Fiorillo, Achille - Voglia di Volare

sos.scrittura

New member
cop.aspx
Voglia di Volare può essere a tutti gli effetti considerato un urlo, un urlo veemente di protesta contro il fare tutto italiano di soffocare e reprimere tutti coloro che hanno delle capacità, in favore di qualcosa che non è possibile nemmeno definire. Questo libro è la concreta dimostrazione che è possibile formulare civilmente una protesta e nel contempo mostrare con i fatti che è possibile agire in maniera differente, e come lo stesso autore dice: “ Un libro mi sembra una protesta discretamente civile…”.

E’ possibile dire che il libro si divide in due parti, nella prima, attraverso una narrazione legata al cibo e al gusto, l’autore riporta ciò che è accaduto nel reale al libro a stesura ultimata nel tentativo di essere pubblicato. La seconda parte è la storia, il racconto in quanto tale, espresso con uno stile semplice e diretto. Una chiara spiegazione di quanto sarà possibile leggere ed apprendere dalle pagine di Voglia di Volare è espressa da ciò che nel libro viene titolato come antefatto.

La presentazione Napoletana di questo libro, avvenuta al Palazzo delle Arti di Napoli, ha mostrato la concretezza di ciò che questo autore esprime con le parole. Attraverso l’ausilio delle abili maestrie sceniche del coreografo e ballerino Max Bartolini è stata preparata una presentazione coinvolgente e molto diversa da quelle solite. Il coreografo ha preparato una narrazione danzata che, accompagnata da musiche dal potere trascinante, faceva da sfondo alla lettura di alcuni brani tratti dal libro. Max Bartolini è riuscito in pochi minuti a mostrare un percorso che, senza svelare le peculiarità del libro, ripercorreva l’intera vicenda, dando alla performance il tocco artistico del musical.

Ciò a cui in pochi hanno assistito al PAN di Napoli è proprio quello che l’autore ed i suoi personaggi cercano di urlare a gran voce nelle pagine del racconto, per essere diversi ed interessare qualcuno è necessario che si sappia fare, che si abbiano le capacita di essere realmente e concretamente diversi, senza lo sterile obiettivo di stupire a tutti i costi, senza le basi reali per poterlo fare, lasciando così, unicamente, il posto a volgarità e nulla.

L’autore sostiene che ogni uomo possiede uno scrigno, nel quale custodisce al*meno un sogno. Nella multidimensionalità dei sogni sono racchiusi i desideri di piccoli uomini, i quali lottano contro tutto e tutti per riusci*re a sfiorare queste vette, all’apparenza irraggiungibili. I giovani germogli appartenenti alla razza umana crescono, continuano a stringere forte i loro desideri e non smettono mai di lottare, spesso anche contro se stessi. La vita li spinge, però, ad accorgersi che realizzare un sogno non è mai un processo legato, unicamente, a colui che custo*disce lo scrigno magico.

Il raggiungimento della vetta passa attraverso numerose strade e si lega alle menti di altri esseri umani. In moltissimi casi questi ostacoli spingono “gli scalatori” ad abbandonare la loro arrampicata, raggiungendo uno stadio d’adattamento che inficia le fondamenta della loro vita.

Altri, invece, lottano e cercano di urlare forte il loro “No”. Essi vogliono finire i giorni con la consapevolezza di non aver mai abbandonato. È per questo motivo che cercano in ogni modo di far sentire forte la propria voce. Nelle pagine di “Voglia di Volare” sarà possibile udire una di queste voci.
 
Alto