Celestini, Ascanio - La Pecora Nera

Quando è stato presentato al pubblico di venezia qualche mese fa, La pecora nera ha ricevuto 7 min di applausi. E'gusto risoffermarsi sull'informazione italiana la quale pur puntando i riflettori sul film della coppola che conteneva un cameo di simona ventura, non ha trovato uno spazietto, un minutino, o anche un secondino per inserire almeno un dato su questo capolavoro, almeno per citarne il nome, la presenza. Nemmeno per dire che trattava il tema della pazzia, che alcune parti erano girate in un manicomio, che usava una scenografia quasi pasoliniana fatta di case oltre la periferia, dell'italia degli anni 60.
Di film che parlano della malattia mentale ce sono stati tanti: dopo che abbiamo visto qualcuno volò sul nido del cuculo, si può fare, l'ultimo documentario di cristicchi, c'era proprio bisogno di un altro film sui manicomi? dopo aver detto che la lobotomia è una barbarie, dopo aver preso posizione sulla vita indegna che fa un uomo rinchiuso in una gabbia da dove non uscirà mai, cos'altro si poteva aggiungere? Ecco, Ascanio Celestini lo ha fatto, ha inventato un film originale, poetico, profondo, malinconico ma divertente, considerando i manicomi trattati come fonte di storie, non oggetto di sdegno e denuncia. E ci ha insegnato un'altra forma di pazzia, quella di giudicare un uomo matto e di rinchiuderlo in un cancello, oppure di rinchiudersi, al di là di quel cancello.
In Italia ce li abbiamo ancora i poeti.
Voto 5/5

concordo che Celestini sia un poeta e secondo me, azzardo, pure un genio. Avete mai sentito le sue canzoni? "Noi siamo gli asini" parla proprio di malattia mentale. Volevo mettere il collegamento a you tube, ma non mi ricordo più come si fa!:W

stellonzola ha scritto:

concordo che Celestini sia un poeta e secondo me, azzardo, pure un genio. Avete mai sentito le sue canzoni? "Noi siamo gli asini" parla proprio di malattia mentale. Volevo mettere il collegamento a you tube, ma non mi ricordo più come si fa!:W

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ciao stellonzola le canzoni sono meravigliose pensa che io ho scoperto questo genio come dici tu anni fa proprio grazie ad una canzone, al concerto del primo maggio. L'ho seguito con gli spettacoli, a teatro, poi con il disco, a parla con me ecc ma sono tanto convinto che questo suo ultimo lavoro sia il migliore della sua biografia quanto che sia ancora in fase di crescita e di sviluppo artistico che ci proporrà in futuro tante cose interessanti.

Non l'ho ancora visto,ma seguo Celestini sempre a "Parla con me",il programma della Dandini che va in onda in seconda serata su Rai Tre.
Mi piace il suo stile di raccontare la situazione sociale e politica attuale,attraverso le sue storie e il suo teatrino.

Gran bel film, che parla di un tema difficile, ma non originale: la follia vista da dentro e la follia "vista da fuori".

Concordo con El Tipo quando dice che Celestini ci racconta la vita “al di là della normalità” in modi eleganti e raffinati, per certi versi persino felliniani.

L’amore, la follia e la vita delle persone, questi i temi intrecciati tra loro e raccontati attraverso continui flash back (azzeccatissimi) tra la vita precedente, quella che ha finito per indurre alla “follia” i due protagonisti, e l’attuale condizione di disadattati.

Unico neo, secondo me, un Giorgio Tirabassi per niente credibile.

Film che consiglio alla grande.