Von Trier, Lars - Idioti

elisa

Motherator
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Un gruppo di adulti vive in una casa in un quartiere residenziale di Copenaghen e si esprime facendo l'idiota, ossia fa la parte di persone con ritardo mentale o fisico, sia per provocare la gente che per liberare l'idiota che c'è in noi. Solo Karen, che arriva tra di loro per caso riesce a liberarsi di un dolore che ha vissuto riuscendo attraverso questo stile di vita a superarlo.

Film provocatorio girato con tutti i crismi del Dogma 95, manifesto cinematografico che prevede tutta una serie di regole quali l'uso della cinepresa a mano, la rinuncia alla musica e alle luci addizionali nonchè alla musica, niente trucchi ottici, filtri, scenografie, nessun'arma nè omicidi.
Il film pur nella sua particolarità ha senz'altro qualcosa da dire e da mostrare, stranamente simile alla Gelsomina della strada, la protagonista è un personaggio candido e in alcuni momenti questa cinematografia ridotta all'ossa commuove fino alla lacrime proprio per la capacità di mostrare le emozioni in modo crudo ed essenziale.
 

Raskolnikov

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proprio vero, commuove eccome. Se la chiamata alle lacrime con Von Trier è frequente (vedi le onde del destino o dancer in the dark), in Idioti è quasi un obbligo. Ma lo stimolo emotivo è solo un aspetto di un film molto complesso e molto "adulto".
 

elisa

Motherator
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certo l'emozione è più dettata dal pugno sferrato a tradimento che dalla lacrima facile, le scene girate durante la visita in famiglia di Karen sono talmente incredibili che ti chiedi se Van Trier non abbia diretto i suoi attori privandoli di quasiasi affettività per poter rendere certi comportamenti così freddi ed estremi.
 
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