sergio Rufo
New member
Di questo parlero' solo bene, perche' impossibile parlarne male.
Ne parlero' bene perche' trattasi di filosofo lontano dalla filosofia; perche' trattasi di un pensatore unico nel suo genere.
Osservando l'uomo come fanno in tanti ( tutti i filosofi) osservo' se stesso ed anzi parti' proprio da se stesso.
Come diceva Dottor Jhonson ( altro grande) osservato uno, osservati tutti: per gli uomini vale questa regola. Si potrebbe arguire questo.
Ma Montaigne era piu' cristallino nell'osservazione: non adotto' nessun sistema ( diffidare dei sitematici, diceva Nieztsche) , nessun metodo di osservazione specifico, nessun denominatore comune di misura.
Ogni uomo va' misurato nel suo essere " per se'" nelle situazioni che vive, sottintendendo che non esiste un " genere" umano comune di reazione, ma esiste solo una possibile scelta di essere o non essere in una determinata reazione.
L'uomo e' cio' che fa, direbbe Sartre.
Montaigne lo capi' qualche secolo prima.
Passando da un pensiero profondo ad una stupidata, un po' Dio un po' buffone (!), in un vortice labirintico , i suoi Saggi rappresentano ancora adesso un libro unico ed inimitabile, da leggere piano piano, senza fretta.
Impossibile non amarlo.
" Il mio libro sono io"
M.De Montaigne
Ne parlero' bene perche' trattasi di filosofo lontano dalla filosofia; perche' trattasi di un pensatore unico nel suo genere.
Osservando l'uomo come fanno in tanti ( tutti i filosofi) osservo' se stesso ed anzi parti' proprio da se stesso.
Come diceva Dottor Jhonson ( altro grande) osservato uno, osservati tutti: per gli uomini vale questa regola. Si potrebbe arguire questo.
Ma Montaigne era piu' cristallino nell'osservazione: non adotto' nessun sistema ( diffidare dei sitematici, diceva Nieztsche) , nessun metodo di osservazione specifico, nessun denominatore comune di misura.
Ogni uomo va' misurato nel suo essere " per se'" nelle situazioni che vive, sottintendendo che non esiste un " genere" umano comune di reazione, ma esiste solo una possibile scelta di essere o non essere in una determinata reazione.
L'uomo e' cio' che fa, direbbe Sartre.
Montaigne lo capi' qualche secolo prima.
Passando da un pensiero profondo ad una stupidata, un po' Dio un po' buffone (!), in un vortice labirintico , i suoi Saggi rappresentano ancora adesso un libro unico ed inimitabile, da leggere piano piano, senza fretta.
Impossibile non amarlo.
" Il mio libro sono io"
M.De Montaigne