Andrea Toffanin - Titolo non conforme alle regole, editami

Andrea Toffanin

New member
Ciao a tutti.
Sono Andrea Toffanin, ho 32 anni e vivo a Milano.

Da poco ho pubblicato il mio libro d'esordio.

ESCO DI CASA SOLO SE PIOVE
80 componimenti senza un filo logico in prosa poetica illustrata
Rupe Mutevole Edizioni - La Quiete e L'Inquietudine
126 pg. - € 10,00


Mi chiamo Andrea e premetto di non avere tutto sotto controllo. Mi è sfuggita la mano, ma probabilmente è andata dove non sarebbe mai andata per mia volontà. Ho scritto per alcuni anni quello che mi passava per la testa, senza costruire, senza mettere ordine, se non quello dettato dal tempo. 80 componimenti senza un filo logico. In prosa poetica illustrata. Perché effettivamente non hanno un filo logico. Forse più un gomitolo logico. Perché racconto, perché ho fatto finta di scrivere delle poesie. Perché non riesco a non associarvi delle immagini. Mie o di altri. E c’è della musica in sottofondo e del cinema. Grandi passioni, che vengono fuori da sole. Parlo di me, con autobiografico distacco. Quello che sono, quello che non sono, quello che mi sono avvicinato e allontanato dall’essere. Parlo di sentimenti e sensazioni. E situazioni. 80 occasioni per raccontarmi, 80 momenti vissuti con ironia, gioia e incazzatura. Mi chiamo Andrea. Ma questo l’ho già detto altrove. Altrove sì.


E' il libro per chi ha voglia di cimentarsi con i racconti brevi e brevissimi, le false poesie (prosa poetica, nda), la prosa illustrata e i disegni impertinenti.

Veloce per chi ha fretta, lento per chi ha tempo, acuto e poco smussato, non ha un inizio e non ha una fine.
C’è solo quello che sta nel mezzo.
80 pezzi, scollegati tra loro o collegati per caso.
Riflessioni, divagazioni, invenzioni.
Gioia e rabbia. Ma sempre con ironia.
Argomenti che ognuno di voi affronta nel proprio intimo. O almeno io.


questi i link per l'acquisto in internet:
http://www.rupemutevoleedizioni.com
http://www.ibs.it/code/9788896418864/toffanin-andrea/esco-di-casa-solo.html
http://www.reteimprese.it/pro_A40124B97267
http://www.webster.it/libri-esco_casa_solo_se_piove-9788896418864.htm
http://www.deastore.com/libro/esco-di-casa-solo-se-andrea-toffanin-rupe-mutevole/9788896418864.html
http://www.libreriauniversitaria.it/esco-casa-solo-se-piove/libro/9788896418864
http://www.unilibro.it/find_buy/Sch...9788896418864/esco_di_casa_solo_se_piove_.htm



per info, curiosità e opinioni contattatemi su:
http://www.facebook.com/andrea toffanin
http://www.facebook.com/esco di casa solo se piove


Un saluto a tutti.
Toffa
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
benvenuto Andrea e in bocca al lupo per il tuo libro :)
 

Andrea Toffanin

New member
nel senso che il mondo ci deve provare, mi deve leggere, deve buttarsi e fidarsi.
ora il mio libro non è solo più mio, è di tutti
ed è un gran bel libro! :)
 

Andrea Toffanin

New member
questo è il mio libro

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sergio Rufo

New member
ah! quindi se ne arrivano 100 di questi spot il mondo "deve fidarsi" E soprattutto "deve" leggerli, questi libri, per aiutarli. Intanto sono cento bei libri.
Domanda: e chi lo dice, ad esempio, che il tuo e' un bel libro?
 

