Dumas, Alexandre - Le due Diane

Vi siete mai chiesti chi aveva inventato le soap opere…? Io no, ma credo che comunque ho trovato la risposta: secondo me è stato A. Dumas, e in particolare, con questo romanzo….


Siamo nel era di Valois, 1551, con Enrico II come il re d’Francia, e Diana Poitiers è la sua favorita. Un giovanotto con nome Gabriele scopre di essere il figlio legittimo di conte Montgomery, di cui si sono misteriosamente perse tutte le tracce, dopo che la sua fidanzata Diana de Poitiers è riuscita a catturare l’attenzione di Enrico, all’epoca il delfino di Francia. Nello stesso periodo la compagnia di giochi di Gabriele, una bellissima ragazza con nome Diana, scopre di essere la figlia illegittima di Enrico II e la sua favorita, Diana de Poitiers, e di dover accettare di sposare il conte di Castro, uno sconosciuto nobile e di doversi trasferire a corte…. I due amichetti, tra l'altro, teneramente innamorati, si devono separare.
Gabriele decise di assumere il titolo di visconte d’Exmès, uno dei meno conosciuti titoli del suo padre, per evitare di attirare troppa attenzione dei suoi probabili nemici e di cercare a farsi uno nome tra gli uomini del duca di Guisa in Italia…. I due ragazzi si trovano dopo qualche anno alla corte d’Enrico II: lei è la figlia preferita del re, rimasta vedova, mentre lui, grazie a numerose imprese eroiche fatte in Italia, è stato nominato il comandante delle guardie reali. Si potrebbe pensare che non ci sono più gl’ostacoli per un matrimonio tra i due…. Ma è sbagliato: la nutrice di Gabriele racconta a Gabriele i suoi dubbi sul vero padre di Diana di Castro – è molto probabile che il vecchio conte di Montgomery sia il padre di Diana. Prima di impegnarsi seriamente con Diana, forse sarebbe caso di cercare la verità da Diana di Poitiers. Diana di Poitiers al solo pensiero del vecchio conte di Montgomery , diventa ostica e non ha la minima intenzione di svelare la verità…..

Ecco, questo è la trama delle prime trenta, quaranta pagine di questo romanzo….
Un romanzo che prende subito già dalle prime pagine, e non lascia tempo per prendere il fiato.
Il ritmo è molto calzante, e con il proseguimento della storia, cresce sempre di più, i personaggi sono molto ben delineati, forse un troppo colorati con la tecnica bianco-nero, ma comunque abbastanza realistici, ogni capitolo ha un nuovo colpo di scena, un nuovo intrigo, un nuovo rovescio della situazione…. In due parole: un bellissimo romanzo storico che tiene accollato alle pagine con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.
Non riesco proprio capire perché questo libro è fuori catalogo….
Secondo me, supera a lungo “Il conte di Monte Cristo”, e sta alla pari passo con “I tre moschettieri”
 
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