Premio Nobel Letteratura 2010

Non che il Nobel mi entusiasmi, ma è sempre un premio importantissimo.

Chi lo vincerà quest'anno?

I bookmakers danno favorito un poeta, lo svedese: Tomas Transtromer.
Confesso la mia ignoranza, non l'ho mai sentito.
 

isola74

Lonely member
idem............. in realtà il Nobel non lo seguo, mi interesso più al Campiello o al Premio Strega..... che dire? sono una provinciale:mrgreen:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Confesso la mia doppia ignoranza,ma io neanche l'anno scorso conoscevo la scrittrice che vinse il Nobel,Herta Muller :??.
Ora però so bene chi è e conosco la sua storia da varie interviste su L'Espresso,anche se ancora non ho letto nessun libro suo.
Gli scrittori del Campiello e dello Strega invece li conosco sempre,mi sa che anche io sono una provinciale :mrgreen:.
Sono in molti che vorrebbero vedere un'altra donna vincitrice,Isabel Allende.
Condivido pienamente.Voi che ne pensate?
 

SALLY

New member
Neanch'io ho mai sentito nominare il poeta svedese :mrgreen:
La Allende è una garanzia,pur avendo letto solo "La casa degli spiriti",sento però su di lei commenti tutti positivi.
 

marco rota

New member
E perchè no Roth o Oz o Magris

Dicono tutti gli anni che potrebbero vincere o Roth (per la sua capacità di descrivere l'intollerabilità del ricordo) o Oz (per il suo distinguersi nell'affettata e rarefatta storia israeliana) o Magris (per essersi distinto nel dare voce ai più deboli ed aver fornito una coscienza critica all'Italia).

O forse uno sconosciuto ai più come negli ultimi anni, quasi a sottolineare che la letteratura sia coro di mondi lontani, distanti.
 

Zefiro

da sudovest
Transtromer - Notturno

Non che il Nobel mi entusiasmi, ma è sempre un premio importantissimo. Chi lo vincerà quest'anno? I bookmakers danno favorito un poeta, lo svedese: Tomas Transtromer. Confesso la mia ignoranza, non l'ho mai sentito.


Di Tomas Trastromer tempo fa m'è capitato di sfogliare una raccolta di poesie dal titolo "I ricordi mi vedono". Troppo poco per avere una opinione mia se merita il Nobel o meno, non saprei dire.

Lui, almeno come appare in terza di copertina ha l'aspetto di un simpatico vecchietto che si potrebbe immaginare con facilità dietro il bancone della ferramenta sotto casa. In Svezia, almeno a giudicare dalla sua massiccia presenza nelle vetrine delle librerie, è una celebrità.

I suoi versi di primo acchitto non mi hanno colpito granchè ma io non faccio testo: di solito leggo narrativa oppure saggi e la poesia in generale, fatte salve alcune clamorose eccezioni non è il mio genere. Mah...! Forse dovrei rileggerlo con più attenzione

A parte un bellissimo ed onirico notturno che invece mi ha colpito molto. Abbastanza almeno da salvarlo nella cartella delle mie cose nel sul pc. Copia, incolla... et voilà. Ecco qui.

-----------------------------------------
Attraverso il villaggio di notte,
gli edifici avanzano
alla luce dei fari – sono svegli, vogliono bere.
Case, fienili, insegne, vetture vuote –
è ora che si vestono di Vita.

Gli uomini dormono:
alcuni dormono in pace, altri
hanno tratti tesi
come se si allenassero per l’eternità.
Non osano lasciar andare tutto,
nonostante il sonno pesante.
Riposano come sbarre abbassate
mentre il mistero scorre.

Fuori dal paese la via s’inoltra
tra gli alberi del bosco.
E gli alberi, gli alberi tacciono
d’accordo tra loro.
Hanno il colore teatrale del bagliore
del fuoco.
Come sono chiare le loro foglie!
Mi seguono fino a casa.

Sdraiato, mi sforzo di dormire,
vedo immagini sconosciute
e segni che si annotano da soli
dietro le palpebre
sulla parete del buio. Nella fessura
tra veglia e sogno
una grande lettera cerca di infilarsi invano.

(Notturno - T. Transtromer)
-------------
Alcune delle immagini le trovo profondamente evocative e dense, come gli uomini che si allenano per l'eternità e "non osano lasciar andare tutto", "i segni che si annotano da soli, e, notevole davvero, la grande lettera che cerca di infilarsi invano nella fessura tra sonno e veglia.
 
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pigreco

Mathematician Member
Io invece o molta importanza al nobel e di solito a distanza di qualche anno mi piace molto leggere qualcosa dei vincitori (soprattutto se romanzieri, la mia antipatia per i versi mi rende difficile apprezzare i poeti).

