Dreiser, Theodore

sergio Rufo

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I falsi miti
Una tragedia americana (An american tragedy, 1925) è una possente anatomia dei falsi miti del successo, basata su un caso giudiziario reale. Narra la storia del giovane Clyde Griffths che sogna ricchezza e prestigio sociale. Dopo aver lavorato in un al bergo di Kansas City, lavora in una fabbrica dello stato di New York. Si lega a Roberta Alden, giovane operaia ma contemporanea mente si innamora di Sondra Finchley che gli appare quasi irrag giungibile per la posizione sociale che occupa nella piccola cit tà. Roberta gli rivela di essere incinta, Clyde temendo che la ragazza possa impedirgli di realizzare il suo miraggio di ascesa sociale, decide di ucciderla: la porta in barca sul lago, esita a mettere in esecuzione il suo piano ma la barca si rovescia, Clyde si salva lasciando che la ragazza anneghi. Processato è condannato a morte: segue una lunga agonia nella cella della morte, nella vana e tormentosa attesa di una grazia che non viene.
Rraramente nella vita di un lettore ci s'imbatte in un romanzo cosi' intenso e cosi' duro. Un romanzo che e' una successione di spunti di riflessione.
Ambizione, arrampicamento sociale, invidia, successo, ricchezza, prepotenza: una tavola di valori estremamente moderna da risultare assolutamente attuale.

Un caso di coscienza individuale: dove finisce l'intenzione e dove incomincia la casualita'. La colpa, il rimorso, un'innocenza perduta.
Conta di piu' l'intenzione della propria volonta' o la remissione ultima e tradiva?
La psicologia dell'uomo e' talmente sconfinata da non potere dare nessuna risposta valida e certa: Dreiser , con assoluto realismo, riporta un romanzo basato e tratto da una storia vera. Prende nota, racconta quello che succede, si siede come un semplice spettatore ad assistere le strade imperscrutabili del caso nel quale, ogni tanto, fa capolino la volonta' dell'uomo ( o s'interseca con essa)
O forse il caso ( Plutarco dixit) altro non fa che contemplare anche quello che noi decidiamo?
Ho deciso cosi', uno dice, ma poi ho cambiato idea. Niente succede casualmente.
Il caso sorride: ci si illude di cambiare le nostre idee e le nostre intenzioni, ma questi cambiamenti sono loro stessi casuali.
 
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