Andrea Toffanin

New member
sergio, la tua domanda mi sembra un po' inutile e provocatoria, se permetti.
e puoi benissimo risponderti da solo...ma ti do comunque la mia risposta.
io dico che il mio libro è bello, quindi non te lo assicura nessuno.
la mia era una battuta, se non si fosse capito, ma contemporaneamente una ammissione: credo nel mio libro, lo considero un lavoro di una certa qualità (considerando che io sono un perfetto sconosciuto e che si tratta del mio libro d'esordio, nato da una serie di accadimenti che non mi dilungo a raccontare).
quindi se ti va di stare al gioco bene, altrimenti pace.
di sicuro, finché la gente non si fida dell'opinione di noi poveri scrittori da quattro soldi, che è l'unica che vale, almeno all'inizio, rimarremo sempre tali mentre i faletti, i moccia e i fabio volo di turno continueranno a monopolizzare il sistema.
io devo farmi conoscere e la mia opinione è uno dei primi mezzi che ho a disposizione per farlo.
ciao
 

sergio Rufo

New member
La mia domanda e' provocatoria nella stessa misura del tuo spot. Non ho mai visto nessun scrittore da quattro soldi ( o anche quelli affermati) dire: il mio libro e' cosi' e cosi'. Dunque, la parola o l'opinione che tu sostieni come l'unica valida all'inizio ( auto-opinione) non fa testo, lascia il tempo che trova, perche' inevitabilmente promuove il proprio prodotto come eccelso. Ma si sa: la pubblicita' e' l'anima del commercio.
Vedi, Toffanin, il problema in generale non e' il tuo libro o quello di un altro: il problema piu' complesso sta, invece, in questo tipo di sistema editoriale.
I Moccia, Faletti, Volo, lo testimoniano: se chiunque puo' avere successo senza avere scritto niente ma solo scribacchiato, allora, tutti ma proprio tutti si sentiranno legittimati a scrivere. In italia ci sono piu' scrittori che lettori e fin qui va tutto bene se vogliamo.
Quello che incomincia ad andare meno bene ( almeno per me) e' un altra cosa: e' il fatto che sembra che a questo fenomeno non si puo' piu' opporre niente. E' un diluvio universale al quale non c'e' scampo.
Il lettore si deve sorbire migliaia e migliaia di titoli che un minuto dopo essere stati scritti spariscono; si deve sorbire i rincari dei libri dovuti anche ai ricuperi ( sui titoli importanti) delle case editrici per le perdite di tirature invendute ( eh ci credo!); si deve sorbire le lusinghe, gli inviti, i corteggiamenti di fantomatici scrittori per poi accettare anche qualche insulto se il loro libro non e' piaciuto; si deve sorbire, insomma, in modo quasi bovino, questa nuova cultura dello scrivere a tutti i costi di chiunque alla mattina si alza e decide di essere scrittore.
I Faletti nascono anche per questo.
E poi , se permetti, Tofanin, mi sembra strano davvero che non ti senti provocato dai " benvenuto" , o dai " clap clap che bravo!, applausi! ", che riceverai a destra e a manca ( quanti di pura cortesia non si sa) mentre subito inviti un " diffidente" a stare al gioco -o se no - pace ed amen. Questa si' che e' una provocazione bella e buona: vuoi giocare da solo?
 

Andrea Toffanin

New member
Il tuo discorso fila e lo condivido da più punti di vista.
A mio parere la sostanza della problematica legata alla pubblicazione dei libri è questa: tutti vogliono scrivere e le case editrici sono disposte a pubblicare tutti, dietro (lauto) pagamento.
Di per sé non è un problema se la gente vuole scrivere, perché scrivere è una cosa meravigliosa. È molto negativo, invece, che non vi sia, da parte degli editori, il lavoro di ricerca ed investimento sul talento di chi si affaccia per la prima volta nel mondo della letteratura. Che sarebbe semplicemente quello che sono tenuti a fare in quanto editori, invece fanno i commercianti di libri, gli stampatori.
La storia della nascita del mio libro è un po’ differente da quello che capita normalmente ai giovani scrittori, ma la sostanza non cambia poi di molto.
Ormai gli editori pubblicano chiunque sia in grado di coprire le spese di pubblicazione, giusto perché non si verifichi una perdita. È deprimente e uccide il mercato.
Altro discorso è invece l’estrema difficoltà di raggiungere davvero il pubblico per un giovane/sconosciuto scrittore. Non c’è spazio perché il poco spazio che esiste è occupato dai soliti big o dalla Parodi di turno o dal libro di Totti. Per carità, come ho detto sopra, ognugno è libero di scrivere ma nel paese dell'ipotetica realtà sarebbe bello che tutti avessero la possibilità concreta di accedere al marcato, secondo canali che hanno struttura.
Questo è un argomento piuttosto complesso e qui ne parlo in modo semplicistico.