Chiaro che se vincesse la Allende ne sarei più che felice.
 

Wilkinson

Member
C'è del marcio nel comitato ? scherzo naturalmente (fino a un certo punto), ma leggete questo interessante articolo
http://ilmiolibro.kataweb.it/booknews_dettaglio_news.asp?id_contenuto=3713972

il blog in questione, che ha indovinato gli ultimi due nobel basandosi appunto sui bookmakers restringe la lista tra So Ngũgĩ, McCarthy, Tranströmer, and Murnane
ma oggi il suo giudizio è per il primo :
I'm now willing to make the call: I say Ngũgĩ wa Thiong'o is the 2010 Nobel Prize in Literature winner (see below for most of my reasons).

chissà,
certo è che i bookmakers sono bravi a fare soldi e hanno buoni informatori in ogni campo di solito.. :)



Sul discorso Nobel in generale, il fatto è che non ci sono 100 straordinari ( e il Nobel dovrebbe essere segno di eccellenza) scrittori in un secolo ( pensate all''800 per esempio) ma una trentina se va bene, per cui almeno il 70% dei nomi sono discreti, ma nulla più..:)
 
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pigreco

Mathematician Member
Carducci, Mann, Pirandello, Hesse, Gide, Eliot, Faulkner, Russell, Churchill, Hemingway, Camus, Pasternak, Quasimodo, Steinbeck, Sartre, Becket, Solzenycin, Neruda, Boll, Montale, Bellow, Marquez, Golding, Saramago, Grass, Coetzee... Sono solo 26 dei Nobel del '900, forse i più famosi.

Dire che in un secolo al massimo possano esserci 90 grandissimi della letteratura mi sembra un tantino limitativo. E il paragone con l'800 non tiene, dato che più la civiltà progradisce e più ogni individuo ha la possibilità di esprimersi e tentare una carriera riservata solo a pochi privilegiati nel lontano passato. E probabilmente con l'avvento della rete e della multimedialità i grandissimi romanzieri saranno sempre di più. Se pensiamo a quanti enormi scrittori del '900 non hanno vinto il Nobel e a quanti potenziali letterati che nella vita hanno fatto altro ci sarebbero potuti essere, credo che la stima di 30 sia un po' in difetto.

Detto questo, come sempre succede, ci sono stati Nobel per la letteratura forse meno meritevoli di tanti altri che il premio non lo hanno mai vinto. Credo tuttavia che sia un buon indicatore per avvicinarsi anche a scrittori spesso poco conosciuti...
 

Wilkinson

Member
Carducci, Mann, Pirandello, Hesse, Gide, Eliot, Faulkner, Russell, Churchill, Hemingway, Camus, Pasternak, Quasimodo, Steinbeck, Sartre, Becket, Solzenycin, Neruda, Boll, Montale, Bellow, Marquez, Golding, Saramago, Grass, Coetzee... Sono solo 26 dei Nobel del '900, forse i più famosi.

Dire che in un secolo al massimo possano esserci 90 grandissimi della letteratura mi sembra un tantino limitativo. E il paragone con l'800 non tiene, dato che più la civiltà progradisce e più ogni individuo ha la possibilità di esprimersi e tentare una carriera riservata solo a pochi privilegiati nel lontano passato. E probabilmente con l'avvento della rete e della multimedialità i grandissimi romanzieri saranno sempre di più. Se pensiamo a quanti enormi scrittori del '900 non hanno vinto il Nobel e a quanti potenziali letterati che nella vita hanno fatto altro ci sarebbero potuti essere, credo che la stima di 30 sia un po' in difetto.

Detto questo, come sempre succede, ci sono stati Nobel per la letteratura forse meno meritevoli di tanti altri che il premio non lo hanno mai vinto. Credo tuttavia che sia un buon indicatore per avvicinarsi anche a scrittori spesso poco conosciuti...

Tra i 26 che hai citato nel 900, la metà per me sono solo discreti scrittori.
Abbiamo un diverso concetto di eccellenza nella scrittura, come si evince dalla tua scelta dell'Allende (ehm..) come premio Nobel :).
Il talento è raro e la marea di libri che ci inonda nell'era multimediale, come la chiami tu, per me non fa che confermarlo, con enorme spreco di carta e piante purtroppo :roll:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
a me qualsiasi Nobel va bene, essendo io scettica sul Premio lo prendo per quello che è, una conferma, una scoperta, una delusione, un'ennesima rappresentazione, e se devo essere sincera, più il nome mi è sconosciuto più mi attira :mrgreen:

però spulciando sulla rete ho trovato queste quotazioni e siccome ho la scommessa nel sangue su alcuni ci scommetterei :D secondo me il Nobel quest'anno andrà ad un africano

