Scorsese, Martin - L'età dell'innocenza

elisa

Motherator
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Tratto dal bellissimo romanzo omonimo di Edith Wharton, narra della bella società della New York intorno al 1870 dove conformismo e uniformità la facevano da padroni. Stupendo affresco dell'epoca, a distinguerlo da Visconti e da Ivory c'è il filo conduttore di un'America soggetta alle leggi di clan invisibili ma ferree, al di là della ricostruzione storica perfetta, della bellezza dei costumi e dell'ambientazione, della cura dei particolari, siamo in una società che non si differenzia molto da quella dei bassifondi o dell'ambiente della malavita tante volte raccontata da Scorsese. Un film perfetto con una Pfeiffer stranita e scarmigliata nella sua passionalità e sopra tutti una Winona Ryder sottile come un giunco e affilata come una lama, stupenda.
 
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asiul

New member
Una voce femminile ci accompagna nella narrazione di questo film in costume.
Belli i costumi usati. Gli attori Lewis e la Pfeiffer sono bravissimi, la Ryder forse un po’ assente o comunque non eccezionale nella prima parte.
Questa attrice, molto brava, spesso ci da delle recitazioni troppo uguali.

Una storia d’amore. Non c’è niente di ciò che abbiamo visto nei precedenti film di Scorsese.Qui sembra che voglia emulare i grandi e dedicarsi a generi completamente diversi e devo dire con ottimi risultati.
Se non sapessi che è Scorsese probabilmente non lo riconoscerei dalla storia.
Per quanto riguarda il montaggio invece sì. È il nostro regista (mio e di chi lo ama come me).
Molto bella la scelta di inquadrare i due attori, in una ripresa stretta e oscurata; per estrarre il loro rapporto dalla scena. La fine dell’ultimo atto di un’opera teatrale. Tutto intorno si muove e vive.E loro, ignari pensano solo alla storia che sta nascendo, alla loro passione. Accesa da una dozzina di rose gialle …

Davvero vi piace stare sola? - Gli chiede Day – Lewis visibilmente perduto per lei. Ed una magnifica Michelle Pfeiffer, rassegnata alla sua condizione di donna “emarginata” perché sta tentando di divorziare da un marito che la maltratta - Certo! Purché gli amici mi salvino dalla solitudine .

Ma quello di Archer è un amore sofferto, perché promesso ad altra donna ( la Ryder).La cugina May. Bella ma troppo acerba e vuota per lui. Niente a che vedere con la passionale e sofisticata contessa Ellen Olenska.
Vivranno un amore sofferto fino a quando lei , forse ( dovrete vederlo per sapere come finisce), la bella contessa deciderà per entrambi… “non posso amarti se rinuncio a te”....

In questo film c’è un altro cameo di Scorsese, l’avete individuato? È il fotografo che ritrae May in abito da sposa.


Film stupendo 4/5
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Gli attori Lewis e la Pfeiffer sono bravissimi, la Ryder forse un po’ assente o comunque non eccezionale nella prima parte.
Questa attrice, molto brava, spesso ci da delle recitazioni troppo uguali.


io ho invece trovato che la Ryder abbia dato il registro alla storia, sia la misura dove ruotano gli altri personaggi, al di qua o al di là della sua recitazione. La trovo praticamente perfetta, quasi un diapason recitativo.
 

El_tipo

Surrealistic member
l'età dell'innocenza è solo la prima litote (e vi assicuro che mai avrei pensato di dire la parola litote affianco a scorsese) di questo film ambientato nell'america dell'ottocento, uno stato molto gretto dominato da famiglie "nobili" ben lontano dagli ideali di paese moderno e libertario conosciuto negli altri lavori di scorsese. Linea comune e piacevole è il degrado. Ed è in questo posto innocente che si scopre come si puo amare una persona a tal punto di sposarne un'altra, e di vivere una vita piena di qualcosa che nessuno può capire.
gli amori eterni non sono quelli che durano tutta la vita dove ci si appaga dei propri sentimenti e dove si vive felici e contenti, ma quelli brevi o mai realizzati, travagliati, sofferenti, struggenti...e sono quelli con cui veramente condividiamo tutta la nostra vita e per questo forse, nessuno puo capirci.
Ecco, io vorrei dire che questo film non è bello, è interessante, non ti rapisce con la solita emotività, ha qualcosa da dire (e vi assicuro che mai avrei pensato di dire che scorsese nei suoi film avesse qualcosa da dire).

E poi è dedicato a suo padre. Piccola meteora. Gran film.
 
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