Gruppi, Nicoletta - Emily Brontë Ipotesi per un ritratto a colori

~ Briseide

Victorian Lady
"Questo libro non si propone di demolire il mito o si sostituirlo con qualcosa di più banalmente accessibile; semplicemente, a questo punto della storia critica di Emily Brontë, è forse venuto il momento di mettere qualche colore al ritratto."


E' questo quanto Nicoletta Gruppi si proponeva di fare, nel concludere l'introduzione al libro ed avviare la sua biografia. Mi duole dirlo, ma temo sia riuscita a dare ben poco tinte all'immagine di questa scrittrice; assomiglia più ad un tentativo di ricalcare dati già noti ed esplicati da fonti certamente più esaurienti. Senza contare il fatto che forse, illudendosi di farlo in sordina, l'autrice assume spesso toni un po' da gradassa nel contrariare i dati raccolti dalla Gaskell nella sua biografia su Charlotte, credendo di rendere chissà quale servigio ai brontiani smascherando l'ipocrisia schiava del puritanesimo che ci cela nella biografia sopracitata. Ma và, chi l'avrebbe mai detto che avremmo dovuto prendere con le pinze roba scritta nel 1857, con una morale chiaramente molto differente da quella odierna?
Oltre la prima metà del libro si caratterizza quindi per la smania di correggere la Gaskell, elevare la figura di Emily a dispetto di quelle di Charlotte (Definita addirittura l'animale sociale del gruppo! Ma dove?!) e di Anne, nelle cui indoli vengono sottolineati spesso i caratteri dell'invidia o comunque dell'inferiorità intellettuale (senza tuttavia parlare più di tanto degli aspetti positivi che a loro appartennero), mentre gli accenni agli eventi che davvero popolarono la vita delle Brontë sono più che frettolosi.
La seconda parte del libro si sofferma invece sulla critica (logicamente positiva) a Cime tempestose, ragion per cui avrei trovato decisamente più consono ai contenuti sostituire nel titolo del libro il nome del suo romanzo più famoso a quello di Emily.
Insomma, la Gruppi sembra scrivere questo libro con un'aria decisamente troppo polemica e soggettiva, specie se ci si attendendeva un bagliore di luce circa l'indole della più misteriosa e probabilmente più affascinante delle Brontë, il cui animo tuttavia, poco o nulla l'autrice è stata capace di rendere radioso agli occhi dei suoi lettori.



Insomma... non lo consiglierei. 2/5.
 
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