Tomas Tranströmer 5/1
Adonis 8/1
Ko Un 8/1
Adam Zagajewski 8/1
Haruki Murakami 11/1
Assia Djebar 15/1
Umberto Eco 15/1
Joyce Carol Oates 18/1
Philip Roth 18/1
Thomas Pynchon 18/1
Michel Tournier 18/1
Margaret Atwood 18/1
Alice Munro 18/1
A.S. Byatt 18/1
Antonio Tabucchi 20/1
Claudio Magris 22/1
Don DeLillo 22/1
 
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Zefiro

da sudovest
a me qualsiasi Nobel va bene, essendo io (...) (...) Claudio Magris 22/1
Don DeLillo 22/1

Per parte mia punto su Luca Giurato. Il suo sapiente uso del congiuntivo secondo me è un asset formidabile. Non è nella lista, vero, ma io lo do per vincente sicuro. :YY
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
a me qualsiasi Nobel va bene, essendo io scettica sul Premio lo prendo per quello che è, una conferma, una scoperta, una delusione, un'ennesima rappresentazione, e se devo essere sincera, più il nome mi è sconosciuto più mi attira :mrgreen:

però spulciando sulla rete ho trovato queste quotazioni e siccome ho la scommessa nel sangue su alcuni ci scommetterei :D secondo me il Nobel quest'anno andrà ad un africano

Tomas Tranströmer 5/1
Adonis 8/1
Ko Un 8/1
Adam Zagajewski 8/1
Haruki Murakami 11/1
Assia Djebar 15/1
Umberto Eco 15/1
Joyce Carol Oates 18/1
Philip Roth 18/1
Thomas Pynchon 18/1
Michel Tournier 18/1
Margaret Atwood 18/1
Alice Munro 18/1
A.S. Byatt 18/1
Antonio Tabucchi 20/1
Claudio Magris 22/1
Don DeLillo 22/1

Tra questi ne conosco 7 e ho letto libri solo di 2,Eco e Tabucchi.
Potendo scegliere darei il Nobel a Tabucchi.
 

Dayan'el

Σκιᾶς ὄν&#945
Ma questo premio mi pare stia passando dall'essere un titolo assolutamente inutile, al diventare un insulto. Ragiono solo sul versante umanistico, del rimanente non sono più ferrato dell'Accademia. Come si fa a mettere sulla stessa lista Eco e Pynchon, Roth e Atwood. Sono ben più che temerari: tra qualche anno riconosceremo i grandi per via negativa. Sarà indice di qualità non averlo, il Nobel.
 

elesupertramp

Active member
Il Nobel per la letteratura è stato assegnato a Mario Vargas Llosa e mi fa un immenso piacere, essendo io un'amante della letteratura centro e sudamericana.
Dei suoi lavori ho letto, ormai diversi anni fa La zia Julia e lo scribacchino, delizioso ( credo proprio che lo rileggerò), I Quaderni di Don Rigoberto ( di cui non ho un riordo troppo esaltante) ed un paio di anni or sono il quello che secondo me è il suo capolavoro Le avventure della ragazza cattiva.
 
che vergogna...
c'è una ragione per cui è stato assegnato a questo pseudo-intellettuale
ed è una ragione politica.

vergognoso davvero
(quando avrò più tempo vi spiegherò meglio quale valenza ha questo nobel)
in questi giorni, sicuramente, ne sentiremo delle belle in sudamerica, vi tradurrò le "voci di corridoio"...
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Ritengo che il Nobel se lo sia proprio meritato, dopo anni che era in lista, anche se io ho letto solo I quaderni di Don Rigoberto, i meriti letterari ci sono proprio tutti.
Lo vince: «per la sua cartografia delle strutture del potere e per la sua immagine della resistenza, della rivolta e della sconfitta dell'individuo».
 

elena

aunt member
Ritengo che il Nobel se lo sia proprio meritato, dopo anni che era in lista, anche se io ho letto solo I quaderni di Don Rigoberto, i meriti letterari ci sono proprio tutti.
Lo vince: «per la sua cartografia delle strutture del potere e per la sua immagine della resistenza, della rivolta e della sconfitta dell'individuo».

Anche io penso l'abbia meritato: indubbiamente le sue opere sono di notevole spessore, al di là di ogni eventuale considerazione politica (anche se non è escluso che in questo momento la nomina possa essere stata solo una contromossa volta a bilanciare la situazione politica......ma non credo sia la prima né l'ultima volta che il premio venga attribuito per una serie di considerazioni diverse, non solo legate al valore letterario).
 
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