Per concludere, invece, i benvenuto e i clap-clap di cui parli sono semplici manifestazioni di cortesia, a cui rispondo, perché sono educato, con altrettanta semplice cortesia. E non fanno di certo male.
I pareri di chi mi conosce e di chi mi ha letto davvero, sono tutt’altra storia.
Il mio “diffidare” del tuo atteggiamento nasce solo dal fatto che esprimere una “critica” nei confronti di chi non conosci è espressione del democratico diritto di opinione ma può risultare un po’ arrogante, alle volte. soprattutto per chi è permaloso come me.

Ma in fondo è utile, visto che stiamo parlando seriamente e non c'è nessuna polemica.

Ti saluto
 

sergio Rufo

New member
Toffanin concordo con quanto dici.
Infatti non e' che sia il tuo libro ad essere messo in questione: e' proprio, come dicevo, questo pazzo sistema che si e' instaurato nell'editoria italiana ad essere messo sotto esame.
Non ti nascondo, che a volte, quando vedo questi giovani scrittori che si auto-promuovono in modo anche pomposo ( io di qui... io di la'...) mi salta subito la mosca al naso.
In certi casi e' un moscone.

Se tu parli di "diffidenza" arrogante posso dirti una cosa: l'arroganza e' anche dall'altra parte, da parte degli scrittori. ( esordienti e non solo )
Presentazioni tipo: io non sono un esordiente ma sono uno scrittore....( primo libro) ; la mia poesia vi sorprendera' per chiarezza...; vi spiego tutto di me, vi segnalo gli indirizzi dove acquistare il mio libro....; eccoVi le recensioni di qui' e di li'.....; insomma, queste autocelebrazioni hanno qualcosina del presuntuosetto a dire poco.
Qualcuno mi ha spiegato chi era Omero...

Capirai bene che un lettore deve difendersi.
La lotta, comunque, e' soprattutto contro l'editoria e gli editori ma questa passa necessariamente nel non accettare chiunque venga pubblicato. Se no si fa il loro gioco.

Piu' volte ho detto: non l'ho letto e non mi piace e sono convinto ( se vai al di la' di quello che sembrava direttamente personale) che tu abbia gia' capito cosa intendo dire. Questione di fiuto anticommerciale.

Per il resto condivido la tua critica a questo mondo editoriale, ma ti rivolgo una domanda: e se tu ne stessi fuori? se scrivessi per te senza preoccuparti di....vendere?
Non c'e provocazione in questa domanda.
E' solo una riflessione.
 

Andrea Toffanin

New member
il lettore deve difendersi
lo scrittore può attaccare e può usare l'autopromozione
il lettore ha il libero arbitrio, può benissimo decidere che di una cosa non gliene frega nulla.
comunque, se non sbaglio, questa pagina di internet è fatta per chi come me ha voglia di presentarsi, di fare autopromozione.
e nell'autopromozione uno si vende come meglio crede
a me non piace il commercio, figurati, ma la promozione di una forma d'arte fatta come si fa su questo sito non può che essere positiva, se non per il fatto che apre dibattiti come quello che abbiamo aperto.
è naturale che sta a te decidere se la promozione fatta da una persona ha un carattere di onesto e ironico discorso o se invece è un pacchiano e superficiale modo di autocelebrarsi.

la tua ultima domanda mi è piaciuta.
io ho scritto per me da quando ho 10 anni...credo di aver avuto una produzione più prolifica di stephen king e l'ho fatto anche con le cose che costituiscono il mio libro.
mi hanno offerto l'occasione di raccogliere una serie di scritti e di organizzarli in una opera autosufficiente e presentabile agli altri.
è una opportunità che ho colto al volo perché credo che i miei scritti abbiamo una potenzialità letteraria che possa essere condivisa con gli altri.
per questo motivo parlo di avventura. questa è un'avventura, nella mia vita.
non mi aspetto nulla di diverso dalla soddisfazione di aver costruito un piccolo mondo parallelo con le mie parole.

buona notte
 

sergio Rufo

New member
il lettore deve difendersi
lo scrittore può attaccare e può usare l'autopromozione
il lettore ha il libero arbitrio, può benissimo decidere che di una cosa non gliene frega nulla.
comunque, se non sbaglio, questa pagina di internet è fatta per chi come me ha voglia di presentarsi, di fare autopromozione.
e nell'autopromozione uno si vende come meglio crede
a me non piace il commercio, figurati, ma la promozione di una forma d'arte fatta come si fa su questo sito non può che essere positiva, se non per il fatto che apre dibattiti come quello che abbiamo aperto.
è naturale che sta a te decidere se la promozione fatta da una persona ha un carattere di onesto e ironico discorso o se invece è un pacchiano e superficiale modo di autocelebrarsi.

