Bernstein, Harry - Il muro invisibile

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Questo romanzo è tratto da una storia vera,quella dell'autore,che ha vissuto la sua infanzia in una cittadina dell'Inghilterra,con un padre dedito al bere e che lavorava in una fabbrica tessile e una madre che ha cercato di portare avanti in maniera decorosa la sua numerosa famiglia (4 figli maschi e 2 femmine).
Il bambino Harry abita in una strada che è divisa appunto da un muro invisibile tra ebrei e cristiani,nel periodo antecedente e successivo alla Prima Guerra Mondiale.
La convivenza tra persone di culto religioso differente non è facile e si acuisce soprattutto in seguito all'amore che sboccia tra Lily,la sorella di 'arry e un ragazzo cristiano,un goy.Ma il loro amore cercherà di spezzare questo filo che impedisce di vivere pacificamente gli uni con gli altri,a causa dei pregiudizi e delle usanze diverse.
In più la miseria che già li lega e poi la guerra che verrà farà capire loro che non è sbagliato unirsi pur restando fedeli alla propria religione.
Lo consiglio perchè è ben narrato e fa piacere conoscere i vari protagonisti che ruotano attorno al protagonista,in particolare ho preferito la sorella maggiore,che alla fine è stata capace di fare le proprie scelte,pubbliche e private,senza farsi condizionare dal contesto familiare e religioso.
Bernstein ha scritto altri 2 libri autobiografici che proseguono la narrazione in America,terra promessa a cui aspirava la madre,sperando di superare la loro povertà,dove la sua famiglia si è trasferita dopo la Prima Guerra Mondiale.
 
Ultima modifica:

pigreco

Mathematician Member
Un romanzo che narra vicende avvenute più di un secolo fa e che purtroppo è di grande attualità. La distanza infinita che intercorre tra persone uguali ma diverse per religione. Non è il solito libro sugli ebrei, ma un romanzo fresco e allo stesso tempo drammatico come pochi. Quel che crea veramente una ferita profonda nel lettore è sapere che tutto quel che viene narrato dal piccolo protagonista è una storia vera. Rimarrà a lungo dentro di me.
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Scritto bene, prosa asciutta ed essenziale. Diciamo che è un libro che deve la sua fortuna al tema (la discriminazione subita dagli ebrei) e al relativo periodo storico tragico (con la relativa problematica della fame e della povertà), più che al talento narrativo di Bernstein. Mi ha commosso la forza d’animo della madre, l’abnegazione nel cercare di crescere al meglio i 6 figli, la sua solitudine interiore (che bella la scena quando cuce di notte davanti al fuoco), la lotta silenziosa contro la sofferenza e il dolore, cui contribuisce anche un marito completamente assente e violento, indifferente e scialacquatore. La parte finale, quando dopo anni e anni Bernstein adulto torna a visitare i luoghi dell’Inghilterra che lo hanno visto bambino, è piuttosto toccante. Do 4 stelle per questi motivi, anche se il giudizio positivo non è tale da spingermi a prendere gli altri libri dell’autore.
 
Alto