Fantasia vs Conoscenza

Camille

New member
Gironzolando nel web mi sono imbattuta in alcuni aforismi di Einstein, due mi hanno colpito molto perché mi sembrano quasi contraddittori.
Voi che ne pensate?

Eccoli:

La fantasia è più importante della conoscenza

Il segreto della creatività è saper nascondere le proprie fonti
 

asiul

New member
Beh! il titolo non è in linea con gli aforismi.

Non vedo contraddizione. In questi aforismi leggo una necessità di collaborazione tra le due.
E sì, forse nascondendo le proprie fonti si conserva l'unicità della propria creatività.

Penso che ( a mio avviso ) si possa riassumere così...

Senza conoscenza la fantasia è limitata.
E senza fantasia la conoscenza è fine a se stessa.
 

Camille

New member
Beh! il titolo non è in linea con gli aforismi.

Non vedo contraddizione. In questi aforismi leggo una necessità di collaborazione tra le due.
E sì, forse nascondendo le proprie fonti si conserva l'unicità della propria creatività.

Penso che ( a mio avviso ) si possa riassumere così...

Senza conoscenza la fantasia è limitata.
E senza fantasia la conoscenza è fine a se stessa.

Io penso il contrario, cioè che senza fantasia la conoscenza sia limitata.
Poi mi chiedo se creatività e fantasia siano la stessa cosa: tu che ne pensi?
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io invece la interpreto così: che alla conoscenza si arriva attraverso la fantasia, perchè solo andando al di là del conosciuto e del reale si può scoprire qualcosa di nuovo, la fantasia è illimitata, la conoscenza è limitata ma la creatività si nutre di conoscenza perchè parte dal reale, noi non facciamo altro che aggiungere un pezzettino a tutto quello che c'era già prima, quindi è sempre un percorso di conoscenza ma può essere visto come creativo se io non svelo i nessi che esistono tra i vari passaggi che hanno creato l'innovazione o la scoperta.
 

Camille

New member
io invece la interpreto così: che alla conoscenza si arriva attraverso la fantasia, perchè solo andando al di là del conosciuto e del reale si può scoprire qualcosa di nuovo, la fantasia è illimitata, la conoscenza è limitata ma la creatività si nutre di conoscenza perchè parte dal reale, noi non facciamo altro che aggiungere un pezzettino a tutto quello che c'era già prima, quindi è sempre un percorso di conoscenza ma può essere visto come creativo se io non svelo i nessi che esistono tra i vari passaggi che hanno creato l'innovazione o la scoperta.

Sono molto d'accordo con questa interpretazione!
 

franceska

CON LA "C"
Gironzolando nel web mi sono imbattuta in alcuni aforismi di Einstein, due mi hanno colpito molto perché mi sembrano quasi contraddittori.
Voi che ne pensate?

Eccoli:

La fantasia è più importante della conoscenza

Il segreto della creatività è saper nascondere le proprie fonti

Ma le proprie fonti (della creatività) non è detto che siano dovute alla conoscenza… quindi? Dov’è la contraddizione? :? Io non ho capito :ad:
 

asiul

New member
io invece la interpreto così: che alla conoscenza si arriva attraverso la fantasia, perchè solo andando al di là del conosciuto e del reale si può scoprire qualcosa di nuovo, la fantasia è illimitata, la conoscenza è limitata ma la creatività si nutre di conoscenza perchè parte dal reale, noi non facciamo altro che aggiungere un pezzettino a tutto quello che c'era già prima, quindi è sempre un percorso di conoscenza ma può essere visto come creativo se io non svelo i nessi che esistono tra i vari passaggi che hanno creato l'innovazione o la scoperta.

perché la conoscenza è limitata?

quello evidenziato non l'ho capito... :?
 

Dayan'el

Σκιᾶς ὄν&#945
La fantasia è più importante della conoscenza

A me il senso pare piuttosto chiaro e, come di consueto in Eistein, piuttosto azzeccato.

Albert era uomo di scienza, in preda ad un'arsura di conoscenza tipica solo dei genii. Aveva quasi la mia età, venticinque anni appena, quando si accinse, da solo, a rivoluzionare l'universo. Ma se rigido e severo sui suoi interessi scientifici (o, meno correttamente, professionali), diventava invece una ragazzino di fronte ad una burla, ad un gioco, uno scherzo. Era così lui, tanto serio quanto faceto.

L'aforisma in questione, per quanto mi riguarda, va interpretato seguendo una prospettiva storica, non altrimenti che così è possibile produrre una spiegazione plausibile e degna del suo autore. Se per conoscenza intendiamo il cumulo dei dati acquisiti storicamente, l'archiviazione minuziosa di teorie, dimostrazioni, esperimenti, e non meno di materiale traviante, altre teorie errate e fuorvianti, allora sì, sempre storicamente è possibile andare avanti grazie anche alla fantasia.
Significa in breve: molto spesso l'archeologia e lo sfruttamento del sapere presente non è bastevole da sé solo, si rende necessario un quid, una componente estranea alla macchina [lo stesso Albert lo ripeteva sempre]: e questo quid è l'intelligenza, e forse di più proprio la fantasia, la capacità immaginativa, questa proprietà degli uomini per cui è possibile pensare qualcosa prima che si trovi ad esistere. Il discorso si complicherebbe se andassimo a scavare nell'epistemologia del tempo: qualche anno dopo la morte del Nostro, Kuhn avrebbe scritto teorie già comunque in circolazione da tempo, nel suo ambiente, con annessa critica al progresso lineare della scienza, ma qui non ci serve andare oltre.
Eistein sapeva bene che uno scienziato fermo sui suoi elementi è solo uno storico; la professione di chi si vota alle scienze consiste della scoperta, e, secondo alcuni orientamenti filosofici, dell'invenzione. Da questo punto di vista, sì, è di gran lunga più importante la fantasia che non la conoscenza.
 

Camille

New member
...una componente estranea alla macchina [lo stesso Albert lo ripeteva sempre]: e questo quid è l'intelligenza, e forse di più proprio la fantasia, la capacità immaginativa, questa proprietà degli uomini per cui è possibile pensare qualcosa prima che si trovi ad esistere.

Il secondo aforisma che ho riportato sembra implicare che la creatività derivi da qualche fonte, dove per fonte io ho pensato si riferisse a qualcosa di conosciuto, e ciò sembrerebbe negare che la fantasia (ammesso di considerare l'equazione fantasia = creatività, cioè creare qualcosa che prima non esisteva) possa derivare da qualcosa che non è conosciuto, da cui la contraddizione apparente che ho notato nei due aforismi.
Ho pensato che probabilmente ci deve essere una diversa sfumatura di significato tra fantasia e creatività.
 
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