la tua ultima domanda mi è piaciuta.
io ho scritto per me da quando ho 10 anni...credo di aver avuto una produzione più prolifica di stephen king e l'ho fatto anche con le cose che costituiscono il mio libro.
mi hanno offerto l'occasione di raccogliere una serie di scritti e di organizzarli in una opera autosufficiente e presentabile agli altri.
è una opportunità che ho colto al volo perché credo che i miei scritti abbiamo una potenzialità letteraria che possa essere condivisa con gli altri.
per questo motivo parlo di avventura. questa è un'avventura, nella mia vita.
non mi aspetto nulla di diverso dalla soddisfazione di aver costruito un piccolo mondo parallelo con le mie parole.

buona notte

ho compreso.
Se sei prolifico come King c'e' da augurarsi un nuovo It italiano se permetti la battuta.

Dunque: uno scrittore attacca e un lettore si difende.
Se il risultato ( che non dipende da me e da te, sia chiaro) e' questo, c'e' da mettersi le mani nei capelli: a questo siamo arrivati? tra scrittore invadente e lettore assediato, non c'e' piu' dialogo?
Io credo l'opposto: tra scrittore e lettore ci dovrebbe essere una reciproca comprensione; io scrivo per me e per i miei futuri lettori e io leggo quello che uno scrive perche' so che scrive per passione.
Invece no: mi fanno scrivere quello che si vende e mi fanno leggere quello che spacciano per letteratura.
Cosa fare? ri-allearsi, ecco cosa fare. Trovare una nuova forma di comunicazione tra scrittore e lettore. Spazzare via gli intermediari, i " ponti", i canali d'informazione, la propaganda.
Anzi di piu' e sembra un'eresia: scrivere di meno e leggere di meno.
Forse se io lettore e tu scrittore camminassimo di piu' invece di perderci in mezzo a milioni di parole ( moderne) ci guadagneremmo entrambi: bisogna disintossicarci da questo mondo parallelo.

Il mio e' un discorso in generale, ovvio.
 

Andrea Toffanin

New member
lo scrittore attacca e il lettore si difende?
non è una jihad, secondo me stai travisando un po' la realtà.
c'è una parte che si propone con una creazione (letteratura, musica, arti figurative, fotografia) e una parte che è per natura disposta a coglierla. perché lo vuole, perché è in cerca di questo.
non si tratta di chiamare a casa la gente e proporre una nuovo piano tariffario per internet.
c'è uno scambio consapevole.
io sono in cerca di lettori per essere giudicato dal punto di vista artistico, se mi passi il termine.
fermo restando quello che ci siamo detti sul mondo dell'editoria, fortunatamente esistono questi luoghi di scambio, dove chi come me ha l'occasione di presentarsi e chi come te ha l'occasione di conoscermi.
un luogo dove poi si può trascendere dall'oggetto della discussione (il mio libro, in questo caso) e parlare di altro.
perché limitarlo?
 

sergio Rufo

New member
certo la mia era solo un'iperbole, Toffanin.
Comunque, anche se non condividiamo tutte le reciproche idee, penso che il nostro scambio anche se con qualche punta polemicuccia, sia stato proficuo.
Io credo che sia meglio cosi'.
Io del resto non sono molto informato ( e non solo su questo) sull'editoria nei suoi sviluppi piu' nascosti ma basta andare in una libreria per capire come stia andando questo mondo.
A rotoli, purtroppo.
Comunque in bocca al lupo visto che ci vuoi entrare.
 

Andrea Toffanin

New member
nessuna polemica, seriamente, parlando con te ho compreso di aver di fronte un ottimo interlocutore. e anche io ho già manifestato la positività di questo nostro confronto.
come ho già detto, è un'avventura per me. metto alla prova quello che ho da dire dal punto di vista della scrittura.
il mondo dell'editoria è per me quasi del tutto sconosciuto. "entrarci" è un modo per saperne qualche cosa di più.
 
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