farlo, per ovvie ragioni.
Che differenza corre tra scegliere e trovare? Appunto questa, forse. Il secondo termine implica che non si può agire diversamente. Ci si trova...non c'è spazio per la scelta, bisogna solo prenderne atto.
Che differenza corre tra prendere atto e accettare? E' sempre lei: la scelta. Non si decide di accettare. Ci si limita a prenderne atto. Scoprire che si aveva disperatamente bisogno di una persona di cui si ignorava completamente l'esistenza: il più bello dei misteri. Cito a memoria: è incredibile quante necessità vitali abbiamo senza saperlo (fino a quando, appunto, non percepiamo il loro appagamento). E' commovente fino a che punto ciò sia vero.
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
credo che l'accettazione sia quell'atto che si compie nei confronti dell'altro nel momento in cui lascio che entri nel mio spazio vitale, accetto che ne faccia parte, che ci sia in qualche modo un contatto tra di noi che rimane un punto fermo, che non sia semplicemente uno dei tanti incontri casuali o ripetuti che rimangono all'interno di relazioni più o meno formali o predefinite.
Questo punto fermo che ho accettato di mettere è il nostro punto di partenza, ecco a questo punto nel continuare a scrivere il paragrafo successivo scelgo che storia costruire con te: amicizia, conoscenza, le confidenze di una sera?
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
A volte mi piace, quasi mi diverte e mi rassicura pensare che esista un destino che guida alcune persone affinchè vengano, prima o poi, a trovarsi sulla nostra strada.
Ma forse questo non è altro che un pensiero infantile e non si tratta del destino, ma di un caso particolarmente favorevole. Leggendo i messaggi di questo 3d i flashback si sono susseguiti numerosi nella mia mente, ho pensato alle persone che avrebbero potuto essere e non sono state, a quelle che sono state e non sono più, a quelle che invece, per scelta o per caso o per entrambi, SONO e continuano a essere. Esempio: che cosa sarebbe successo se R. non fosse stata seduta nel banco davanti a me a scuola? Probabilmente non avremmo mai scambiato più di quattro parole e non avrei mai saputo che persona splendida fosse. Non l'avrei SCELTA. Ma quante e quanti R., M., B. e così via non ho potuto scegliere perchè non ho avuto la possibilità di conoscerli o perchè il mio carattere schivo mi ha frenato nel dar loro confidenza, e magari conoscendoli scoprirei che siamo anime amiche o gemelle? Questo pensiero un po' mi rattrista, mi mette ansia.
La vita, le circostanze, il nostro carattere ci permettono di incontrare un numero limitato di persone, e tra queste persone scegliamo, per quanto mi riguarda istintivamente e spesso inconsapevolmente.
 

Peggy

New member
Gli amici non credo si scelgano, si può scegliere di essere amici verso quelle persone che hanno dimostrato la loro amicizia nei nostri confronti nel momento del bisogno.
Di sicuro non si accettano, quelli sono i conoscenti.....

Concordo pienamente con l'opinione di Alex77!!
Io dalle amicizie che credevo di avere ho ricevuto solo delle delusioni! in momenti in cui avevo bisogno anche solo di un abbraccio ho trovato il vuoto...per cui adesso ricambio con la stessa moneta e se trovo la persona che mi dimostra vera amicizia di certo stò attenta a non deludarla.
Ho tanti conoscenti comunque....
 
Tanti conoscenti, colleghi o studenti coetanei, allacciare un rapporto é facile (forse) ma diventare amici é diverso. Credo anche che non conta davvero essere cresciuti insieme o vivere una vita insieme, io ho 25 anni, un amico solo, conosciuto 4 anni fa e ci reputiamo a vicenda migliori amici, tutti quelli con cui ho passato infanzia e adolescenza sono spariti. Colpa mia? Colpa loro? comunque non eravamo Amici veri e propri a prescindere da a chi vada attribuita la colpa di essersi persi per strada.
AMICI credo si trovino e che soprattutto vadano scelti :D
 

Sopraesistito

Black Cat Member
Non sono sicuro di aver capito la domanda, in effetti credo che "scegliere" o "accettare" siano solo due lati della stessa medaglia. In ogni rapporto c'è una parte attiva e una passiva o quantomeno una parte che innesca gli eventi per prima.
Capita che una persona cerchi la nostra amicizia e a noi sta accettarla o meno e capita che noi stessi colpiti da una persona, ne cerchiamo l'amicizia.
Almeno questo è il mio punto di vista, d'altronde probabilmente non sono la persona migliore da ascoltare in questo ambito. :p
 
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